La nefropatia diabetica è una delle più diffuse complicanze del diabete. Scopriamo insieme cos’è, come si manifesta e come affrontarla. Intro.
Nell’ambito delle complicanze del diabete possiamo individuare numerose condizioni patologiche, più o meno gravi, tra cui la cosiddetta nefropatia diabetica.
Si tratta, come vedremo più nel dettaglio, di una compromissione delle funzionalità dei reni causata dal diabete, che può condurre a insufficienza renale cronica.
Secondo i dati ad oggi disponibili, la nefropatia diabetica si manifesta nel 20-40% dei pazienti diabetici ed è la principale singola causa di insufficienza renale o ESRD (End-Stage Renal Disease).
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire in cosa consiste la nefropatia diabetica, quali sono le cause, come si manifesta e come si affronta.
Indice dei Contenuti
Cos’è la nefropatia diabetica?
La nefropatia diabetica (ND) consiste in un’alterazione della funzione renale causata dal diabete, caratterizzata da albuminuria e da progressiva perdita della funzione renale, fino all’uremia terminale, in assenza di infezioni delle vie urinarie, di altre malattie renali o di scompenso cardiaco.
Semplificando, è una complicanza grave e comune del diabete mellito, che coinvolge danni ai reni causati dall’alta glicemia nel sangue, che possono portare a insufficienza renale grave.
In genere, per illustrare l’evoluzione naturale della malattia, si utilizza una classificazione in 5 stadi, che riportiamo di seguito:
- iperfiltrazione: questo stadio è caratterizzato da un aumento della filtrazione glomerulare, che si verifica nei primi anni dopo l’insorgenza del diabete mellito di tipo 1 e può durare fino a 5-10 anni. Durante questo periodo, i reni filtrano una maggiore quantità di sangue rispetto alla norma. Questo stadio è generalmente asintomatico e non viene diagnosticato facilmente;
- normoalbuminuria: in questa fase, non vi è alcuna perdita di proteine nelle urine, ed è considerata una fase “benigna” della malattia. Tuttavia, è importante sottolineare che anche in questo stadio possono già essere presenti danni renali in fase iniziale, rilevabili solo tramite test specifici;
- microalbuminuria: questo è uno dei primi segni di danno renale nel diabete. Si verifica quando le quantità di proteine nelle urine aumentano lievemente, ma non sono ancora sufficientemente elevate da essere rilevate dai test standard delle urine. La microalbuminuria può essere considerata un segno precoce di nefropatia diabetica e può essere reversibile con un adeguato controllo del diabete e dei fattori di rischio;
- nefropatia conclamata: questo stadio è caratterizzato da una significativa perdita di proteine nelle urine, nota come proteinuria macroscopica o macroalbuminuria. I danni ai reni diventano più evidenti e possono essere rilevati attraverso test di laboratorio standard. In questa fase, i pazienti possono manifestare sintomi come edema (gonfiore) delle gambe, aumento della pressione sanguigna e livelli elevati di creatinina nel sangue;
- insufficienza renale (ESDR): questo è lo stadio più avanzato della nefropatia diabetica, in cui i reni perdono la capacità di svolgere le loro funzioni vitali. Si verifica quando la funzione renale è così compromessa che richiede la dialisi o il trapianto di rene.
Questi stadi riflettono la progressione della nefropatia diabetica nel tempo, e sottolineano l’importanza del monitoraggio regolare e del controllo del diabete per prevenire o rallentare la sua progressione.
Quali sono le cause della ND?
Come accennato, la nefropatia diabetica si sviluppa principalmente a causa di danni ai vasi sanguigni nei reni causati da livelli elevati e persistenti di zucchero nel sangue (iperglicemia), nel contesto del diabete mellito.
Le cause principali sono le seguenti:
- ipertensione arteriosa: comune nelle persone con diabete, può danneggiare i vasi sanguigni nei reni, a causa dell’aumento del carico di lavoro su questi organi;
- disfunzione metabolica: nel diabete mellito, il metabolismo degli zuccheri è compromesso, il che porta a livelli elevati di glucosio nel sangue. Questo può influenzare i processi cellulari e molecolari, importanti per la funzione renale normale;
- infiammazione e stress ossidativo: si tratta di processi cellulari associati all’iperglicemia cronica, e possono contribuire a compromettere la funzionalità dei reni nei pazienti diabetici, causando danni diretti alle cellule renali e ai vasi sanguigni;
- disfunzione renale autoimmune: in alcuni casi, il sistema immunitario può attaccare erroneamente i tessuti renali, causando danni aggiuntivi. Questo può essere particolarmente rilevante nei pazienti con diabete di tipo 1, in cui è presente una predisposizione genetica alle malattie autoimmuni;
- fattori genetici: alcuni individui possono avere una maggiore predisposizione genetica allo sviluppo della nefropatia diabetica. Tuttavia, l’incidenza e la gravità della malattia dipendono anche dalla gestione del diabete e dai fattori di rischio correlati.
A queste concause vanno anche aggiunti alcuni fattori di rischio, tra cui i seguenti:
- tabagismo: il fumo può danneggiare i vasi sanguigni e peggiorare i danni renali nei pazienti con diabete;
- colesterolo alto: livelli elevati di colesterolo nel sangue possono contribuire ai danni ai vasi sanguigni nei reni, aumentando il rischio di nefropatia diabetica;
- obesità: spesso associata al diabete di tipo 2, può aumentare il rischio di sviluppare complicanze renali e altre complicanze del diabete.
Ricordiamo che il rischio di sviluppare la nefropatia diabetica aumenta con il tempo, in particolare se il diabete non è controllato adeguatamente. Maggiore è la durata del diabete, più è alto il rischio di danni renali.
Di conseguenza, il controllo adeguato del diabete, insieme a una gestione attenta dei fattori di rischio, può ridurre significativamente il rischio di sviluppare la nefropatia diabetica o rallentare la sua progressione una volta diagnosticata.
Sintomatologia della nefropatia diabetica
La nefropatia diabetica è spesso asintomatica nelle fasi iniziali, e può progredire silenziosamente per molti anni prima che si manifestino segni evidenti di danno renale.
Tuttavia, quando la malattia raggiunge stadi più avanzati, possono comparire sintomi e segni, tra cui i più comuni sono i seguenti:
- edema (gonfiore): l’accumulo di liquidi nei tessuti, in particolare intorno agli occhi, alle caviglie e ai piedi, è uno dei sintomi più comuni della nefropatia diabetica. Questo gonfiore è causato dalla ritenzione di liquidi a causa della perdita di proteine nelle urine;
- aumento della pressione sanguigna: l’ipertensione arteriosa è sia una causa che una conseguenza della nefropatia diabetica. Nei casi avanzati, la pressione sanguigna può aumentare significativamente;
- proteinuria macroscopica: la presenza di proteine nelle urine indica una funzione renale compromessa. Nei pazienti con nefropatia diabetica avanzata, la quantità di proteine nelle urine può essere significativa;
- aumento della frequenza urinaria: nei casi in cui la funzione renale è compromessa, si può avvertire un aumento della necessità di urinare, sia di giorno che di notte;
- fatica e debolezza: nei casi avanzati, l’accumulo di scorie metaboliche nel sangue a causa della ridotta funzione renale può causare stanchezza e debolezza generale;
- perdita di appetito e nausea: l’accumulo di scorie nel sangue può influenzare l’appetito e causare nausea e vomito;
- anemia: la ridotta produzione di eritropoietina, un ormone prodotto dai reni che stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, può portare a un’insufficienza di globuli rossi;
- prurito della pelle: l’accumulo di scorie nel sangue può irritare la pelle, causando prurito diffuso.
È importante notare che molti di questi sintomi possono essere presenti anche in altre condizioni mediche e non sono specifici della nefropatia diabetica. Pertanto, se si sospetta una nefropatia diabetica o si manifestano sintomi di danno renale, è importante consultare un medico per una valutazione completa e un trattamento adeguato.
Diagnosi
La diagnosi della nefropatia diabetica coinvolge una serie di test e valutazioni cliniche.
I principali sono i seguenti:
- esami del sangue: possono includere la misurazione dei livelli di creatinina nel sangue, che è un indicatore della funzione renale, e la determinazione della velocità di filtrazione glomerulare (VFG);
- esami delle urine: possono rilevare la presenza di proteine nelle urine (proteinuria), che è un segno precoce di danno renale. Il test delle urine per la microalbuminuria è particolarmente utile per rilevare la perdita di piccole quantità di proteine nelle urine;
- misurazione della pressione sanguigna: è importante per valutare il rischio di sviluppare o progredire nella malattia renale;
- esame fisico: il medico può valutare la presenza di segni di danno renale, come edema (gonfiore), ipertensione arteriosa o altre anomalie;
- imaging renale: in alcuni casi, possono essere eseguiti test di imaging renale, come l’ecografia o la scansione renale, per valutare le dimensioni e la struttura dei reni e identificare eventuali anomalie strutturali;
- biopsia renale: in casi selezionati, può essere eseguita una biopsia renale per confermare la diagnosi di nefropatia diabetica e valutare l’estensione del danno renale.
La diagnosi precoce della nefropatia diabetica è fondamentale per prevenire la progressione della malattia e ridurre il rischio di complicanze renali gravi. Pertanto, è importante che le persone con diabete siano sottoposte a controlli regolari della funzione renale e monitorino da vicino i fattori di rischio associati alla malattia.
Trattamento della nefropatia diabetica
Il trattamento della nefropatia diabetica è incentrato principalmente sul controllo della glicemia, della pressione sanguigna e dei fattori di rischio correlati, al fine di prevenire o rallentare la progressione della malattia.
In genere, si procede in questo modo:
- controllo della glicemia: può richiedere un adeguato monitoraggio della glicemia, una dieta equilibrata, l’assunzione regolare di farmaci per il diabete e l’adozione di uno stile di vita sano;
- controllo della pressione sanguigna: gli obiettivi di pressione sanguigna possono variare in base alla situazione clinica individuale, ma in generale, un valore inferiore a 130/80 mmHg è raccomandato per i pazienti con nefropatia diabetica;
- farmaci per il controllo della pressione sanguigna: i farmaci antipertensivi, come gli ACE inibitori e gli ARB (recettori dell’angiotensina II), sono spesso prescritti per il trattamento della nefropatia diabetica, poiché possono aiutare a proteggere i reni e ridurre la perdita di proteine nelle urine;
- dieta e controllo del peso: una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, può contribuire a mantenere la glicemia e la pressione sanguigna sotto controllo, nonché a controllare il peso corporeo, particolarmente importante per i pazienti obesi o in sovrappeso;
- attività fisica regolare: l’esercizio fisico regolare può migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre la pressione sanguigna, controllare il peso corporeo e migliorare la salute cardiovascolare;
- gestione del colesterolo: può richiedere l’assunzione di farmaci specifici, insieme a una dieta sana e al controllo del peso;
- smettere di fumare: il fumo può peggiorare l’ipertensione e danneggiare i vasi sanguigni, aumentando il rischio di nefropatia diabetica o la sua progressione;
- monitoraggio regolare e follow-up: può aiutare a identificare precocemente eventuali cambiamenti nella condizione renale e ad aggiornare il piano di trattamento di conseguenza.
In alcuni casi, nei pazienti con nefropatia diabetica avanzata e insufficienza renale terminale, possono essere necessarie terapie sostitutive della funzione renale, come la dialisi o il trapianto di rene, per mantenere la salute e la qualità di vita.