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Sintomi iniziali del diabete: l’importanza della diagnosi precoce

Sintomi iniziali diabete

Individuare in maniera precoce i sintomi iniziali del diabete può fare la differenza. Vediamo insieme quali sono i segnali a cui prestare attenzione. Intro. 

Riconoscere i sintomi iniziali del diabete, informarsi sulle cause e sulle complicanze, può migliorare la prevenzione e facilitare una gestione più efficace della malattia.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il diabete va considerato come una priorità globale, essendo diffuso in modo capillare in tutto il mondo, con circa 530 milioni di adulti affetti da questa patologia, di cui 60 milioni in Europa e circa 4 milioni in Italia; si tratta, però, di stime al ribasso. Infatti, stando a quanto dichiarato dalla International Diabetes Federation, quasi 1 persona su 2 con diabete non viene diagnosticata.

Di conseguenza, riuscire a individuare in maniera precoce i sintomi iniziali del diabete, e promuovere stili di vita sani, potrebbe fare la differenza, riducendone l’incidenza e migliorando la qualità della vita delle persone.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire quali sono i sintomi iniziali del diabete e come giungere a una diagnosi precoce.

Sintomi iniziali del diabete: quali sono?

Molte persone sono affette da diabete di tipo 2 senza saperlo, perché nelle fasi iniziali potrebbe risultare asintomatico o presentarsi con manifestazioni lievi, spesso sottovalutate o associate ad altre condizioni.

Eppure, esistono alcuni sintomi iniziali che, se individuati in tempo utile, potrebbero consentire una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo, riducendo il rischio di complicanze anche gravi della malattia.

Quali sono questi sintomi precoci che potrebbero essere indicativi di una condizione di diabete o di prediabete in corso?

  • Aumento della sete (poliuria): una maggiore necessità di bere acqua e un aumento della frequenza urinaria possono essere segnali di diabete;
  • aumento della fame (polifagia): nonostante si mangi a sufficienza, si può avvertire una fame persistente;
  • perdita di peso improvvisa: sebbene la persona non stia cercando attivamente di dimagrire, può verificarsi una perdita di peso significativa;
  • affaticamento: una stanchezza e una mancanza di energia persistenti possono essere sintomi iniziali;
  • visione offuscata: variazioni nella visione, come visione offuscata, possono essere indicative di problemi legati al diabete;
  • ferite che guariscono lentamente: le lesioni, tagli o ulcere possono richiedere più tempo del solito per guarire;
  • infezioni frequenti: un sistema immunitario compromesso può aumentare la suscettibilità alle infezioni, come infezioni della pelle, delle gengive (gengivite) o delle vie urinarie;
  • formicolio o intorpidimento: possono verificarsi sensazioni di formicolio o intorpidimento degli arti, in particolare nelle mani o nei piedi;
  • alterazioni dell’umore: variazioni dell’umore, come irritabilità o nervosismo, possono essere sintomi associati al diabete.

È importante notare che questi sintomi possono anche essere indicativi di altre condizioni mediche, e la loro presenza non conferma necessariamente la presenza di diabete.

Tuttavia, se si sospetta di avere il diabete o si manifestano questi sintomi, è consigliabile consultare un professionista sanitario per una valutazione accurata e ulteriori test diagnostici.

Diagnosi precoce del diabete: quali esami fare?

Come spiegato, l’individuazione dei sintomi iniziali del diabete non è sufficiente per stabilire la presenza o meno della malattia, ma è necessario rivolgersi a un medico che saprà prescrivere una serie di esami a cui sottoporsi per giungere a una diagnosi precoce della condizione.

Quali sono questi esami?

  • Esame del glucosio a digiuno: questo test prevede la misurazione dei livelli di glucosio nel sangue dopo almeno 8 ore di digiuno. Livelli di glucosio superiori a determinate soglie possono indicare il diabete;
  • test dell’emoglobina glicosilata o glicata A1c: questo test fornisce una stima media dei livelli di glucosio nel sangue nel corso di due o tre mesi precedenti. Un valore di emoglobina A1c superiore a determinate soglie può indicare la presenza della malattia;
  • test dell’assorbimento di glucosio orale (OGTT): questo test prevede il prelievo di un campione di sangue a digiuno, seguito dalla somministrazione di una bevanda contenente glucosio. Successivamente, vengono effettuati ulteriori prelievi di sangue a intervalli specifici per valutare come il corpo elabora il glucosio. Questo test è spesso utilizzato per diagnosticare il diabete gestazionale;
  • test casuale di glucosio nel sangue: questo test misura i livelli di glucosio nel sangue in un qualsiasi momento della giornata, senza richiedere il digiuno. Un risultato elevato può indicare la presenza di diabete.

La diagnosi precoce è particolarmente importante per prevenire complicanze a lungo termine associate al diabete, come malattie cardiovascolari, neuropatia diabetica, nefropatia diabetica, retinopatia diabetica e molte altre.

Le persone con fattori di rischio, come una storia familiare di diabete, obesità o età avanzata, possono essere incoraggiate a sottoporsi a screening regolari per rilevare precocemente la presenza di diabete o pre-diabete, anche in assenza di particolari sintomi.

In tal senso, va segnalato il nuovo programma di screening pluriennale per il diabete di tipo 1 e per la celiachia, istituito e finanziato dalla Legge 130 del 15 settembre 2023, in partenza nel 2024, che ha l’obiettivo di identificare i casi clinicamente asintomatici attraverso una diagnosi precoce in età pediatrica.

Ricordiamo alle iscritte e agli iscritti al Fondo ASIM che il Piano sanitario prevede la copertura delle spese sostenute per l’esecuzione di alcuni esami per la diagnosi precoce e il monitoraggio del diabete, come la glicemia, e per sottoporsi a una visita diabetologica di controllo.

Per scoprire quali sono le prestazioni contenute nel Piano sanitario, invitiamo a consultare la sezione sul nostro sito, e a utilizzare il motore di ricerca dedicato, disponibile qui.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.