Cos’è il diabete gestazionale, e perché è importante diagnosticarlo in tempo e affrontarlo in modo adeguato? Scopriamolo insieme.Intro.
Il diabete gestazionale è una delle principali complicanze di una gravidanza, che coinvolge, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, circa il 6-7% di tutte le gravidanze a livello nazionale ed europeo, con più di 40.000 casi in Italia ogni anno.
Com’è facilmente intuibile, il diabete gestazionale consiste nell’insorgenza di diabete mellito di tipo 1 e/o di tipo 2 durante la gravidanza, che, nella maggior parte dei casi, si risolve dopo il parto.
Ciò nonostante, se non controllato e trattato adeguatamente, può rappresentare una minaccia al feto e aumentare il rischio di sviluppo del diabete negli anni successivi alla nascita del bambino, anche dopo 5 o 10 anni.
Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire cos’è il diabete gestazionale, quali sono le cause principali, i sintomi e le complicanze.
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Cos’è il diabete gestazionale
Il diabete gestazionale consiste nel diabete diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza. Come il diabete propriamente detto, quello gestazionale è caratterizzato dall’aumento dei livelli di glicemia nel sangue, che possono influire sulla gravidanza e sulla salute del bambino.
La buona notizia è che si tratta, nella maggior parte dei casi, di un diabete transitorio e di breve durata, che si risolve spontaneamente al termine della gravidanza, e che può essere tenuto sotto controllo attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, oltre all’eventuale assunzione di determinati farmaci prescritti dal medico.
Se non trattato, però, il diabete gestazionale può causare gravi complicanze alla gravidanza e alla salute del bambino, aumentando il rischio di aborto spontaneo, morte intrauterina o di malformazioni.
Quali sono le cause del diabete in gravidanza?
Ad oggi non sono ancora note con certezza le cause che favoriscono l’insorgenza del diabete gestazionale, ma molto spesso influisce l’eccesso ponderale.
In condizioni normali e in soggetti sani, il nostro organismo opera per mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue, ma durante la gravidanza si verificano degli sbalzi ormonali, che rendono più complesso questo processo, facendo aumentare la glicemia.
Esistono, inoltre, alcuni fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza del diabete in gravidanza, come:
- essere in sovrappeso o obesi;
- non essere fisicamente attivo;
- avere prediabete;
- aver avuto il diabete gestazionale durante una precedente gravidanza;
- avere la sindrome dell’ovaio policistico;
- avere un parente stretto con il diabete;
- aver partorito in precedenza un bambino di peso superiore a 4,1 chilogrammi.
Quali sono i sintomi principali
Il diabete gestazionale spesso non presenta sintomi evidenti, ed è per questo che durante la gravidanza si eseguono controlli periodici, compreso un esame specifico che si chiama test di tolleranza al glucosio orale, più comunemente detto curva glicemica.
La condizione di iperglicemia in gravidanza, però, può comunque manifestarsi sia sulla futura mamma sia sul bambino.
I sintomi principali nella mamma sono:
- necessità di bere frequentemente;
- necessità di urinare più frequentemente del solito;
- bocca asciutta;
- sensazione di stanchezza.
Questi sintomi, però, non sono estranei a una gravidanza normale, senza complicanze, ecco perché spesso vengono sottovalutati o ignorati.
Per quanto riguarda, invece, il bambino, il diabete gestazionale in genere non causa problemi, ma potrebbe provocare le seguenti condizioni, come segnalato dall’Istituto Superiore di Sanità:
- macrosomia, ossia neonato con peso alla nascita superiore a 4.5 chilogrammi;
- eccessiva presenza di liquido amniotico intorno al feto nell’utero, che può causare un travaglio prematuro o problemi durante il parto;
- nascita prematura, prima della 37 settimana di gravidanza;
- preeclampsia nella donna, altrimenti nota come gestosi, una condizione caratterizzata da alta pressione arteriosa;
- ipoglicemia o ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi) nel neonato dopo il parto, condizioni che possono richiedere un trattamento in ospedale;
- aborto.
Come abbiamo già accennato all’inizio, l’insorgenza del diabete gestazionale in gravidanza aumenta il rischio di sviluppare il diabete mellito negli anni successivi al parto, anche a distanza di molto tempo. È opportuno, quindi, monitorare i livelli di glicemia nel sangue periodicamente, anche in assenza di sintomi evidenti.
In tal senso, è importante mantenere i valori di glicemia a digiuno < 95 mg/dL, e a 2 h dopo il pasto ≤ 120 mg/dL.
Quali sono le complicanze del diabete gestazionale
Come più volte ripetuto, se trattato adeguatamente il diabete gestazionale non causa danni né alla mamma né al bambino, ma resta una condizione molto seria che potrebbe evolvere in modo negativo e provocare numerose complicanze, alcune delle quali già elencate nell’ambito dei sintomi.
Le principali complicanze per il bambino sono le seguenti:
- eccessivo peso alla nascita: se il livello di zucchero nel sangue è superiore all’intervallo standard, il bambino potrebbe crescere troppo, con il rischio aumentato di rimanere incastrato nel canale del parto, riportare lesioni alla nascita o richiedere il ricorso al parto cesareo;
- nascita precoce (pretermine): la glicemia alta può aumentare il rischio di travaglio precoce e parto prima della data di scadenza, oppure può rendere necessario un parto anticipato perché il bambino è cresciuto già troppo;
- gravi difficoltà respiratorie: i bambini nati prematuri possono sperimentare la sindrome da distress respiratorio, una condizione che rende difficile la respirazione;
- bassi livelli di zucchero nel sangue (ipoglicemia): a volte i bambini hanno un basso livello di zucchero nel sangue subito dopo la nascita. Gravi episodi di ipoglicemia possono causare convulsioni nel bambino. Le poppate rapide, e talvolta una soluzione di glucosio per via endovenosa, possono riportare il livello di zucchero nel sangue del bambino alla normalità;
- obesità e diabete di tipo 2 più avanti nella vita: i bambini nati da madri affette da diabete gestazionale presentano un rischio maggiore di sviluppare obesità e diabete di tipo 2 crescendo;
- morte intrauterina o bambino nato morto.
Per quanto riguarda la madre, invece, il diabete gestazionale può aumentare il rischio di:
- ipertensione e preeclampsia;
- avere un parto cesareo;
- sviluppare il diabete di tipo 2 in futuro.
Per fortuna, grazie a una diagnosi precoce e a un cambiamento nella dieta e nello stile di vita, è possibile minimizzare o eliminare del tutto i rischi connessi al diabete gestazionale.
Sarà il medico a indicare il percorso da seguire, i controlli a cui sottoporsi e gli eventuali farmaci da assumere durante la gravidanza.