
Quali sono i cibi da consumare durante la chemioterapia, e quali invece quelli da evitare o limitare? Scopriamolo insieme. Intro.
L’alimentazione durante la chemioterapia gioca un ruolo fondamentale per i pazienti oncologici sottoposti a questa particolare terapia, essenziale per combattere il cancro, ma che, tra i suoi molteplici effetti collaterali, può anche avere un impatto significativo sulla salute dell’apparato digerente, sull’umore e sull’assorbimento dei nutrienti.
Ne consegue che seguire un piano nutrizionale personalizzato è essenziale. Ogni paziente, infatti, ha esigenze nutrizionali specifiche che dipendono da diversi fattori, tra cui:
- il tipo di tumore;
- lo stato di salute generale;
- le terapie in corso;
- gli obiettivi nutrizionali individuati dal medico.
Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi a un nutrizionista o a un medico specializzato, che possa elaborare un piano alimentare personalizzato in base alle necessità individuali.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire come gestire in modo efficace l’alimentazione durante la chemioterapia.
Indice dei Contenuti
Cosa mangiare mentre si fa la chemioterapia?
Durante la chemioterapia, alcuni alimenti possono offrire un supporto importante all’organismo, garantendo un adeguato apporto di nutrienti essenziali.
Nello specifico, si consiglia di includere nella propria dieta i seguenti cibi:
- Frutta e verdura fresche: ricche di vitamine, minerali e antiossidanti. Gli agrumi come arance e pompelmi sono un’ottima fonte di vitamina C, mentre le verdure a foglia verde, come spinaci e broccoli, forniscono ferro e vitamina K.
- Cereali integrali: riso integrale, quinoa e farro sono ricchi di fibre, favoriscono il transito intestinale e forniscono energia. Meglio optare per cereali in chicco ben cotti o pasta di semola integrale. In caso di intolleranza al glutine, si possono scegliere alternative come riso integrale ben cotto e miglio.
- Proteine magre: alimenti come pollo, pesce, legumi e latticini a basso contenuto di grassi aiutano a ricostruire i tessuti e a mantenere un sistema immunitario efficiente. Il pesce azzurro, in particolare, è ricco di grassi omega-3 dalle proprietà antinfiammatorie.
- Grassi sani: olio d’oliva, avocado, semi e frutta secca offrono benefici per la salute del cuore e possono contribuire a ridurre l’infiammazione. Tra le fonti migliori di omega-3 vi sono olio di vinaccioli, noci e avocado.
- Legumi: preferibilmente sotto forma di creme o ben cotti. Si possono scegliere legumi decorticati o passati per facilitare la digestione.
- Alimenti fortificati con vitamina D: latte, yogurt, succo d’arancia e alcuni cereali arricchiti possono contribuire a rafforzare il sistema immunitario, ridurre l’affaticamento e supportare la salute delle ossa, soprattutto nei pazienti che assumono steroidi.
Seguire una dieta bilanciata e adeguata alle esigenze specifiche aiuta a migliorare la tolleranza ai trattamenti oncologici e a preservare una buona qualità della vita.
Cosa non mangiare in chemioterapia?
Durante la chemioterapia, è consigliabile evitare alcuni alimenti che potrebbero interferire con il trattamento o peggiorare gli effetti collaterali.
Vediamo, quindi, cosa non mangiare durante la terapia:
- alcol: l’alcol dovrebbe essere evitato durante il trattamento chemioterapico;
- alimenti ad alto contenuto di zucchero: è meglio limitare gli alimenti trasformati ricchi di grassi, zuccheri e amidi. Gli zuccheri semplici possono aumentare la glicemia e stimolare la produzione di insulina e altri fattori di crescita che potrebbero influenzare le cellule tumorali;
- alimenti ricchi di grassi saturi: andrebbero evitati i cibi fritti che contengono molti oli idrogenati, in quanto possono aumentare l’infiammazione;
- cibi piccanti e speziati: questi alimenti possono irritare il sistema digestivo, soprattutto in presenza di mucosite orale o altri problemi gastrointestinali;
- carni rosse e carni lavorate, come salumi e insaccati;
- formaggi a elevato contenuto di grassi;
- latte vaccino, in particolare nelle enteriti da radio e chemioterapia;
- fibre di cereali, specie se indurite dalla cottura al forno (pane integrale e pizza, alimenti grezzi), perché possono produrre irritazioni meccaniche;
- pomodori crudi;
- snack salati;
- bevande zuccherate o contenenti caffeina;
- agrumi;
- cibi fritti o caratterizzati da un forte odore;
- cereali cotti al forno;
- cibi e bevande dolci: è noto che il dolce aumenta la sensazione di nausea;
- cibi che emanano odori percepiti come troppo forti, aromatici o comunque sgradevoli;
- alimenti avariati, scaduti o con un elevato contenuto microbico. Questi andrebbero evitati sempre, ovviamente, ma rappresentano una minaccia ben più grave nei pazienti oncologici;
- alimenti in scatola se queste sono gonfie, ammaccate o danneggiate;
- vegetali e frutta ammuffita o danneggiata;
- alimenti venduti in confezioni aperte anche se in banco frigo dei supermercati;
- cibi irritanti (fritti, speziati, grassi, caffè, cioccolato) o acidi.
Inoltre, è consigliabile evitare:
- pesce poco cotto o crudo, come il sushi;
- uova poco cotte o alimenti che contengono uova crude, come la maionese fatta in casa;
- formaggi non pastorizzati e prodotti caseari;
- frutta o verdura non lavata.
Come si può notare, i consigli nutrizionali validi durante la chemioterapia non differiscono particolarmente dalla classica piramide alimentare tipica della cosiddetta Dieta Mediterranea, così come ai precetti validi nella prevenzione oncologica, seppur con qualche variante legata alle condizioni specifiche di salute del paziente.
Come gestire gli effetti collaterali con l’alimentazione
Come accennato, non esiste un percorso unico, adatto a tutti i pazienti, e nemmeno a tutto il periodo del trattamento chemioterapico, perché gli effetti collaterali possono comparire nel corso del tempo e variare di intensità. Di conseguenza, è fondamentale mettere in campo una serie di accorgimenti, più o meno complessi, per adattare la propria alimentazione alle condizioni di salute psico-fisica del momento.
Vediamo, quindi, come gestire i principali effetti collaterali digestivi della chemioterapia attraverso un approccio corretto all’alimentazione.
1. Nausea e vomito:
- consigliabile consumare piccoli pasti frequentemente;
- optare per cibi facilmente digeribili come zuppe, frutta fresca e verdure cotte;
- alimenti come agrumi, zenzero e olio di menta piperita possono aiutare a ridurre la nausea;
- evitare cibi grassi, piccanti e fritti che possono aggravare la condizione e appesantire il fegato;
- tisane allo zenzero possono essere utili;
- scegliere cibi salati e asciutti, come gallette di riso integrale già salate, aggiungendo olio extravergine di oliva e/o patè di olive.
2. Stitichezza:
- bere molta acqua per mantenere l’idratazione;
- includere alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali. Tuttavia, in presenza di disturbi del tratto gastrointestinale, è meglio limitare gli alimenti ricchi di fibre.
Se la stitichezza persiste, è necessario consultare il medico o il nutrizionista per consigli aggiuntivi e, se necessario, ricorrere all’uso di lassativi appropriati.
3. Diarrea:
- optare per cibi astringenti come banane mature, riso bianco e patate al forno;
- alimenti o bevande con sodio (bevande sportive o brodo) e potassio (banane e succhi di frutta naturali) possono aiutare;
- è importante evitare alimenti piccanti, latticini e cibi ad alto contenuto di fibre che possano aggravare la condizione;
- si consiglia di mangiare poco e spesso, bevendo lentamente acqua minerale naturale, tisane e tè deteinati.
4. Irritazione della mucosa orale:
- consumare cibi morbidi, come puree, zuppe e frullati;
- evitare cibi caldi, piccanti, croccanti o duri che potrebbero causare ulteriore disagio;
- preferire cereali integrali e legumi sotto forma di crema, riso integrale, verdura verde, pesce azzurro, frutta secca non salata, soia e olio extravergine di oliva.
In presenza di scarso appetito, sazietà precoce e/o tendenza al calo di peso, molto comuni durante la chemioterapia, è preferibile fare pasti piccoli e frequenti, scegliendo i cibi e le bevande più graditi e possibilmente a elevata densità calorica e proteica.
In generale, è utile:
- consumare pasti leggeri il giorno prima della terapia;
- fare uno spuntino leggero un’ora prima della terapia;
- consumare i cibi che si preferiscono;
- mangiare quando si ha più fame, senza preoccuparsi troppo degli orari canonici dei pasti;
- fare pasti più piccoli e frequenti durante la giornata, piuttosto che tre pasti abbondanti;
- bere abbondantemente tra i pasti, meno durante il pasto;
- se non ci si sente di mangiare, non insistere e riprovare in un altro momento.
Come già accennato, quindi, è essenziale personalizzare la dieta in base alle esigenze specifiche del paziente e consultare un professionista medico o un nutrizionista per sviluppare un piano alimentare adeguato.
Per approfondire, consigliamo la lettura di “Vademecum – Il ruolo dell’alimentazione nella terapia antitumorale”, elaborato dal Dipartimento di Sanità Pubblica – Azienda USL di Bologna.