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Fondi di assistenza sanitaria integrativa: cosa sono e a cosa servono

Fondi assistenza sanitaria integrativa

Cosa sono e a cosa servono i fondi di assistenza sanitaria integrativa, che integrano o sostituiscono le prestazioni sanitarie delle strutture pubbliche? Scopriamolo insieme. Intro 

L’assistenza sanitaria integrativa è un tema poco dibattuto in Italia, eppure milioni di italiani hanno aderito ad un fondo di assistenza sanitaria integrativa, spesso senza neppure saperlo, perdendo così tutti i benefici che da esso ne derivano.

Siamo portati ad associare il concetto di assistenza sanitaria integrativa agli Stati Uniti, dove non esiste un sistema sanitario nazionale interamente pubblico e universale, come quello italiano – se si escludono i piani Medicaid e Medicare e altri di minore importanza – ma è un errore dettato purtroppo dalla superficialità e dall’assenza di informazioni a riguardo.

In effetti, nel nostro Paese esistono decine di Fondi di assistenza sanitaria integrativa, che integrano o, in alcuni casi, sostituiscono, le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche.

Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento, per comprendere cosa sono e a cosa servono questi fondi.

Assistenza Sanitaria Integrativa: a cosa serve

In Italia abbiamo la fortuna di disporre di un Servizio Sanitario Nazionale che eroga prestazioni mediche gratuite a tutti, ma è un dato di fatto che le liste di attese per ricoveri, analisi, indagini cliniche e visite mediche sono lunghissime, e non sempre la patologia o la condizione di salute del paziente consente di attendere i tempi della burocrazia e degli ambulatori affollati.

Per questa ragione, siamo spesso costretti a rivolgerci a strutture private convenzionate con il sistema sanitario nazionale, dove effettuare i controlli di cui abbiamo bisogno, senza attendere troppo.

L’assistenza sanitaria integrativa interviene proprio in questi casi, offrendo una copertura totale o parziale delle spese sostenute e da sostenere per fruire di queste prestazioni mediche.

In parole semplici, ti rechi nella struttura più vicina a casa, fruisci della prestazione e il tuo fondo di assistenza sanitaria integrativa provvederà a rimborsare la spesa sostenuta, oppure a saldarla direttamente alla struttura.

Questo dipende dalla copertura prevista dagli accordi siglati.

Cosa sono i Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativa

Introdotti nell’ordinamento legislativo italiano con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono enti, associazioni, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative, regolarmente iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, istituito dal Ministero della Salute con il decreto ministeriale 31 marzo 2008.

Per iscriversi all’albo, come puoi immaginare, queste realtà devono sottoporsi ad una procedura di accreditamento, durante la quale gli enti preposti verificano la presenza dei requisiti previsti dalla legge, in modo da garantire la regolarità dell’attività svolta e salvaguardare i consumatori italiani.

La richiesta va rinnovata ogni anno.

Questi fondi, come suggerisce il nome, hanno una funzione integrativa, ovvero affiancano ma non sostituiscono il Servizio Sanitario Nazionale, offrendo agli iscritti l’accesso a prestazioni socio-sanitarie allargando il ventaglio di opzioni disponibili.

Come si aderisce ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Come accennato in precedenza, in Italia usufruiamo tutti del Servizio Sanitario Nazionale, ma è possibile integrarlo aderendo ad un fondo privato.

Ogni cittadino può aderire liberamente ad un Fondo, valutando le varie proposte presenti in questo momento, ma il più delle volte l’iscrizione è già prevista dal contratto di lavoro siglato con la proprio azienda, datore di lavoro o Albo professionale.

In effetti – e questo è uno dei problemi più gravi a riguardo – moltissimi italiani non sono nemmeno a conoscenza di avere un piano di assistenza sanitaria integrativa collegato al proprio contratto di lavoro, perdendo tutti i benefici che ne deriverebbero.

Per verificare questa evenienza, è possibile fare una serie di cose:

  • Controllare la propria busta paga, alla voce “Trattenute per Fondo Sanitario”;
  • Controllare il proprio Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori (CCNL) – nel caso del nostro Fondo Asim, il CCNL multiservizi – magari rivolgendosi all’ufficio del personale dell’azienda, a un sindacato, all’Ufficio del Lavoro oppure un Patronato;
  • Rivolgersi alla segreteria dell’ufficio provinciale o regionale del proprio albo professionale.

Verificare se si è iscritti ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa è importantissimo, perché magari hai sostenuto spese mediche che avresti potuto integrare o coprire interamente grazie alle convenzioni.

Sprecare un beneficio non è mai la scelta giusta da compiere.

Chi può usufruire di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Esistono moltissimi enti, compagnie assicurative e società che erogano questo tipo di servizio, e, come accennato prima, spesso i contratti di lavoro o gli accordi siglati dagli Albi Professionali prevedono già un fondo di assistenza sanitaria integrativa.

Possono aderire al fondo le seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti;
  • quadri;
  • dirigenti;
  • liberi professionisti.

A questi fruitori potenziali dei servizi connessi alla stipula di una assistenza sanitaria integrativa, in alcuni casi possono aggiungersi i familiari a carico, i pensionati, e i titolari di alcune carte di credito comprensive di polizza assicurativa.

Benefici di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Godere di una assistenza sanitaria integrativa vuol dire, sostanzialmente, scegliere a quale struttura rivolgersi per ricevere visite e cure mediche, riducendo o completamente annullando i tempi di attesa delle strutture pubbliche, usufruendo di una copertura totale o parziale delle spese sostenute.

In alcuni casi, non recarsi in ospedali e ambulatori pubblici è una scelta personale, dettata da vari fattori. Ad esempio, il proprio medico di fiducia presta servizio in una clinica privata e si preferisce essere seguiti sempre da lui.

In altri casi, purtroppo, è una necessità, perché non sempre le nostre condizioni di salute ci consentono di attendere le liste di attesa infinite delle strutture pubbliche e, magari a malincuore, siamo costretti a rivolgerci altrove.

In effetti, negli ultimi anni si è registrato un aumento considerevole e preoccupante del fenomeno della rinuncia alle cure, in parte alimentato da difficoltà economiche, in parte dai tempi troppo lunghi delle strutture pubbliche.

Poter usufruire dei servizi di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa con la serenità di non dover affrontare una spesa eccessiva per ricevere l’inalienabile diritto di accesso a cure mediche, è senza dubbio un beneficio.

Come scegliere il piano di assistenza sanitaria integrativa

Se non rientri in quella percentuale di lavoratori con una assistenza sanitaria integrativa già prevista dal contratto di lavoro, dovresti valutare attentamente l’adesione ad un Fondo.

Esistono moltissime soluzioni, spesso collegate a compagnie assicurative, banche e società finanziare, che, con una quota mensile alla portata di tutti, offrono una polizza sanitaria.

Quello a cui devi prestare attenzione, però, è la lista delle strutture e dei medici convenzionati, ai quali potrai rivolgerti per ricevere le cure mediche di cui hai bisogno, la quota di rimborso o copertura delle spese da sostenere o sostenute, la tipologia di prestazioni previste dal fondo.

Ad esempio, potresti avere bisogno di assistenza odontoiatrica, fisioterapica, o di altro genere, ed è importante assicurarsi quali opzioni ti offre il fondo che stai valutando.

Fai molta attenzione, quindi, e, se possibile, rivolgiti ad un ente di comprovata esperienza che offre assistenza sanitaria integrativa, capace di consigliarti per il meglio.

Se, invece, il tuo contratto di lavoro prevede l’adesione, obbligatoria, ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa, potrai accedere al piano sanitario e godere di uno dei principali e più apprezzati strumenti di welfare contrattuale.

Fondo ASIM: chi siamo e a chi ci rivolgiamo

Come spiegato, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono spesso previsti dai CCNL e da accordi aziendali o di categoria

Il Fondo ASIM rientra in questa fattispecie.

Costituito dalle parti sociali nel 2013, in attuazione di quanto contenuto nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del 31 maggio 2011, e attivo dal 2014, il Fondo ASIM è il Fondo di assistenza sanitaria integrativa rivolto ai lavoratori del settore delle imprese esercenti servizi di pulizia, servizi integrati/multiservizi. 

Nel 2019 ha rilasciato 73.173 (+48% rispetto al 2018) prestazioni a più di 20 mila iscritti (+27% rispetto al 2018). Sono iscritti a Fondo ASIM oltre 350 mila lavoratori operanti in più di 3.500 imprese. 

Con questi numeri Fondo ASIM è tra i primi 10 fondi sanitari integrativi per numero di lavoratori iscritti del Paese.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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