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Pressione bassa: cause, sintomi, complicanze, rimedi

Pressione bassa cause, sintomi, complicanze, rimedi

Cosa indica una pressione bassa del sangue? Quali sono le cause principali, come si manifesta, e cosa provoca? Approfondiamo insieme. Intro. 

La pressione sanguigna è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Tuttavia, mentre spesso si sente parlare dei rischi associati all’ipertensione, la pressione bassa del sangue, conosciuta anche come ipotensione, è una condizione meno conosciuta ma altrettanto importante da comprendere e affrontare.

Come vedremo, si parla di pressione bassa quando la pressione arteriosa sistolica – ovvero la misura più alta della pressione del sangue durante il battito cardiaco – è inferiore ai valori normali, che solitamente si aggirano intorno ai 120 mmHg

Questa condizione può causare diversi sintomi che influenzano la qualità della vita delle persone che ne sono affette, in particolare durante i mesi estivi. Il caldo, infatti, può provocare un abbassamento della pressione sanguigna, anche in soggetti che solitamente non ne soffrono. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la pressione bassa o ipotensione, quali sono le cause principali, i sintomi, le complicanze e i possibili rimedi

Pressione sanguigna: minima e massima?

Prima di procedere, potrebbe essere utile un chiarimento. Quando si misura la pressione sanguigna si utilizzano due valori di riferimento, che comunemente chiamiamo “massima” e “minima”

Questo modo di esprimersi tende a creare un po’ di confusione, perché si è portati a pensare che quei due numeri indichino il punto massimo e quello minimo che la pressione del sangue raggiunge

Beh, non è proprio così. Infatti, con quella che chiamiamo “massima” si indica in realtà la pressione sistolica, mentre con la “minima” quella diastolica, due fasi del battito cardiaco.

  • Pressione massima o sistolica: indica la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie quando il cuore si contrae durante ogni battito. Questo valore viene registrato come il numero più alto nella lettura della pressione arteriosa ed è solitamente indicato come il primo numero. Ad esempio, se la lettura della pressione arteriosa è 120/80 mmHg, il valore 120 rappresenta la pressione sistolica.
  • Pressione minima o diastolica: rappresenta la pressione arteriosa quando il cuore si rilassa tra due battiti. Questo valore viene registrato come il numero più basso nella lettura della pressione arteriosa ed è solitamente indicato come il secondo numero. Nell’esempio precedente, il valore 80 rappresenta la pressione diastolica.

Insieme, la pressione sistolica e la pressione diastolica forniscono un’indicazione del flusso sanguigno e della resistenza nelle arterie del corpo. Una lettura della pressione arteriosa sana solitamente è intorno a 120/80 mmHg.

Livelli elevati di pressione sistolica o diastolica possono indicare condizioni come l’ipertensione, mentre livelli bassi possono essere indicativi di ipotensione. Il mantenimento di una pressione arteriosa equilibrata è essenziale per il corretto funzionamento del cuore, delle arterie e degli organi del corpo.

Cosa s’intende con pressione bassa o ipotensione?

La pressione bassa, o ipotensione, si riferisce a valori di pressione arteriosa inferiori ai livelli considerati normali. Nello specifico, viene considerata bassa una pressione arteriosa sistolica inferiore a 90 mmHg e una diastolica inferiore a 60 (90/60 mmHg). 

Tuttavia, è importante notare che i sintomi associati alla pressione bassa possono variare da persona a persona. Alcune persone possono sperimentare sintomi anche con valori leggermente superiori a 90 mmHg, mentre altre possono non avvertire alcun sintomo con valori inferiori. 

Inoltre, bisogna ricordare che un valore ritenuto basso per un soggetto potrebbe essere, invece, regolare per un altro, per questo si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico.

Sebbene la pressione bassa possa essere considerata una condizione meno preoccupante rispetto all’ipertensione, è comunque importante monitorarne i sintomi e non sottovalutarla.

Quali sono le cause dell’ipotensione?

Le possibili cause della pressione bassa o ipotensione sono molteplici, e possono essere suddivise nelle seguenti categorie.

  • Cause fisiologiche
    • Disidratazione: la perdita eccessiva di liquidi può portare a una diminuzione della quantità di sangue nel corpo, causando una riduzione della pressione arteriosa.
    • Effetto posturale: alcune persone possono sperimentare una temporanea diminuzione della pressione arteriosa quando passano rapidamente dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta. Questo fenomeno è noto come ipotensione ortostatica, e può causare sintomi come vertigini o svenimenti.
    • Sovradosaggio di farmaci ipotensivi: l’assunzione eccessiva di farmaci per la pressione arteriosa o altri farmaci che hanno effetti ipotensivi può abbassare la pressione sanguigna al di sotto dei livelli normali.
  • Cause patologiche
    • Problemi cardiaci: condizioni come l’insufficienza cardiaca, l’aritmia, il blocco cardiaco o le malattie valvolari possono influire sulla capacità del cuore di pompare il sangue in modo efficiente, riducendo la pressione arteriosa.
    • Problemi endocrini: disfunzioni della tiroide, come l’ipotiroidismo, o disturbi delle ghiandole surrenali, possono causare ipotensione.
    • Insufficienza di liquido cerebrospinale: la diminuzione della quantità di liquido cerebrospinale che circonda il cervello e il midollo spinale può causare una riduzione della pressione arteriosa.
    • Effetti collaterali di farmaci: alcuni farmaci, come quelli per il trattamento dell’ansia, della depressione o delle allergie, possono avere effetti ipotensivi.
  • Cause associate ad altre condizioni
    • Gravidanza: durante la gravidanza, la pressione può diminuire a causa dei cambiamenti ormonali e delle esigenze aumentate del flusso sanguigno.
    • Febbre o infezioni: in alcune situazioni, come in presenza di febbre o infezioni, la pressione arteriosa può diminuire temporaneamente.
    • Anemia: la ridotta quantità di globuli rossi nel sangue può influenzare la pressione sanguigna.

È importante sottolineare che le cause della pressione bassa possono variare da persona a persona. In caso di ipotensione persistente o sintomi gravi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione e una diagnosi accurata.

Quali sono i sintomi della pressione bassa?

I sintomi associati alla pressione bassa, o ipotensione, possono variare da persona a persona e dipendono dall’intensità e dalla causa sottostante. Alcune persone possono essere asintomatiche o avvertire solo lievi segni, mentre altre possono sperimentare sintomi più evidenti e fastidiosi. 

Ecco i sintomi più comuni dell’ipotensione:

  • vertigini: sensazione di testa leggera o instabile, come se si stesse per svenire;
  • stanchezza e debolezza: sensazione generale di affaticamento o mancanza di energia;
  • visione offuscata: difficoltà a vedere chiaramente o visione temporaneamente distorta;
  • confusione mentale: difficoltà a concentrarsi o a pensare chiaramente;
  • svenimento o sensazione di svenire (sincope): perdita temporanea di conoscenza, che può essere accompagnata da una caduta improvvisa;
  • palpitazioni: sensazione di un battito cardiaco irregolare o accelerato;
  • nausea: sensazione di malessere allo stomaco o di bisogno di vomitare;
  • respiro corto: difficoltà a respirare o sensazione di mancanza di respiro;
  • sensazione di freddo: pelle fredda o sudorazione eccessiva;
  • dolore al petto: si tratta di un sintomo meno comune, ma in alcuni casi l’ipotensione può causare dolore o oppressione al petto.

Come accennato prima, i sintomi possono variare a seconda della gravità dell’ipotensione e delle condizioni del paziente, e spesso tendono a presentarsi solo in determinati momenti, ad esempio quando ci si alza rapidamente o si rimane in piedi per lunghi periodi di tempo.

Se si sperimentano sintomi di pressione bassa in modo persistente o grave, è consigliabile consultare un medico.

Cosa comporta la pressione bassa?

Di solito, l’ipotensione è una condizione che non causa complicanze. Tuttavia, in alcuni casi, una pressione arteriosa costantemente bassa o episodi di ipotensione possono portare a problemi o sintomi che possono influenzare la qualità della vita o richiedere un trattamento adeguato

Ecco alcune possibili complicanze associate alla pressione bassa:

  • cadute e fratture: a causa dei momenti di svenimento o di vertigini, le persone con pressione bassa possono essere più suscettibili a cadute accidentali, che possono provocare fratture ossee o altre lesioni;
  • problemi cardiaci: in alcuni casi, una pressione arteriosa costantemente bassa può influire sul flusso sanguigno verso il cuore e causare problemi come l’aritmia o l’angina;
  • insufficienza cerebrale: una diminuzione del flusso sanguigno al cervello a causa della pressione bassa può portare a sintomi come confusione, difficoltà di concentrazione e mancanza di energia;
  • insufficienza renale: se la pressione sanguigna è troppo bassa, potrebbe significare che il sangue non sia adeguatamente filtrato attraverso i reni, aumentando il rischio di danni renali;
  • problemi durante la gravidanza: la pressione bassa può influire sulla circolazione sanguigna uterina, causando problemi come l’ipossia fetale o la crescita ritardata del feto.

Se si riscontrano sintomi associati alla pressione bassa, è consigliabile consultare un medico per una valutazione adeguata e ricevere le indicazioni appropriate per la propria situazione specifica.

Cosa fare in caso di ipotensione: possibili rimedi

In caso di pressione bassa con sintomi lievi, potrebbe essere necessario seguire alcuni semplici accorgimenti, mentre in caso di episodi frequenti o costanti è opportuno rivolgersi al proprio medico per valutare una terapia dedicata

In linea generale, ecco cosa fare in caso di ipotensione.

  • Alzarsi lentamente: si consiglia di evitare di cambiare posizione rapidamente, specialmente passando dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta, e di prendersi il tempo necessario per adattare il proprio corpo ai cambiamenti di posizione, in modo da consentire al sistema circolatorio di adeguarsi gradualmente.
  • Idratarsi: è importantissimo bere abbondante acqua per mantenere il corpo idratato. La disidratazione può contribuire all’ipotensione, quindi è importante bere a sufficienza, specialmente in climi caldi o durante l’esercizio fisico.
  • Evitare temperature estreme: si raccomanda di evitare ambienti troppo caldi o troppo freddi, in quanto possono influenzare la regolazione della pressione arteriosa.
  • Mangiare piccoli pasti frequenti: suddividere i pasti in porzioni più piccole e consumarli più frequentemente nel corso della giornata è una buona abitudine. Questo può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e prevenire cali improvvisi di pressione.
  • Indossare calze a compressione graduata: queste calze esercitano una pressione maggiore sulle caviglie e diminuiscono gradualmente verso il polpaccio, e possono aiutare a migliorare il flusso sanguigno verso il cuore e ridurre i sintomi di ipotensione.
  • Evitare alcol e caffeina: queste sostanze possono contribuire alla disidratazione e influenzare la regolazione della pressione arteriosa.

Se i sintomi persistono o sono gravi, è fondamentale rivolgersi il prima possibile al proprio medico, al fine di determinare la causa sottostante dell’ipotensione e ricevere le indicazioni e i trattamenti adeguati.

Ipotensione e caldo: come comportarsi?

Come spiegato, l’ipotensione può essere influenzata dalle temperature elevate e dall’esposizione prolungata al caldo

In effetti, quando il corpo è esposto a temperature elevate, i vasi sanguigni tendono a dilatarsi, causando una redistribuzione del flusso sanguigno verso la superficie della pelle per dissipare il calore. Questo può portare a una diminuzione della pressione arteriosa, aumentando il rischio di ipotensione.

Vediamo, quindi, alcuni suggerimenti per gestire l’ipotensione durante l’estate.

  • Idratarsi: bere abbondante acqua è fondamentale per prevenire la disidratazione, che può aggravare l’ipotensione.
  • Evitare l’esposizione diretta al sole: è importante cercare di stare all’ombra o in ambienti freschi durante le ore più calde della giornata, indossando abiti leggeri e traspiranti e usando un cappello e una protezione solare per proteggersi dai raggi solari.
  • Raffreddarsi: si consiglia di usare metodi per raffreddare il corpo, come una doccia fresca o un ventilatore. È possibile anche utilizzare un asciugamano umido o una bottiglia d’acqua fredda per rinfrescarsi.
  • Evitare attività intense: si raccomanda di ridurre l’attività fisica intensa quando le temperature sono elevate, preferendo le ore più fresche del giorno oppure optando per un ambiente climatizzato.
  • Alzare le gambe: quando si è seduti o sdraiati, alzare le gambe leggermente favorisce il flusso sanguigno verso il cuore.

Se si avvertono sintomi di ipotensione durante il caldo, come vertigini, debolezza o svenimenti, è importante cercare riparo in un luogo fresco e bere liquidi per idratarsi. Se i sintomi persistono o peggiorano, rivolgersi a un medico.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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