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Carenze nutrizionali: quali sono i sintomi e come prevenirle

Carenze nutrizionali quali sono i sintomi e come prevenirle

Le carenze nutrizionali possono danneggiare il nostro organismo, compromettendone il regolare funzionamento. Approfondiamo insieme. Intro. 

Le sostanze nutritive, come vitamine, minerali, proteine, carboidrati e grassi, ricoprono un ruolo essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ecco perché bisogna prestare particolare attenzione a eventuali carenze nutrizionali

Queste ultime, come vedremo più nel dettaglio, possono essere legate a vari fattori, come l’alimentazione o alcune condizioni che provocano il malassorbimento dei nutrienti, e richiedono un intervento correttivo. 

Ma quali sono le principali carenze nutrizionali di cui possiamo soffrire, come si manifestano e cosa possiamo fare per prevenirle? Approfondiamo insieme.  

Sostanze nutritive: cosa sono

Per capire in cosa consistono le carenze nutrizionali dobbiamo partire dal concetto di sostanze nutritive. Un nutriente è una sostanza necessaria all’organismo per la sopravvivenza, la crescita e la riproduzione, ci fornisce energia e consente al nostro corpo di svolgere le sue funzioni essenziali.

Le sostanze nutritive si dividono in due macro categorie: 

  1. macronutrienti: appartengono a questo insieme i grassi, le proteine e i carboidrati;
  2. micronutrienti: rientrano in questo gruppo i sali minerali e le vitamine, ma anche l’acqua.

Quelli appena elencati rappresentano i cosiddetti nutrienti essenziali, ovvero necessari all’uomo per il corretto funzionamento dell’organismo. 

L’utilizzo di termini come macronutrienti e micronutrienti, però, potrebbe creare un po’ di confusione. In effetti, la nozione di “macro” o “micro” non si riferisce alle dimensioni della sostanza nutritiva in sé, quanto alle quantità di cui ha bisogno l’uomo. Nel primo caso, quindi, ne abbiamo bisogno in dosi più consistenti, nel secondo invece sono sufficienti assunzioni più limitate. 

Una carenza nutrizionale, così come un eccesso nell’assunzione di queste sostanze, può provocare danni al nostro organismo

Cosa sono le sostanze non-nutritive

Non tutte le sostanze che noi assumiamo attraverso la dieta sono da considerare come “nutritive”, nonostante svolgano un ruolo importante per il nostro corpo. 

Ci riferiamo alle cosiddette sostanze non-nutritive, che comprendono le fibre e gli anti-nutrienti, tra cui possiamo menzionare le saponine, le lectine, i fitati, gli ossalati e i nitrati. 

Queste sostanze sono importanti, pensiamo alle fibre e al loro ruolo nella salute intestinale, ma il nostro corpo non le assimila, in questo senso non sono nutritive

Quali sono le principali sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno?

Abbiamo spiegato che le sostanze nutritive si dividono in macro e micro nutrienti. 

Vediamo quali sono i principali nutrienti essenziali di cui il nostro organismo ha bisogno. 

1. Vitamine

Le vitamine sono micronutrienti che offrono una serie di benefici per la salute, svolgendo molteplici funzioni, tra cui:

  • potenziano il sistema immunitario;
  • aiutano a prevenire o ritardare alcuni tipi di cancro, come il cancro alla prostata;
  • rafforzano i denti e le ossa;
  • favoriscono l’assorbimento del calcio;
  • mantengono la pelle sana;
  • aiutano il corpo a metabolizzare proteine e carboidrati;
  • favoriscono il funzionamento del cervello e del sistema nervoso.

Le vitamine essenziali sono 13, divise in due gruppi:

  • vitamine liposolubili: vitamina A, D, E, K;
  • vitamine idrosolubili: vitamina B1 (tiamina), B12 (cianocobalamina), B6, B2 (riboflavina), B5 (acido pantotenico), B3 (niacina), B9 (folato, acido folico), B7 (biotina), C.

2. Minerali

I minerali appartengono al gruppo dei micronutrienti, e a differenza di carboidrati, lipidi e proteine, non forniscono direttamente energia, ma attivano le reazioni che liberano l’energia di cui abbiamo bisogno.

Nello specifico, i minerali favoriscono:

  • i processi cellulari, come la formazione di denti e ossa;
  • la regolazione dell’equilibrio idrosalino;
  • l’attivazione di numerosi cicli metabolici; 
  • la crescita e lo sviluppo di tessuti e organi.

I minerali, intesi come sostanze nutritive per l’uomo, si dividono in due gruppi:

  • minerali principali o macroelementi: calcio, magnesio, sodio, potassio, fosforo, zolfo e cloro;
  • oligoelementi o microelementi: ferro, rame, cobalto, manganese, molibdeno, iodio, selenio e zinco.

Gli oligominerali svolgono anch’essi un ruolo importantissimo, aiutando a:

  • rafforzare le ossa;
  • prevenire la carie;
  • favorire la coagulazione del sangue;
  • trasportare ossigeno;
  • sostenere il sistema immunitario;
  • sostenere la pressione sanguigna sana.

3. Proteine

Le proteine sono un macronutriente di cui ogni cellula del corpo ha bisogno per funzionare correttamente, e svolgono numerose funzioni, tra cui:

  • garantire la crescita e lo sviluppo di muscoli, ossa, capelli e pelle;
  • formare anticorpi, ormoni e altre sostanze essenziali; 
  • fungere da fonte di combustibile per cellule e tessuti, quando necessario.

Possiamo assumere le proteine di cui abbiamo bisogno attraverso una dieta equilibrata; sebbene carne e pesce tendano a contenere i più alti livelli di proteine, se ne trova una quantità adeguata anche in vari prodotti vegetali, seppur carenti di alcuni aminoacidi essenziali.

4. Grassi

Siamo soliti associare i grassi a qualcosa di poco salutare, da evitare, tuttavia una persona ne ha bisogno per mantenere una salute ottimale, perché forniscono energia al corpo e lo aiutano a svolgere una serie di funzioni, come:  

  • crescita cellulare;
  • coagulazione del sangue;
  • costruzione di nuove cellule;
  • riduzione del rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2;
  • movimento muscolare;
  • bilanciamento della glicemia;
  • funzionamento cerebrale;
  • assorbimento di minerali e vitamine;
  • produzione di ormoni;
  • funzione immunitaria.

Tuttavia, è essenziale consumare grassi salutari, come i grassi monoinsaturi e polinsaturi, e limitare o evitare i grassi saturi e trans.

5. Carboidrati

Come i grassi, anche i carboidrati sono spesso considerati come qualcosa di nocivo per la nostra salute; la verità è che sono, invece, essenziali per l’organismo. Si tratta di zuccheri o amidi che forniscono energia a tutte le cellule e i tessuti del corpo.

Il nostro corpo scompone i carboidrati in glucosio, la principale fonte di energia per le cellule, i tessuti e gli organi del corpo, che può essere utilizzato immediatamente o immagazzinato nel fegato e nei muscoli per un uso successivo.

Esistono tre tipi di carboidrati.

  1. Zuccheri: sono anche noti come carboidrati semplici, perché si presentano nella loro forma più elementare. Possono essere aggiunti agli alimenti, o essere presenti naturalmente in frutta, verdura e latte.
  2. Amidi: anche noti come carboidrati complessi, perché composti da molti zuccheri semplici messi insieme. Il nostro corpo ha bisogno di scomporre gli amidi in zuccheri per usarli per produrre energia. Gli amidi includono pane, cereali e pasta, ma anche alcune verdure, come patate, piselli e mais.
  3. Fibre: anche le fibre sono un tipo di carboidrato complesso. Il nostro corpo non è in grado di rimuovere la maggior parte delle fibre, quindi mangiare cibi con fibre può aiutare a sentirsi sazi e a ridurre l’appetito. Le diete ricche di fibre hanno altri benefici per la salute, infatti, possono aiutare a prevenire problemi di stomaco o intestinali, come la stitichezza, ma anche a ridurre il colesterolo e la glicemia. La fibra si trova in molti alimenti che provengono da piante, tra cui frutta, verdura, noci, semi, fagioli e cereali integrali.

Le persone dovrebbero limitare l’assunzione di carboidrati semplici, mentre quelli complessi sono di fondamentale importanza per il nostro corpo, perché supportano:

  • il sistema immunitario;
  • le funzioni cerebrali;
  • il sistema nervoso;
  • le funzioni digestive.

Possono diventare fonte di problemi quando si assume una quantità eccessiva di carboidrati attraverso la propria dieta.

Carenze nutrizionali: quali sono le cause?

Abbiamo spiegato cosa sono e quali sono le principali sostanze nutritive, sottolineando il loro ruolo nel corretto funzionamento dell’organismo. 

Ne consegue che una loro carenza può risultare nociva per la nostra salute

Ma cosa determina le carenze nutrizionali? Quali sono le cause principali?

  • L’eccesso di cibo o ipernutrizione, con conseguente obesità;
  • la cattiva qualità del cibo;
  • l’insufficienza di cibo, che causa uno stato di denutrizione. 

Volendo sintetizzare questi tre fattori, potremmo utilizzare il termine “malnutrizione”, che riguarda il consumo eccessivo di cibo, l’assunzione di alimenti di bassa qualità e il ridotto apporto calorico. 

Detto questo, le carenze nutrizionali si dividono in due gruppi:

  • Carenza primitiva o esogena: consiste in un apporto inadeguato di cibo o di uno o più nutrienti, ad esempio nei soggetti che seguono una dieta vegana o vegetariana;
  • Carenza secondaria o endogena: in questo caso le cause sono da ricercare in una condizione sottostante, come:
    • difetti di assunzione, frequenti in pazienti affetti da AIDS, tumore o depressione; 
    • difetti di assorbimento, come il morbo di Crohn e la celiachia; 
    • utilizzazione in eccesso, come può accadere ad esempio durante la gravidanza, la lattazione, una intensa attività fisica, una fase di accrescimento, la febbre, l’ipertiroidismo, ecc…

Se le cause della carenza nutrizionale sono esclusivamente di carattere alimentare, ovvero si segue una dieta squilibrata, allora si interviene su questo aspetto, ma se alla base ci sono condizioni patologiche o fisiologiche più o meno complesse, è necessario affrontarle al fine di correggere anche la conseguente sindrome nutrizionale. 

Quali sono le principali carenze nutrizionali?

Le principali forme di carenza nutrizionale sono da individuare in quelle derivanti da una inadeguata assunzione di nutrienti essenziali, quindi vitamine, minerali, grassi, carboidrati e proteine. 

Quali sono, quindi, le carenze nutrizionali più diffuse tra gli esseri umani? 

Vediamo, ora, come si manifestano queste sindromi nutrizionali.

Quali sono i sintomi principali di una carenza nutrizionale

Ogni forma di carenza nutrizionale va a intaccare uno o più processi fisiologici essenziali, manifestandosi quindi in maniera differente, con svariati sintomi. 

Ecco di seguito una tabella riepilogativa dei sintomi più frequenti relativi alle principali carenze nutritive.

Sostanza nutritivaSintomi
CalcioDolore osseo e deformità, maggiore probabilità di fratture, spasmi muscolari, anomalie nella colorazione dei denti e maggiore sensibilità alla carie dentaria.
Folato (acido folico)Affaticamento e debolezza, dovute all’anemia.
FerroAffaticamento e debolezza, dovute all’anemia.
MagnesioSpasmi muscolari.
NiacinaDiarrea, patologie della cute, confusione (pellagra) e lingua dolente.
ProteineGonfiore (edema), spesso alle gambe, secchezza della cute e perdita di capelli.
Vitamina ACecità notturna.
Vitamina B1Sensazione di spilli e aghi, specialmente nei piedi, e insufficienza cardiaca.
Vitamina B2Lingua dolente e piccole ferite agli angoli della bocca.
Vitamina B12Affaticamento e debolezza (dovute all’anemia), sensazione di spilli e aghi e confusione.
Vitamina CDebolezza e gengive sanguinanti.
Vitamina DAssottigliamento o dolore osseo.
Vitamina KTendenza alle ecchimosi e al sanguinamento.

Come prevenire una carenza nutrizionale

Se l’apporto inadeguato di nutrienti essenziali è derivante da una dieta squilibrata, e non da condizioni sottostanti, allora è possibile prevenire i sintomi o invertire la tendenza semplicemente seguendo un’alimentazione corretta

I tre pilastri di una dieta sana sono i seguenti: 

  • deve essere normocalorica: il nostro bilancio energetico deve essere in pareggio;
  • deve essere completa: l’assunzione di macro e micro nutrienti deve essere garantita;
  • deve essere equilibrata: dobbiamo assumere cibi nelle giuste proporzioni e con la frequenza corretta.

In genere, quando si parla di alimentazione completa ed equilibrata si fa riferimento alla cosiddetta dieta mediterranea, che rappresenta un vero e proprio modello di dieta sana e sostenibile, riconosciuta nel 2010 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

In caso di deficit di specifici nutrienti, diagnosticati attraverso appositi test, o in determinate condizioni fisiologiche, l’organismo può trarre beneficio dall’introduzione di specifici integratori alimentari, ma solo se prescritti dal proprio medico

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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