Secondo le stime, circa 1 uomo su 2 affronta almeno una volta nella sua vita una infezione alla prostata, anche nota come prostatite. Approfondiamo insieme cause, sintomi e trattamenti. Intro.
La prostatite è una delle condizioni più comuni nella popolazione maschile, in particolare nell’età adulta. Secondo le stime fornite dall’Istituto Superiore di Sanità attraverso il sito issalute.it, infatti, circa il 50% degli uomini soffre di prostatite almeno una volta nel corso della vita, in tutte le fasce d’età, ma più di frequente tra i 30 e i 50 anni.
Come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, la prostatite è una condizione caratterizzata da infiammazione della ghiandola prostatica e da dolore e gonfiore, e se non trattata in modo adeguato può causare fastidi e complicanze più o meno gravi.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la prostatite, quali sono le cause principali, come si manifesta e come si cura.
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Cos’è la prostatite
La prostatite è un’infiammazione della prostata, una ghiandola maschile situata sotto la vescica e che circonda l’uretra maschile molto importante per la salute maschile, in quanto produce il liquido seminale che nutre e protegge gli spermatozoi durante l’eiaculazione.
Secondo la classificazione fornita dal NIH – National Institutes of Health statunitensi, la prostatite si divide in 4 categorie differenti:
- Categoria I – Prostatite batterica acuta: è causata da batteri che infettano la prostata. I sintomi di solito si manifestano improvvisamente e includono dolore alla prostata, dolore durante la minzione, febbre e brividi. Questa forma può essere trattata con antibiotici.
- Categoria II – Prostatite batterica cronica: si verifica quando i batteri continuano a infettare la prostata per un lungo periodo di tempo. I sintomi possono essere lievi o assenti, ma possono anche essere cronici e persistenti. Il trattamento può includere un ciclo di antibiotici prolungato;
- Categoria III – Prostatite non batterica cronica: nota anche come sindrome del dolore pelvico cronico, infiammatoria o non infiammatoria, non è causata da un’infezione batterica. I sintomi possono essere simili a quelli della prostatite batterica cronica, ma il trattamento può essere diverso e può includere farmaci antinfiammatori, terapia fisica e altri approcci;
- Categoria IV – Prostatite asintomatica infiammatoria: in questa forma di prostatite, la prostata è infiammata ma sono presenti sintomi. La condizione viene di solito diagnosticata durante esami del sangue o di urina per altri problemi di salute. Non è sempre necessario un trattamento in questi casi, ma sarà il medico a stabilire come procedere.
Come accennato nell’introduzione, si tratta di una condizione molto frequente nella popolazione maschile, anche se non ci sono statistiche precise sull’incidenza esatta. Può colpire uomini di tutte le età, ma è più comune negli uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Inoltre, gli uomini con un sistema immunitario compromesso o con una storia di infezioni del tratto urinario possono essere a maggior rischio di sviluppare la prostatite.
È importante sottolineare che questa condizione può essere fastidiosa e debilitante per molti uomini, ma con una diagnosi accurata e un trattamento adeguato i sintomi possono essere alleviati e la qualità della vita migliorata. Pertanto, se si sospetta di avere una prostatite, è importante consultare un urologo per una diagnosi e un trattamento adeguati.
Quali sono le cause principali
Le cause della prostatite possono essere diverse, e variano in base alla forma specifica che colpisce il soggetto, secondo la classificazione summenzionata.
Detto questo, le cause più comuni della prostatite sono le seguenti:
- Infezioni batteriche: la prostatite batterica acuta e cronica possono essere causate da batteri che infettano la prostata. Questi batteri possono entrare nella ghiandola prostatica attraverso il tratto urinario o attraverso la circolazione sanguigna.
- Problemi del sistema immunitario: in alcuni casi, la prostatite può essere causata da un sistema immunitario debole o da un’infiammazione cronica. Questo può causare una risposta infiammatoria nella prostata che porta ai sintomi tipici di questa condizione.
- Traumi: lesioni alla prostata possono causare infiammazione e sintomi di prostatite.
- Problemi del sistema nervoso: il sistema nervoso può influire sulla funzione della ghiandola prostatica, e se ci sono problemi nel sistema nervoso possono verificarsi sintomi ascrivibili a questa patologia.
Spesso la causa resta sconosciuta, in particolare nei casi di prostatite non batterica, come la sindrome del dolore pelvico cronico.
Alle cause possibili sopra elencate vanno aggiunti anche alcuni fattori di rischio in grado di aumentare le probabilità di sviluppare la prostatite, come:
- l’età;
- l’abuso di alcol;
- lo stress;
- l’attività sessuale;
- le infezioni del tratto urinario.
Ma come si fa a capire se si ha la prostatite? Bisogna prestare attenzione ai sintomi. Vediamo quali.
Quali sono i sintomi della prostatite?
Come visto per le cause, anche i sintomi della prostatite possono variare a seconda della tipologia.
Tuttavia, esistono alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di questo tipo di infiammazione, come:
- dolore e sensazione di bruciore durante la minzione;
- urgenza e frequenza urinaria aumentata;
- difficoltà a urinare o flusso urinario debole;
- dolore nella zona pelvica, tra il retto e il pene;
- dolore durante l’eiaculazione;
- sangue nelle urine o nello sperma;
- febbre, brividi e malessere generale, solo nella prostatite batterica acuta;
- difficoltà ad avere un’erezione o dolore durante l’erezione, seppur in rari casi;
I sintomi della prostatite cronica possono essere lievi o assenti, ma anche essere persistenti e duraturi. Per quanto riguarda, ad esempio, la sindrome del dolore pelvico cronico, si può manifestare con dolore e disagio nella zona pelvica, ma anche con sintomi che coinvolgono il tratto intestinale e sessuale.
In presenza di uno o più sintomi, è opportuno rivolgersi subito al proprio medico di base o a un urologo/andrologo, che potrà compilare una ricetta medica e consigliare degli esami essenziali per giungere a una diagnosi certa e predisporre una terapia dedicata.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi della prostatite può essere effettuata da uno specialista o un medico di base, e di solito prevede i seguenti passaggi:
- Esame fisico: il medico esaminerà la zona pelvica dell’uomo, incluso il retto, per valutare la dimensione e la consistenza della prostata e rilevare eventuali anomalie.
- Esame delle urine: raccogliendo un campione di urina il laboratorio potrà verificare la presenza di batteri o di altre anomalie.
- Esame del sangue: utile per verificare la presenza di segni di infezione o infiammazione. Alcuni esempi sono il test del PSA, l’emocromo completo, il test PCR (proteina C-reattiva) e la velocità di eritrosedimentazione (VES).
- Esame dei liquidi prostatici: il medico può prelevare un campione di liquido prostatico durante l’esame rettale digitale per verificare la presenza di batteri o altre anomalie.
- Test di imaging: in alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare un’ecografia della prostata o una risonanza magnetica per valutare la dimensione e la forma della prostata e verificare eventuali anomalie.
In base ai risultati di questi test, il medico può determinare il tipo di prostatite presente e raccomandare un trattamento adeguato.
È importante sottolineare che i sintomi della prostatite possono somigliare a quelli di altre condizioni del tratto urinario, quindi una diagnosi accurata è essenziale per garantire un trattamento adeguato e migliorare la qualità della vita.
Come si cura la prostatite?
In base alla tipologia di prostatite diagnosticata, il medico può predisporre una differente cura a cui sottoporre il paziente.
Le opzioni principali terapeutiche comprendono:
- antibiotici: se è causata da un’infezione batterica, il medico prescriverà un ciclo di antibiotici per eliminare l’infezione;
- farmaci antinfiammatori: i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione;
- terapia fisica: la terapia del massaggio prostatico o la stimolazione elettrica transcutanea possono essere utili per alleviare i sintomi;
- cambiamenti nello stile di vita: evitare l’alcol e la caffeina, mantenere una buona igiene personale e adottare una dieta equilibrata può aiutare a prevenire o alleviare i sintomi;
- intervento chirurgico: in alcuni casi, l’intervento chirurgico può essere necessario per trattare la prostatite, ad esempio nel caso di un’ostruzione del flusso urinario causata da un ingrossamento della prostata.
Sarà il medico a stabilire come procedere. In conclusione, è importante ricordare che prostatite e cancro alla prostata non sono la stessa cosa, e non ci sono prove evidenti che la prima aumenti le possibilità di sviluppare il secondo.
Con uno stile di vita corretto e controlli periodici è possibile prevenire questa condizione e, tramite una diagnosi accurata, si può risolvere in genere senza particolari difficoltà.
A tal proposito, invitiamo a leggere il nostro articolo Prevenzione uomo: stile di vita, alimentazione e controlli medici.