Durante il XVI Congresso Nazionale SIPREC, è stato presentato il Documento di consenso e raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare in Italia. Approfondiamo insieme. Intro.
Il tema della prevenzione è molto caro al Fondo Asim, lo riteniamo essenziale per ottimizzare gli interventi del SSN e della sanità integrativa, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori.
Nell’articolo di oggi intendiamo affrontare nuovamente questo argomento, nello specifico la prevenzione cardiovascolare, partendo da un documento siglato lo scorso 8 Marzo da varie associazioni di categoria, che elencheremo tra poco.
Si tratta del “Documento di consenso e raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare in Italia 2018”, consultabile online cliccando qui.
Questo documento sottolinea l’interesse da parte della comunità medica e scientifica di dedicare risorse alla lotta contro le malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte e di ricovero a livello mondiale e italiano.
Vediamo insieme chi ha redatto questo documento e quali sono gli obiettivi in esso contenuti.
Indice dei Contenuti
Prevenzione cardiovascolare: l’impegno della comunità medica e scientifica
Durante il XVI Congresso Nazionale SIPREC – Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, svoltosi a Napoli dall’8 al 10 marzo 2018, è stato presentato il Documento di consenso e raccomandazioni per la prevenzione cardiovascolare in Italia 2018.
Il documento, coordinato dal Presidente SIPREC Massimo Volpe, è stato redatto in collaborazione con le seguenti sigle:
- SIMI Società Italiana di Medicina Interna;
- SID Società Italiana di Diabetologia;
- SIIA Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa;
- SISA Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi;
- CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche;
- FMSI Federazione Medico Sportiva Italiana;
- GICR- IACPR Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva;
- Italian Association for Cardiovascular Prevention, Rehabilitation and Epidemiology;
- SIF Società Italiana di Farmacologia;
- SItI Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica.
Prevenzione cardiovascolare: le premesse del documento
La premessa del Dott. Volpe contenuta nel documento sottolinea i due concetti già espressi all’inizio dell’articolo, ovvero la prevenzione come mezzo attraverso il quale migliorare la qualità della vita dei pazienti e garantire la sostenibilità del SSN:
Lo sviluppo di strategie di prevenzione moderne ed efficaci, basate sull’implementazione dei corretti stili di vita e su interventi farmacologici consolidati dalle evidenze, si propone oggi come lo strumento principale per sconfiggere le malattie cardiovascolari, per garantire una migliore qualità di vita nell’età avanzata e per assicurare la sostenibilità socio-economica futura del nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Definizione di Prevenzione Cardiovascolare
Nella introduzione, a firma del Presidente SIPREC, è presente anche una interessante definizione di prevenzione cardiovascolare, che riportiamo di seguito.
La prevenzione cardiovascolare è definita come una serie combinata di interventi rivolti a tutta la popolazione o a singoli individui, con lo scopo di eliminare o minimizzare l’impatto delle malattie cardiovascolari (MCV) e le conseguenze in termini di morbilità e mortalità.
Si tratta di un impegno concreto e fondamentale per la sanità italiana, e non solo, essendo le malattie cardiovascolari la causa principale di mortalità nel nostro Paese e nel mondo, con circa 17 milioni di decessi all’anno.
Intensificare gli sforzi della comunità medica e scientifica per migliorare il livello di prevenzione cardiovascolare, attraverso una sempre più performante attività diagnostica e terapeutica, è un obiettivo comune ed essenziale.
Però, bisogna sottolineare che la prevenzione non passa solo dal SSN, sono numerosi gli attori in gioco che devono contribuire a questo processo virtuoso, quello che nel Documento viene definito “network”, illustrato attraverso questa grafica.
Prevenzione cardiovascolare: fattori di rischio
Come abbiamo visto, le malattie cardiovascolari sono molto diffuse in Italia e nel mondo – ripetiamo, 17 milioni di decessi all’anno nel mondo e 1 milione di ospedalizzazioni all’anno solo in Italia – con un tasso di incidenza maggiore negli uomini rispetto alle donne, più del doppio.
I principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari sono i seguenti:
- età;
- sesso;
- storia familiare;
- etnia;
- fumo di sigaretta;
- ipertensione arteriosa;
- dislipidemie;
- diabete mellito;
- sovrappeso;
- sedentarietà;
- stress (personale e lavorativo);
- sindrome metabolica.
Prevenzione cardiovascolare: SSN e Sanità integrativa
Nel documento ritorna più volte un concetto già espresso prima, ovvero che il “carico di malattia correlato alle patologie cardiovascolari compromette la sostenibilità e la capacità socio-economica del
sistema sanitario”.
In poche parole, il SSN da solo non può farcela, non può sostenere il carico di cure e ospedalizzazioni legate alle malattie cardiovascolari, e contemporaneamente stimolare e sviluppare una corretta attività di prevenzione.
Ecco che il ruolo del secondo pilastro socio-sanitario e dei fondi di assistenza sanitaria integrativa si fa sempre più centrale, a supporto (e non in sostituzione) della sanità pubblica, che necessita però di una riorganizzazione sia in termini di struttura che di priorità.