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Cosa non mangiare in gravidanza e perché

Cosa non mangiare in gravidanza e perché

L’alimentazione in gravidanza ricopre una notevole importanza, soprattutto per prevenire l’insorgere di condizioni che possono mettere al rischio la mamma e il bambino. Intro. 

Cosa non mangiare in gravidanza? Si tratta di una delle preoccupazioni più diffuse tra le donne in dolce attesa e chi le sta accanto, soprattutto nella fase iniziale della gestazione, quando l’ansia ancora non ha lasciato il posto alle gioie che questo evento porta con sé.

Come abbiamo più volte rimarcato nel nostro blog, seguire un’alimentazione sana è essenziale sotto molti punti di vista.

Rappresenta, infatti, un principio di prevenzione e correzione per malattie cardiovascolari e sindrome metabolica, ma anche uno dei primi consigli forniti dai ginecologi alle pazienti incinte.

Seguire un regime alimentare corretto per una donna in gravidanza è un gioco di equilibri sottilissimi, con rimozioni e aggiunte di questo o quell’alimento o ingrediente.

Vediamo insieme cosa non mangiare in gravidanza, quali sono i cibi da preferire e quali quelli sconsigliati, e perché.

Una corretta alimentazione per la futura mamma e il bambino

Nutrirsi in modo corretto durante la gravidanza ha effetti positivi non solo sulla futura mamma, ma anche sullo sviluppo del feto.

È importante, infatti, tenere sotto controllo alcuni valori – in particolare quelli del diabete, onde evitare il cosiddetto diabete gestazionale – con minacce di aborto e sviluppo di una delle patologie più pericolose in gravidanza: la gestosi.

In realtà, a voler essere pignoli, sarebbe opportuno seguire un regime alimentare sano già in fase di pre-concepimento, quindi prima di provare ad avere un bambino, in modo da giungere alla lieta notizia avendo assorbito alcuni comportamenti virtuosi e cancellato altri, invece, deleteri.

Corretta alimentazione in gravidanza: i falsi miti

Quando si parla di alimentazione in gravidanza emergono puntualmente falsi miti e luoghi comuni, tramandati di generazione in generazione, i famosi “rimedi della nonna” ai quali prestare, in realtà, molta attenzione. 

Quali sono questi falsi miti? Principalmente sono due, ovvero: 

  • in gravidanza bisogna mangiare per due;
  • le voglie vanno sempre assecondate per evitare ripercussioni sul bambino. 

A tal proposito, vediamo cosa dice il Ministero della Salute in merito

Durante la gravidanza bisogna mangiare per due?

No, non bisogna mangiare per due. In effetti, durante la gravidanza l’alimentazione non è molto diversa dal normale, a patto che si tratti di una dieta sana ed equilibrata. 

Quello che è vero, però, è che dall’alimentazione della madre dipende anche quella del bambino, di conseguenza è importante garantire non solo i nutrienti necessari per la donna, ma anche quelli del feto. 

Tuttavia, l’idea che la gestante debba “mangiare per due” è decisamente esagerata

Durante questa fase, il fabbisogno calorico aggiuntivo è di circa 350 calorie al giorno nel secondo trimestre e di circa 460 calorie al giorno nel terzo trimestre. Questo modesto aumento nell’assunzione di energia giornaliera è sufficiente per soddisfare i bisogni del feto, consentendo un sano sviluppo del bambino senza sottrarre nutrienti dalle riserve della madre.

Quindi, semplificando, bisogna mangiare un po’ in più, ma non il doppio

Pertanto, è fondamentale seguire un regime alimentare equilibrato, distribuendo l’apporto calorico in diversi pasti durante la giornata.

Le voglie in gravidanza vanno soddisfatte?

Le voglie, ovvero il desiderio improvviso di un determinato alimento, non vanno certo demonizzate o ignorate, ma non rappresentano necessariamente le esigenze nutrizionali delle donne in gravidanza

Insomma, si possono soddisfare ma non sono essenziali per l’alimentazione corretta della gestante.

Alimentazione in gravidanza: le indicazioni del Ministero della Salute e dell’ISS

Sul sito del Ministero della Salute è possibile consultare una sezione dedicata all’alimentazione in gravidanza, non particolarmente elaborata ma contente, comunque, alcune indicazioni di massima molto utili.

Vediamo insieme quali sono questi consigli:

  • variare il più possibile le scelte alimentari, garantendo così l’assorbimento di tutti i nutrienti necessari;
  • consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente;
  • consumare carne, pesce e uova ben cotti;
  • limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate;
  • limitare il consumo di bevande nervine come caffè e tè, preferendo prodotti decaffeinati e deteinati;
  • evitare il consumo di bevande alcoliche.

Decalogo per la gravidanza

Alle indicazioni generiche fornite dal Ministero della Salute possiamo aggiungere quelle più dettagliate contenute nel Decalogo per la gravidanza, elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità, che riportiamo di seguito:

  • peso e glicemia: il diabete e l’obesità in gravidanza, con gli squilibri metabolici (glicemia, stress ossidativo) ed endocrini (insulina) che comportano, sono tra i principali fattori di rischio per la salute fetale;
  • folati e acido folico: si raccomanda una dieta ricca di folati e la supplementazione con acido folico, nei modi e tempi giusti, fondamentale contro alcune malformazioni del sistema nervoso. È ormai ampiamente dimostrato che nelle gravidanze più vulnerabili, una carenza di folato nei primi mesi di gravidanza aumenta il rischio di gravi difetti del tubo neurale;
  • vitamina B12: la vitamina B12 è indispensabile per utilizzare al meglio acido folico e folati. L’adeguato apporto di vitamina B12 è essenziale per mantenere le riserve di folati nei tessuti e soprattutto per poterli utilizzare adeguatamente nella regolazione della sintesi del DNA;
  • iodio: lo iodio è indispensabile per la crescita del bambino e per lo sviluppo del cervello. La carenza di iodio si ripercuote immediatamente e direttamente sulla funzionalità tiroidea e durante gran parte della gravidanza la tiroide materna funziona anche per il metabolismo fetale. Le conseguenze più gravi della carenza di iodio si osservano sullo sviluppo del sistema nervoso e crescita del feto;
  • supplementi, integratori, alimenti salutistici: solo se c’è una carenza specifica e dietro indicazione del medico;
  • toxoplasmosi e listeriosi: la toxoplasmosi è un’infezione di un protozoo durante la gravidanza in una madre non immune, trascurabile per la madre, ma grave per il feto. La listeriosi, invece, è un’infezione batterica infrequente ma ad alto rischio di morte fetale, aborto e parto prematuro;
  • vino e alcolici: l’alcol in gravidanza è un riconosciuto e grave rischio per il feto (sindrome feto alcolica);
  • pesce: un consumo di pesce di 3-4 porzioni/settimana in gravidanza può avere effetti benefici sullo sviluppo del sistema nervoso embrio-fetale. Detto questo, è importante però fare attenzione alla provenienza, alla tipologia e alla qualità del pesce consumato, onde evitare l’assunzione eccessiva di mercurio. Sono da evitare, o comunque da limitare, tonno, pesce spada e altri pesci simili, preferendo invece il pesce azzurro;
  • cottura e contenitori: in cucina alcune pratiche erronee possono portare alla contaminazione del cibo con sostanze tossiche dannose per l’adulto ed ancora di più per il feto. Ad esempio, la cottura eccessiva di alimenti contenente grassi, che produce quel bruciatino tanto saporito, contiene idrocarburi policiclici aromatici (IPA) cancerogeni e teratogeni. Inoltre, l’uso scorretto di recipienti in plastica può portare al rilascio di interferenti endocrini (sostanze che alterano l’equilibrio ormonale) presenti come additivi nelle plastiche morbide in PVC (ftalati) e rigide (bisfenoli);
  • caffeina: le dosi sicure di caffeina (e quindi non solo caffè ma anche coca cola, energy drink, ecc.) in gravidanza si riducono della metà.

Per approfondire, invitiamo a consultare il documento integrale, qui.

Cosa non mangiare in gravidanza: elenco degli alimenti vietati e motivazioni

Abbiamo visto quali sono le raccomandazioni relative a una corretta alimentazione nelle donne gestanti, ma quali sono i cibi da evitare in gravidanza, proibiti o fortemente sconsigliati?

Riportiamo di seguito una tabella elaborata dal Ministero della Salute, nella quale si mostrano gli alimenti da evitare in gravidanza e le ragioni che dovrebbero spingere la donna incinta a non consumarli:

Alimento

Rischio

Indicazioni

Latte crudo non pastorizzato

  • Escherichia coli verocitotossici
  • Brucella spp.

Consumare solo dopo bollitura

Uova crude o poco cotte
  • Salmonella spp.

Consumare solo ben cotte, con il tuorlo perfettamente coagulato

Carni crude o poco cotte

  • Toxoplasma gondii
  • Escherichia coli verocitotossici
  • Salmonella spp.
  • Campylobacter spp.

Consumare solo carne ben cotta, anche il cuore.

Salsicce fresche e salami freschi
  • Toxoplasma gondii
  • Salmonella spp.
  • Listeria monocytogenes

Consumare solo ben cotte ed evitare salami poco stagionati, che sono da equiparare alle carni crude.

Pesce crudo, poco cotto o marinato

  • Listeria monocytogenes
  • Anisakis spp.

Consumare solo cotto

Frutti di mare crudi

Consumare solo ben cotti

Pesce affumicato e derivati

  • Listeria monocytogenes

Evitare del tutto

Formaggi a breve stagionatura, a pasta molle o semi-molle, con muffe

  • Listeria monocytogenes

Non consumare

Frutta e verdura cruda, frutti di bosco surgelati

  • Toxoplasma gondii
  • Salmonella spp.
  • Virus dell’epatite A
  • Norovirus

Consumare frutta (meglio se sbucciata) e verdura solo se lavata in modo accurato, possibilmente disinfettata utilizzando un prodotto apposito. I frutti di bosco surgelati vanno consumati solo cotti.

Conclusioni

In conclusione, durante la gravidanza è fondamentale prestare particolare attenzione alla propria alimentazione, evitando alcuni alimenti che potrebbero comportare rischi per la salute della madre e del bambino

Evitare il consumo di pesce ad alto contenuto di mercurio, alimenti crudi o poco cotti, formaggi non pastorizzati, carni lavorate, cibi ad alto contenuto di caffeina e alcol può contribuire a ridurre il rischio di complicazioni e garantire una gravidanza sana

È importante consultare sempre il proprio medico per ricevere consigli personalizzati e garantire una corretta alimentazione durante questo periodo così delicato. 

La priorità è sempre quella di fornire al proprio bambino i nutrienti necessari per uno sviluppo sano, evitando potenziali rischi per la sua salute e il proprio benessere, ma anche della futura mamma.

Per approfondire, consigliamo la lettura di “Nutrizione in gravidanza e durante l’allattamento”, elaborato dalla Fondazione Confalonieri Ragonese su mandato di SIGO, AOGOI e AGUI.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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