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Carenza di fosforo: cause, sintomi, rimedi

Carenza di fosforo cause, sintomi, rimedi

Quali sono le cause di una carenza di fosforo, come si manifesta e quali sono i possibili rimedi? Scopriamolo insieme. Intro. 

Nell’ambito delle deficienze nutrizionali, oltre a quelle più note – come la carenza di ferro, di vitamina D, di vitamina B12, di potassio – spesso viene sottovalutata la carenza di fosforo, in quanto più rara (ma non meno pericolosa).  

Questo minerale essenziale – spesso associato, erroneamente, solo alla memoria – ricopre un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, che una sua carenza patologica può compromettere. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e rimedi di una carenza di fosforo nel sangue

Cos’è il fosforo e quale ruolo svolge nel nostro organismo?

Il fosforo è un elemento chimico essenziale presente nel corpo umano, il secondo minerale più abbondante nell’organismo dopo il calcio, e svolge diverse funzioni vitali

È uno dei principali costituenti delle molecole biologiche come l’acido nucleico (DNA e RNA), l’adenosina trifosfato (ATP) – che è la principale fonte di energia nelle cellule – e i fosfolipidi, che compongono le membrane cellulari.

Il fosforo è coinvolto in molte attività biologiche cruciali, tra cui:

  • formazione e mantenimento delle ossa e dei denti: il fosforo è uno dei principali minerali presenti nelle ossa e nei denti, insieme al calcio. Circa l’85-88% del totale è depositato nelle ossa;
  • produzione di energia: come componente dell’ATP, il fosforo è coinvolto nella produzione e nel trasferimento di energia nelle cellule;
  • trasferimento di informazioni genetiche: come accennato, il fosforo è parte integrante dei gruppi fosfato nel DNA e nell’RNA, le molecole che contengono le istruzioni genetiche per la vita. Questi gruppi fosfato sono fondamentali per la struttura delle molecole di acido nucleico;
  • regolazione del pH: il fosforo aiuta a mantenere l’equilibrio acido-base nel corpo, contribuendo a regolare il pH del sangue e degli altri fluidi corporei;
  • attività enzimatica: molti enzimi, che sono proteine che catalizzano le reazioni chimiche nel corpo, richiedono ioni di fosforo per la loro attività catalitica.

Per mantenere una buona salute, è importante avere un equilibrio adeguato di fosforo nel corpo

La maggior parte delle persone ottiene abbastanza fosforo dalla loro dieta, in quanto è presente in vari alimenti come carne, pesce, uova, latticini, noci e cereali integrali. 

Tuttavia, l’eccesso di fosforo può essere dannoso, soprattutto se non è bilanciato con l’assunzione di calcio, poiché può portare a problemi come l’indebolimento delle ossa. 

Pertanto, è importante mantenere un equilibrio adeguato tra fosforo e calcio nell’alimentazione.

Quali sono le cause di una carenza di fosforo

La carenza di fosforo nel corpo è piuttosto rara, poiché, come spiegato, esso è ampiamente presente negli alimenti comuni, e le persone tendono a consumarne abbastanza attraverso la loro dieta quotidiana. 

Tuttavia, esistono alcune situazioni o condizioni in grado di causare un deficit di questo minerale nel corpo, tra cui le seguenti:

  • dieta sbilanciata: una dieta estremamente sbilanciata, povera di proteine o di cibi che sono naturali fonti di fosforo, potrebbe portare a una carenza di questo elemento;
  • malassorbimento: malattie intestinali croniche, come la celiachia o il morbo di Crohn, possono interferire con l’assorbimento dei nutrienti, inclusi il fosforo;
  • assunzione eccessiva di antiacidi: l’uso cronico e eccessivo di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l’assorbimento del fosforo, causando una carenza;
  • alcolismo cronico: il consumo eccessivo di alcol può interferire con l’assorbimento del fosforo nell’intestino;
  • disturbi metabolici: alcune malattie metaboliche rare possono interferire con il metabolismo del fosforo nel corpo;
  • uso di farmaci: alcuni farmaci, come i diuretici, possono aumentare l’escrezione di fosforo attraverso l’urina, portando a una carenza;
  • gravidanza e allattamento: durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di fosforo aumenta e se non viene soddisfatto attraverso l’alimentazione, potrebbe verificarsi una carenza.

In caso di sospetta ipofosfatemia, è importante consultare un medico per una valutazione appropriata e un piano di trattamento adeguato, che potrebbe includere cambiamenti nella dieta o l’assunzione di integratori sotto supervisione medica.

Quali sono i sintomi dell’ipofosfatemia?

I sintomi dell’ipofosfatemia possono variare a seconda della gravità della condizione e delle cause sottostanti. 

Alcuni dei più comuni sono i seguenti:

  • affaticamento, stanchezza e debolezza generale;
  • debolezza muscolare, crampi muscolari e spasmi;
  • dolore osseo e aumento del rischio di fratture;
  • intorpidimento e formicolio nelle mani e nei piedi;
  • difficoltà respiratorie;
  • cambiamenti nel ritmo cardiaco;
  • confusione mentale;
  • complicazioni nelle ossa e nei denti.

È importante notare che la carenza di fosforo può essere una condizione seria, e richiede una valutazione medica adeguata. 

Come si diagnostica?

Per eseguire una diagnosi di carenza di fosforo è sufficiente sottoporsi a un semplice esame di routine, che consiste in un prelievo di sangue venoso

Come vedremo più avanti nel corso dell’articolo, il fosforo è presente nel sangue sotto forma di fosfato inorganico e acido fosforico legato organicamente

Secondo i laboratori della Mayo Clinic, il sangue contiene, in media, circa 2,5-4,5 mg/dl di fosfato inorganico. I valori di riferimento sono i seguenti:  

  • Maschi: 
    • 1-4 anni: 4,3-5,4 mg/dl;
    • 5-13 anni: 3,7-5,4 mg/dl;
    • 14-15 anni: 3,5-5,3 mg/dl;
    • 16-17 anni: 3,1-4,7 mg/dl;
    • > o =18 anni: 2,5-4,5 mg/dL.
  • Femmine: 
    • 1-7 anni: 4,3-5,4 mg/dl; 
    • 8-13 anni: 4,0-5,2 mg/dl;
    • 14-15 anni: 3,5-4,9 mg/dl;
    • 16-17 anni: 3,1-4,7 mg/dl;
    • > o =18 anni: 2,5-4,5 mg/dL.

Ricordiamo agli iscritti che il Piano sanitario del Fondo ASIM prevede tra le prestazioni anche gli esami di laboratorio, compresi gli esami del sangue

È possibile trovare tutte le prestazioni previste dal Piano sanitario cliccando qui e digitando nell’apposito modulo di ricerca il codice LEA o il nome della prestazione indicati nella ricetta medica.

Quali sono i rimedi

Se si sperimentano i sintomi sopraelencati, e si giunge a una diagnosi di carenza di fosforo, il trattamento può variare in base alla causa sottostante e alla gravità dei sintomi.

In linea generale, si tende a procedere in questo modo: 

  • modifica della dieta: aumentare l’assunzione di cibi ricchi di fosforo può aiutare ad affrontare una carenza leggera. Alimenti come carne, pesce, uova, latticini, noci, semi, legumi e cereali integrali sono buone fonti di fosforo;
  • integratori: se la carenza è significativa, il medico potrebbe raccomandare integratori di fosforo. Questi dovrebbero essere assunti solo sotto supervisione medica, in quanto un eccesso di fosforo può causare squilibri e problemi di salute;
  • correzione delle cause sottostanti: se la carenza è causata da una malattia sottostante, come un problema renale o un disturbo metabolico, è importante trattare quella condizione specifica. Il medico può prescrivere farmaci o altre terapie per gestire la causa principale;
  • modifiche dello stile di vita: ridurre l’assunzione di bevande contenenti fosforo aggiunto, come bevande gassate, ed evitare l’eccessivo consumo di alcol può aiutare a prevenire ulteriori perdite di fosforo;
  • monitoraggio medico: è essenziale monitorare regolarmente i livelli di fosforo nel sangue con esami del sangue, per assicurarsi che siano nella norma.

È importante sottolineare che l’auto-trattamento della carenza di fosforo senza consulenza medica può essere pericoloso, poiché l’eccesso di fosforo può causare problemi di salute. Pertanto, si raccomanda sempre consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Alimentazione e fosforo: quali alimenti ne contengono di più?

L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nell’apporto di fosforo al nostro organismo. Come accennato prima, questo nutriente è infatti presente in vari cibi, e può essere suddiviso in due categorie principali: fosforo organico e inorganico.

Fosforo Organico:

  • carne e pesce: sia la carne che il pesce sono ricchi di fosforo. Ad esempio, pollo, manzo, maiale e pesce come salmone e tonno ne contengono buone quantità;
  • uova: le uova sono una fonte ricca di questo minerale, soprattutto nel tuorlo;
  • prodotti lattiero-caseari: latte, formaggio e yogurt. In particolare, il latte è una fonte facilmente assorbibile;
  • legumi e noci: fagioli, lenticchie, arachidi e altre noci;
  • cereali integrali: riso integrale, grano integrale e avena.

Fosforo Inorganico:

  • alimenti processati: molti alimenti processati contengono fosfati in vari formati, per migliorare il gusto e la consistenza. Questi possono essere presenti in snack, cibi pronti e surgelati;
  • bevande analcoliche: alcune bevande analcoliche possono contenere additivi di fosfati;
  • alimenti da fast food: alcuni cibi da fast food possono essere ricchi di fosforo a causa dell’uso di additivi alimentari.

È importante notare che il fosforo è spesso presente in modo bilanciato con il calcio negli alimenti. Questo equilibrio è cruciale per la salute delle ossa e dei denti. Un eccesso di fosforo senza un adeguato apporto di calcio può portare a problemi di salute, come l’osteoporosi.

Eccesso di fosforo nel sangue (iperfosforemia)

Come spiegato, la carenza di fosforo è una condizione molto rara; in effetti, esiste un rischio maggiore di eccesso di fosforo nel sangue piuttosto che di una sua carenza

L’eccesso di fosforo nel sangue, noto come iperfosforemia, è una condizione in cui i livelli di fosforo nel sangue sono superiori alla norma, che può derivare da diverse cause ed essere temporanea o cronica. 

Alcune delle cause comuni di iperfosforemia includono:

  • insufficienza renale: i reni sani aiutano a regolare i livelli di fosforo nel corpo eliminando l’eccesso attraverso l’urina. Nei pazienti con insufficienza renale, i reni non riescono a svolgere questa funzione adeguatamente, portando a un accumulo di fosforo nel sangue;
  • diabete non controllato: il diabete mal controllato può influenzare il modo in cui i reni eliminano il fosforo, favorendo un suo accumulo;
  • ipertiroidismo: l’attività eccessiva della tiroide può influenzare i livelli di fosforo nel sangue;
  • assunzione eccessiva di fosforo: un eccesso di cibi ricchi di fosforo, in particolare se consumati frequentemente, può portare a livelli elevati di fosforo nel sangue, specialmente se non è bilanciato da un adeguato apporto di calcio;
  • farmaci: alcuni farmaci, come i fosfati contenuti in alcuni lassativi e supplementi, possono aumentare i livelli di questo minerale nel sangue;
  • eccessiva assunzione di bevande contenenti fosforo: le bevande gassate e alcune bevande energetiche contengono fosfati aggiunti, il che può contribuire all’iperfosforemia se consumate in eccesso.

L’iperfosforemia può portare a sintomi come affaticamento, prurito, disturbi ossei e muscolari. Nel lungo termine, alti livelli di fosforo nel sangue possono portare a problemi ossei, calcificazioni dei tessuti molli e complicazioni renali.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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