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Tumore al seno: l’importanza della diagnosi preventiva

tumore al seno

Per contrastare il tumore al seno sono fondamentali la prevenzione, la diagnosi precoce e la ricerca scientifica. Ecco perché ASIM ha deciso di sostenere l’AIRC.Intro. 

In Italia, nel 2018, il tumore al seno ha rappresentano il 29% delle neoplasie femminili registrate, con un totale di 52.300 diagnosi, risultando, di fatto, il cancro più frequente nelle donne.

Questi i dati contenuti nel rapporto “I numeri del cancro in Italia”, realizzato da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in collaborazione con AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori) e altre realtà operanti nel settore. 

Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno, e il Fondo ASIM ha deciso quest’anno di dare un contributo concreto alla ricerca oncologica, nello specifico alla ricerca contro il cancro alla mammella, sostenendo l’AIRC e l’iniziativa Nastro Rosa

Prima di spiegare in cosa consiste il nostro sostegno alla causa, riteniamo opportuno riportare qualche dato per meglio inquadrare la situazione, e comprendere quanto siano importanti la prevenzione e la diagnosi preventiva.  

I numeri del tumore al seno in Italia

Abbiamo già indicato, all’inizio del nostro articolo, il numero delle diagnosi di tumore al seno effettuate in Italia, pari a 52.300, ovvero al 29% delle neoplasie femminili.

tumore al seno nelle donne

Tra i vari fattori che incidono sulla formazione di un tumore al seno è da considerare anche l’età, come si può evincere da questa tabella. 

tumore al seno per fascia di età

Il tumore alla mammella risulta più diffuso nella popolazione femminile più giovane, di età inferiore ai 50 anni, anche se è la fascia 50-69 anni a essere considerata maggiormente a rischio, e quindi destinataria dei vari programmi di screening ministeriali. 

Secondo i dati del Registro dei Tumori la prima causa di morte per neoplasie tra le donne è proprio il tumore al seno, con il 17%.

tumore al seno prima causa di morte tra le donne

Entrando più nel dettaglio, si scopre che il tumore al seno rappresenta la prima causa di morte per cancro nella popolazione femminile con queste proporzioni sulla base dell’età. 

Anche su base geografica si evidenziano delle differenze, in alcuni casi anche sostanziali. 

tumore al seno distribuzione territoriale

Come si legge nella tabella – i numeri indicano i casi registrati per ogni 100.000 abitanti – i tumori al seno risultano più diffusi nelle regioni del Nord Italia e meno in quelle del Sud (- 22%). 

Questo triste primato del Nord Italia si registra anche nei dati relativi ai tassi di mortalità per tumore al seno. 

Tumore al seno: sopravvivenza a 5 anni

I primi dati positivi riguardano il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi di tumore al seno, pari all’87%

Il dato relativo alla sopravvivenza a 5 anni è migliorato in senso generale rispetto al passato, come si legge nel rapporto AIOM. 

“La sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (54% nel 2005-2009 contro il 51% nel 2000-2004, il 46% nel ’95-’99 e il 39% nel ’90-’94) sia per le donne (rispettivamente 63% vs 60%, 58% e 55%)”

A favorire un tale miglioramento è stato proprio l’aumento dei tassi di sopravvivenza di alcune forme tumorali molto diffuse, come ad esempio il tumore alla mammella. 

cancro al seno sopravvivenza a 5 anni

Questo trend positivo è frutto della sempre maggiore attenzione rivolta alla prevenzione e alla diagnosi preventiva, che hanno consentito di individuare le formazioni tumorali in fasi ancora embrionali, favorendo il trattamento della patologia. 

Infatti, come si legge sul sito dell’AIRC, se il tumore al seno viene identificato allo stadio 0, la sopravvivenza a cinque anni nelle donne trattate è del 98%. 

Tumore al seno: diagnosi precoce e prevenzione

Abbiamo illustrato come il ruolo della diagnosi precoce sia risultato essenziale per l’aumento del tasso di sopravvivenza. 

Il metodo più efficace, al momento, per una diagnosi precoce consiste nella mammografia, un esame fondamentale che il Ministero della Salute suggerisce di effettuare ogni 2 anni per le donne che hanno un’età dai 50 ai 69 anni.

In determinati casi, ad esempio la presenza in famiglia di casi di tumore al seno, si consiglia la mammografia molto prima, a partire dai 40-45 anni. 

Importantissima è anche la prevenzione oncologica, che consente di ridurre i fattori di rischio e, di conseguenza, la possibilità che ci si ammali di tumore al seno. 

L’AIRC suggerisce le seguenti buone pratiche: 

  • fare esercizio fisico;
  • ridurre i cibi grassi e consumare molti vegetali freschi (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori);
  • laddove possibile, si consiglia di praticare l’allattamento al seno, che favorisce la maturazione della cellula del seno rendendola più resistente;
  • effettuare, almeno una volta all’anno, una visita di controllo presso un ginecologo o un senologo;
  • praticare l’autopalpazione del seno, per avvertire eventuali anomalie;
  • valutare l’opportunità di effettuare dei test genetici per la ricerca dei geni BRCA1 e 2, le cui mutazioni sono responsabili di circa un quarto dei casi di tumore al seno ereditario.

Tumore al seno: il sostegno del Fondo ASIM alla ricerca AIRC

La prevenzione e la diagnosi precoce non registrerebbero oggi risultati così positivi, senza l’apporto essenziale della ricerca scientifica, in particolare quella effettuata dalla Fondazione AIRC (qui si ripercorrono le varie tappe fondamentali della ricerca AIRC). 

Ecco perché abbiamo deciso di rivolgere i nostri sforzi per sostenere la Fondazione AIRC nella ricerca sul tumore al seno, che noi di ASIM definiamo “Super Prevenzione”.

Lasciamo che sia il nostro Presidente a spiegare le ragioni che ci hanno spinto a contribuire alla causa, e il modo in cui intendiamo farlo. 

“Il nostro Paese, e l’intera comunità medica e scientifica, è debitore nei confronti della Fondazione AIRC che, attraverso la ricerca e l’attività costante svolta in questi anni, ha permesso di fare grossi passi in avanti nella prevenzione, diagnosi e trattamento del cancro al seno, salvando la vita di migliaia di donne. Se AIRC è riuscita a fare tutto questo è merito anche dei circa 56 milioni di euro donati alla ricerca sul tumore al seno, frutto dell’intervento di migliaia di sostenitori. Anche noi del Fondo ASIM abbiamo deciso di dare il nostro contributo, attraverso il finanziamento di una borsa di studio biennale per un giovane ricercatore che verrà accompagnata da una comunicazione dedicata sui nostri canali.” 

Il Fondo ASIM ha, quindi, deciso di appuntarsi il Nastro Rosa al petto e sostenere la Fondazione AIRC per perseguire questo importantissimo, e nobile, obiettivo: aiutare le donne – che rappresentano la quota prevalente di iscritti al nostro Fondo – che, ogni giorno in Italia, scoprono di avere un tumore al seno e iniziano un percorso di cura. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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