
Bisogna preoccuparsi in caso di valori di creatinina più alti o più bassi del normale durante la gravidanza? Scopriamolo insieme. Intro.
La gravidanza è un periodo ricco di cambiamenti e stravolgimenti fisici e fisiologici, durante il quale è possibile riscontrare anomalie nei valori normali di numerosi parametri, compresa la creatinina.
La creatinina bassa o alta in gravidanza potrebbe indicare un problema di natura renale, ma non è necessariamente indice di una condizione patologica da affrontare con urgenza.
Questo valore indica, infatti, la funzionalità dei nostri reni e la loro capacità di filtrare le sostanze di scarto e la conseguente rimozione attraverso le urine. La creatinina è una di queste sostanze, frutto dei processi di produzione di energia nei muscoli, prodotta da fegato, reni e pancreas, e valori alti o bassi possono rappresentare un campanello d’allarme da non sottovalutare.
Ma quando preoccuparsi in caso di creatinina bassa o alta in gravidanza? Scopriamolo insieme.
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Creatinina bassa in gravidanza
La creatinina bassa in gravidanza è da considerarsi fisiologica, con valori inferiori rispetto a quelli considerati nella norma, già di per sé più bassi nelle donne che negli uomini.
In effetti, durante la gravidanza il flusso di sangue ai reni è maggiore e questo provoca un aumento dei livelli di velocità di filtrazione glomerulare (GFR) e del tasso di escrezione di creatinina.
Di conseguenza, le donne in gravidanza hanno in genere livelli più bassi di questa sostanza nel sangue, secondo alcuni studi addirittura del 70-80% rispetto alle donne non incinte.
Perché accade questo? Le ragioni principali sono le seguenti:
- nutrimento del feto: il feto inizia a svilupparsi nel grembo materno e assume le sostanze nutritive tramite il cordone ombelicale, con conseguente abbassamento dei livelli di creatinina nel sangue nella madre;
- diminuzione della massa muscolare in gravidanza: essendo la creatinina un prodotto di scarto dei processi di produzione di energia nei muscoli, i suoi livelli si riducono;
- emodiluizione: durante la gravidanza il sangue della donna è più diluito, quindi si abbassano i valori della creatinina ma anche dell’emoglobina;
- idrorrea: si tratta di una perdita di acqua durante la gravidanza, che si manifesta con perdite chiare o trasparenti.
I livelli di creatinina nel sangue durante la gravidanza tendono a variare durante i nove mesi di gestazione, e nella maggior parte dei casi non rappresentano una condizione patologica di cui preoccuparsi, a differenza di quanto accade con valori più alti della norma.
Creatinina alta in gravidanza
Mentre avere valori bassi in gravidanza non è quasi mai indicativo di un problema di salute nella donna incinta, non si può dire lo stesso in caso di valori elevati di questa sostanza di scarto.
Infatti, livelli di creatinina alta in gravidanza possono derivare da condizioni molto serie, che possono compromettere il prosieguo della gestazione:
- gestosi o preeclampsia: una condizione molto pericolosa, che può causare un aumento di pressione sanguigna e dei livelli di creatinina nel sangue;
- malattie renali o insufficienza renale;
- infezioni renali o delle vie urinarie, condizioni molto comuni in gravidanza;
- diabete gestazionale;
- disidratazione.
Se le analisi riportano livelli alti di creatinina nel sangue, e la donna avverte alcuni sintomi specifici, come pressione sanguigna alta, nausea, vomito, gonfiore agli arti inferiori, affaticamento, crampi muscolari, dolore durante la minzione, è essenziale rivolgersi al proprio medico per eseguire ulteriori controlli e avviare un percorso terapeutico specifico.