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Quali sono le differenze tra chemioterapia e radioterapia

differenza tra chemioterapia e radioterapia

In questo articolo cerchiamo di spiegare quali sono le differenze tra chemioterapia e radioterapia, due terapie molto diffuse nella cura del cancro. Intro. 

In caso di diagnosi di cancro, i medici hanno a disposizione diverse terapie da mettere in campo, in base alla natura stessa della patologia, al suo stato di avanzamento, alla sua diffusione e così via. 

In generale, le armi a disposizione degli oncologi sono diverse, come ricorda sul proprio sito la Fondazione AIRCassociazione che noi di Fondo ASIM abbiamo deciso di sostenere nella ricerca sui tumori femminili, tra cui le seguenti: 

  • Sorveglianza attiva: per alcune tipologie di tumori, che hanno un decorso e uno sviluppo molto lento, si effettuano una serie di analisi e controlli di monitoraggio, senza intervenire. In caso di accelerazione della malattia, allora si passa ad uno step successivo.
  • Chirurgia: è la tecnica più utilizzata, ovviamente se le condizioni lo consentono. Si procede, quindi, alla rimozione della massa tumorale, molto spesso dopo averla trattata con cicli di chemioterapia e/o radioterapia, di solito per ridurne le dimensioni ed evitare la diffusione di metastasi.
  • Radioterapia: prevede l’impiego di raggi x per colpire le cellule tumorali e distruggerle.
  • Chemioterapia: prevede l’impiego di farmaci in grado di bloccare la duplicazione delle cellule.
  • Terapia ormonale: si utilizza per il trattamento di alcune forme tumorali ormoni-sensibili, come quello alla mammella o alla prostata.
  • Farmaci biologici o a bersaglio molecolare: sono farmaci in grado di individuare le cellule maligne e favorirne la distruzione.
  • Immunoterapia: si impiegano farmaci che stimolano il sistema immunitario, il quale dovrà poi provvedere alla distruzione delle cellule tumorali. 

La scelta del tipo di terapia da seguire è frutto di una serie di valutazioni, che l’oncologo effettuerà insieme al suo team. 

Detto questo, nell’immaginario collettivo, ma anche statisticamente, quelle più diffuse sono senza dubbio la radioterapia e la chemioterapia. 

Approfondiamo insieme, cercando di capire quali sono le differenze tra chemioterapia e radioterapia, non prima di aver spiegato in cosa consistono e aver risposto ad alcune delle domande più frequenti su entrambe.  

Cos’è la radioterapia

La radioterapia è un trattamento medico che utilizza radiazioni ionizzanti, come i raggi X, i raggi gamma o i fasci di elettroni, per distruggere o danneggiare le cellule cancerose, impedendo loro di crescere e dividersi. 

Questo metodo trova impiego soprattutto per curare il cancro, ridurre le dimensioni dei tumori, alleviare i sintomi o combinarsi con altri trattamenti come la chirurgia o la chemioterapia.

Quantità di radiazioni

Esiste una significativa differenza tra le dosi di raggi X utilizzate negli esami diagnostici, come le comuni radiografie, e quelle impiegate nei trattamenti di radioterapia.

Nel primo caso, infatti, l’obiettivo è ottenere immagini dell’interno del corpo per identificare condizioni come fratture ossee, infezioni o anomalie. La quantità di radiazione somministrata è relativamente bassa, sufficiente a creare un’immagine chiara senza causare danni significativi ai tessuti.

In contrasto, la radioterapia utilizza dosi molto più elevate di raggi X o altre forme di radiazioni ionizzanti. L’obiettivo, come accennato prima, è mirare con precisione e distruggere le cellule tumorali, lasciando il più possibile intatti i tessuti sani circostanti. Questo richiede una maggiore intensità di radiazione per essere efficace

Durante la radioterapia, vengono utilizzate tecniche avanzate di imaging per localizzare e distinguere accuratamente le cellule cancerose da quelle sane. Una volta individuate, le radiazioni vengono focalizzate in modo da colpire esclusivamente le cellule maligne, distruggendone il DNA e impedendone la proliferazione.

Inoltre, bisogna considerare che mentre le radiografie sono rapide e generalmente non richiedono preparazioni particolari, la radioterapia è un trattamento complesso che richiede una pianificazione dettagliata. La precisione nella somministrazione delle dosi di radiazione è cruciale per massimizzare l’efficacia del trattamento contro il cancro e minimizzare i danni ai tessuti sani.

Cosa succede quando si fa la radioterapia?

Durante la radioterapia, un paziente viene esposto a radiazioni ionizzanti mirateIl trattamento può essere esterno (radioterapia a fasci esterni) o interno (brachiterapia).

La radioterapia a fasci esterni utilizza una macchina che dirige le radiazioni verso la zona del corpo da trattare. La brachiterapia prevede l’inserimento di sorgenti radioattive direttamente nel tumore o vicino a esso

Quali tumori si curano con la radioterapia?

La radioterapia può trattare una vasta gamma di tumori, sia solidi che liquidi. È comunemente usata per i tumori della testa e del collo, del seno, della prostata, del polmone, del cervello e del retto

Può essere utilizzata come trattamento primario, adiuvante (dopo la chirurgia) o neoadiuvante (prima della chirurgia), e anche per alleviare i sintomi nei pazienti terminali (radioterapia palliativa).

Come si fa la radioterapia e quanto dura?

La radioterapia a fasci esterni viene generalmente somministrata in sessioni brevi, solitamente cinque giorni alla settimana per diverse settimane, a seconda del tipo e della localizzazione del tumore. Ogni sessione dura pochi minuti

La brachiterapia può richiedere sessioni più brevi e intense, con il trattamento che può variare da poche ore a pochi giorni, o essere suddiviso in diverse sessioni brevi.

Quali sono i sintomi dopo la radioterapia?

Gli effetti collaterali della radioterapia variano in base all’area trattata. Possono includere affaticamento, irritazione della pelle nella zona trattata, perdita di capelli (se applicata alla testa), e problemi specifici come difficoltà di deglutizione o diarrea, a seconda della localizzazione del trattamento. 

Questi sintomi possono essere temporanei e generalmente migliorano dopo la conclusione del trattamento.

Quanto ci vuole a smaltire la radioterapia?

Il corpo non “smaltisce” la radioterapia come farebbe con i farmaci, poiché le radiazioni non rimangono nel corpo. Tuttavia, gli effetti collaterali possono persistere per settimane o mesi dopo la fine del trattamento

La durata della ripresa dipende dalla dose ricevuta e dalla capacità individuale di recupero.

Cosa non si può fare quando si fa la radioterapia?

Durante la radioterapia, è consigliabile evitare di esporre la pelle trattata al sole, non utilizzare prodotti irritanti come saponi o lozioni non raccomandati dal medico, e non sottoporsi a trattamenti termici

È importante seguire le indicazioni specifiche del medico riguardo all’attività fisica e all’alimentazione.

Chi fa la radioterapia deve essere accompagnato?

Di solito, la radioterapia non richiede accompagnatori, poiché i pazienti possono generalmente guidare e svolgere le loro attività quotidiane dopo il trattamento. 

Tuttavia, se il paziente avverte forte affaticamento o deve affrontare un viaggio lungo, può essere utile avere qualcuno che li accompagni, anche come semplice supporto emotivo.

Quando inizia a fare effetto la radioterapia?

Gli effetti della radioterapia non sono immediati. Le cellule tumorali possono continuare a morire per settimane o mesi dopo il termine del trattamento

La risposta dipende dal tipo di tumore e dal protocollo di trattamento specifico.

Come riprendersi dopo la radioterapia?

Per recuperare dopo la radioterapia, è importante seguire una dieta equilibrata, mantenere una buona idratazione e riposare adeguatamente

L’attività fisica leggera, come camminare, può aiutare a migliorare l’energia

Il supporto emotivo e il monitoraggio regolare con il team medico sono essenziali per gestire eventuali effetti collaterali e promuovere la guarigione.

Quando si fa la radioterapia si perdono i capelli?

La perdita di capelli (alopecia) dipende dalla zona del corpo trattata. Se la radioterapia è applicata alla testa o a un’area con peli o capelli, come il cuoio capelluto, è possibile che si verifichi una perdita temporanea o permanente dei capelli in quella zona

Tuttavia, la radioterapia su altre parti del corpo non causa generalmente la perdita di capelli.

Chi fa la radioterapia può guidare?

La maggior parte dei pazienti può continuare a guidare durante la radioterapia, a meno che non si sentano troppo affaticati o debilitati. 

Tuttavia, se il trattamento causa stanchezza intensa o effetti collaterali che compromettono la sicurezza alla guida, è consigliabile farsi accompagnare o utilizzare altri mezzi di trasporto

È sempre importante consultare il proprio medico per raccomandazioni personalizzate.

Quando si fa la radioterapia si può andare al mare?

Andare al mare durante la radioterapia è generalmente possibile, ma è necessario prendere alcune precauzioni che potrebbero rendere questa attività davvero poco pratica e soddisfacente

Innanzitutto, la pelle trattata è spesso più sensibile, quindi è importante evitare l’esposizione diretta al sole per prevenire ustioni o irritazioni. Utilizzare una crema solare ad alta protezione e coprire la zona trattata sono le misure raccomandate. 

Inoltre, è preferibile evitare il nuoto in acqua salata o clorata che può irritare la pelle sensibile.

Quanti cicli di radioterapia si possono fare?

Il numero di cicli di radioterapia varia in base al tipo di tumore, alla localizzazione e alla risposta del paziente al trattamento. 

Un ciclo può durare da pochi giorni a diverse settimane. In alcuni casi, la radioterapia può essere somministrata in più cicli nel corso di diversi mesi o anni

La decisione sul numero e la durata dei cicli è determinata dal medico in base al piano di trattamento personalizzato del paziente.

Cos’è la chemioterapia

La chemioterapia è un trattamento medico che utilizza farmaci chimici per distruggere o inibire la crescita delle cellule cancerose

Questi farmaci agiscono interferendo con la capacità delle cellule tumorali di crescere e dividersi, colpendo sia le cellule maligne che, in alcuni casi, quelle sane che si dividono rapidamente. 

La chemioterapia può essere somministrata per via orale, endovenosa o intramuscolare e può essere utilizzata a scopo:

  • Curativo: mira a eliminare completamente il cancro;
  • Adiuvante: utilizzata dopo la chirurgia per distruggere eventuali cellule tumorali residue;
  • Neoadiuvante: somministrata prima della chirurgia per ridurre le dimensioni del tumore;
  • Palliativa: utilizzata per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita in stadi avanzati della malattia.

Il tipo e il regime di chemioterapia sono scelti in base al tipo specifico di cancro, al suo stadio e alla salute generale del paziente. L’obiettivo è massimizzare l’efficacia contro il cancro, minimizzando al contempo gli effetti collaterali.

I farmaci chemioterapici

I farmaci utilizzati nella chemioterapia, chiamati anche agenti chemioterapici o citostatici, sono sostanze chimiche progettate per uccidere o inibire la crescita delle cellule cancerose

Questi farmaci agiscono su vari aspetti del ciclo cellulare delle cellule tumorali, spesso colpendo il loro DNA o i meccanismi che controllano la divisione e la proliferazione

Rientrano in questa categoria numerosi tipi di farmaci chemioterapici, tra cui:

  • Agenti alchilanti: legano covalentemente il DNA delle cellule, interferendo con la replicazione e la trascrizione del DNA. Sono usati contro una vasta gamma di tumori, inclusi i tumori solidi e i linfomi;
  • Antimetaboliti: mimano le molecole normali necessarie per la sintesi del DNA o dell’RNA, bloccando così la crescita cellulare. Sono spesso utilizzati per trattare tumori del sangue, della pelle e dell’apparato gastrointestinale;
  • Antibiotici antitumorali: interferiscono con gli enzimi necessari per la divisione del DNA, inibendo la crescita cellulare. Sono efficaci contro una varietà di tumori, tra cui quelli del sangue e alcuni tumori solidi;
  • Inibitori dei microtubuli: bloccano la divisione cellulare, interferendo con i microtubuli, essenziali per la mitosi, ovvero per la divisione cellulare. Usati in particolare per trattare tumori solidi come quelli del seno e dell’ovaio;
  • Inibitori delle topoisomerasi: inibiscono gli enzimi topoisomerasi che controllano il superavvolgimento del DNA durante la replicazione. Sono efficaci contro alcuni tumori solidi e tumori del sangue;
  • Corticosteroidi: utilizzati per ridurre l’infiammazione e come trattamento complementare per alcuni tipi di cancro. Spesso impiegati come parte del regime chemioterapico per il trattamento di linfomi e leucemie;
  • Agenti mirati: bloccano specifiche molecole implicate nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule tumorali. Impiegati per trattare tumori con mutazioni specifiche o marcatori molecolari particolari.

Come accennato, gli agenti chemioterapici sono progettati per colpire le cellule che si dividono rapidamente, come quelle cancerose. Tuttavia, anche alcune cellule normali che si dividono velocemente, come quelle del midollo osseo, del tratto gastrointestinale e dei follicoli piliferi, possono essere colpite, causando effetti collaterali.

Quanto dura una chemioterapia?

La durata di un trattamento di chemioterapia può variare notevolmente. Un singolo ciclo di trattamento può durare da una a diverse ore, e l’intero corso della chemioterapia può estendersi per settimane o mesi, con pause tra i cicli per permettere al corpo di recuperare. 

Ad esempio, un comune regime può prevedere trattamenti una volta alla settimana o una volta ogni due o tre settimane per un periodo di tre a sei mesi o più.

Cosa non si deve fare quando si fa la chemioterapia?

Durante la chemioterapia, è importante per il paziente evitare:

  • infezioni: poiché il sistema immunitario può essere compromesso, è essenziale evitare persone malate e luoghi affollati;
  • determinati alimenti: evitare cibi crudi o non pastorizzati che potrebbero aumentare il rischio di infezioni;
  • alcol e fumo: possono interferire con il trattamento e aggravare gli effetti collaterali;
  • attività estenuanti: mantenere un livello di attività adeguato, ma evitare l’eccessiva fatica;
  • prodotti irritanti: evitare l’uso di prodotti chimici aggressivi sulla pelle sensibile.

Quali sono i giorni peggiori dopo la chemio?

I giorni peggiori possono variare da persona a persona, ma molte persone sperimentano i maggiori effetti collaterali, come nausea, affaticamento e malessere, nei due o tre giorni successivi alla somministrazione della chemioterapia

Questi sintomi tendono poi a migliorare gradualmente fino al ciclo successivo

Alcuni pazienti possono avere un pattern diverso a seconda dei farmaci specifici utilizzati.

Come si vive facendo la chemioterapia?

Vivere durante la chemioterapia può essere impegnativo, ma molti pazienti continuano a condurre una vita relativamente normale con alcune modifiche. È comune sperimentare stanchezza, cambiamenti di appetito e alterazioni dell’umore

È importante mantenere una routine che includa riposo adeguato, nutrizione bilanciata e supporto emotivo. Le attività sociali e lavorative possono essere mantenute, ma spesso richiedono adattamenti in base alla tolleranza individuale agli effetti collaterali.

Chi fa la chemio può uscire?

Sì, chi è sottoposto a chemioterapia può uscire, ma deve prendere alcune precauzioni per evitare infezioni e stanchezza eccessiva

È consigliabile evitare luoghi affollati o contatti con persone malate, e proteggersi dal sole usando abbigliamento adeguato e protezione solare, soprattutto se la pelle è sensibile. 

Inoltre, è importante ascoltare il proprio corpo e non esagerare con l’attività fisica.

Quanto si sta male dopo la chemio?

Il livello di malessere varia da persona a persona e dipende dal tipo di farmaci utilizzati e dalla risposta individuale del corpo

Gli effetti collaterali comuni includono nausea, vomito, affaticamento e vulnerabilità alle infezioni. Alcuni pazienti sperimentano effetti collaterali lievi, mentre altri possono trovare il trattamento più debilitante. I medici spesso prescrivono farmaci e raccomandano strategie per gestire e mitigare questi effetti.

Chi fa la chemio può avere rapporti sessuali?

Sì, chi è in trattamento con la chemioterapia può avere rapporti sessuali, ma è importante discutere eventuali preoccupazioni con il medico

La chemioterapia può influenzare il desiderio e la funzione sessuale a causa di fattori fisici e emotivi, come la stanchezza e gli effetti collaterali. È anche importante utilizzare metodi di barriera come i preservativi per evitare infezioni e considerare le implicazioni della chemioterapia sulla fertilità.

Differenza tra chemioterapia e radioterapia

Come illustrato, la radioterapia e la chemioterapia sono i due trattamenti principali per il cancro, ma funzionano in modi molto diversi

Proviamo ad elencare, sinteticamente, le principali differenze tra loro:

  • Modalità di Azione:
    • Radioterapia: utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X, gamma o protoni) per danneggiare o distruggere le cellule cancerose. Le radiazioni sono dirette verso il tumore da una macchina esterna o applicate internamente vicino al tumore (brachiterapia). Il trattamento è mirato a una specifica area del corpo, colpendo principalmente le cellule cancerose nella zona irradiata, con un impatto limitato sui tessuti circostanti. Questo la rende altamente precisa, minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti;
    • Chemioterapia: impiega farmaci chimici che circolano nel corpo attraverso il flusso sanguigno. Questi farmaci attaccano le cellule che si dividono rapidamente, incluse le cellule cancerose e alcune cellule sane. Ha un’azione sistemica, poiché i farmaci raggiungono e colpiscono le cellule tumorali in tutto il corpo, non solo in una localizzazione specifica. Può essere usata per vari tipi di cancro e spesso in combinazione con altri trattamenti.
  • Somministrazione: 
    • Radioterapia: può essere somministrata esternamente, con una macchina che dirige le radiazioni verso il tumore, o internamente (brachiterapia), con l’impianto di sorgenti radioattive direttamente nel tumore o vicino ad esso;
    • Chemioterapia: i farmaci possono essere somministrati per via orale, attraverso compresse o capsule, endovenosa, iniezione, sotto la pelle o nei muscoli, o utilizzando altri metodi, come quello intratecale, ovvero intorno al cervello e al midollo spinale, e quella topica, quindi tramite applicazione sulla pelle.
  • Durata del Trattamento:
    • Radioterapia: solitamente è somministrata in sessioni giornaliere brevi, della durata di pochi minuti, ma la programmazione complessiva può estendersi per settimane;
    • Chemioterapia: viene somministrata in cicli, con periodi di trattamento seguiti da pause per permettere al corpo di recuperare. Può variare da alcune settimane a mesi, con ogni sessione di trattamento che può durare da pochi minuti a diverse ore.
  • Effetti Collaterali: 
    • Radioterapia: gli effetti collaterali tendono a essere limitati alla zona trattata e possono includere irritazione della pelle, affaticamento, e problemi specifici a seconda dell’area irradiata (es. difficoltà di deglutizione per la radioterapia alla testa e al collo). La maggior parte di essi si risolve dopo la fine del trattamento;
    • Chemioterapia: può causare effetti collaterali in tutto il corpo, come nausea, perdita di capelli, affaticamento, e maggiore suscettibilità alle infezioni, e possono variare notevolmente in base al tipo di farmaci e alla risposta individuale del paziente.

In conclusione, possiamo dire che la radioterapia è ideale per trattare tumori localizzati con precisione, mentre la chemioterapia è fondamentale per affrontare tumori diffusi nel corpo.

In ogni caso, entrambe le terapie sono componenti cruciali nella lotta contro il cancro e vengono spesso utilizzate in combinazione per ottimizzare i risultati del trattamento.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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