Quale ruolo ricopre la milza, dove si trova nel nostro corpo ed è vero che si può vivere anche senza? Approfondiamo insieme. Intro.
A cosa serve la milza e dove si trova di preciso nel nostro corpo? L’importanza di questo organo è molto spesso sottovalutata, a causa di un’interpretazione poco accurata di un fenomeno reale: si può vivere senza milza.
È vero, la milza non è un organo vitale – vedremo più nel dettaglio perché – un po’ come accade per l’appendice ad esempio, ma questo non vuol dire che sia un organo superfluo, anzi, la sua mancanza provoca una riduzione della capacità dell’organismo di combattere le infezioni.
Infatti, la milza aiuta a reagire contro le infezioni e svolge un’importantissima funzione di filtro a livello ematico, rimuovendo dal sangue agenti patogeni e sostanze dannose.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la milza, dove si trova e quale ruolo svolge per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Indice dei Contenuti
Cos’è la milza
La milza è un piccolo organo presente nel corpo, ma allo stesso tempo è il nostro più grande organo linfatico, appartiene quindi al sistema linfatico, a sua volta parte del sistema immunitario, insieme ai linfonodi, alle tonsille, al timo e al midollo osseo.
In soggetti sani, questo organo ha un peso di circa 200 gr, ma in presenza di alcune condizioni patologiche può ingrossarsi fino ad arrivare a pesare anche 1 kg.
In condizioni normali, ha una lunghezza fino a 12 cm e un’altezza di circa 7 cm, di forma ovalare, ed è caratterizzata da una consistenza spugnosa.
Per visualizzarlo, possiamo immaginare la milza come un avocado, in termini di forma e dimensioni.
Dove si trova la milza nel nostro corpo?
La milza è un piccolo organo posizionato all’interno della gabbia toracica, sul lato sinistro, appena sopra lo stomaco, e circonda, insieme all’intestino tenue e al fegato, il pancreas.
Per capire meglio dove si trova la milza è utile osservare questa immagine.
A cosa serve la milza?
Abbiamo visto che la milza è un organo del sistema linfatico, contribuisce quindi al funzionamento del nostro sistema immunitario, al fine di difenderci dagli agenti patogeni e dalle infezioni da essi causati.
Per capire meglio il ruolo svolto da questo organo, però, dobbiamo analizzare la sua composizione.
La milza è composta da due elementi, che hanno due funzioni differenti.
- La polpa bianca: in quanto parte del sistema immunitario, la milza, attraverso la polpa bianca, produce i globuli bianchi, le cellule del sangue che producono anticorpi, essenziali per combattere le infezioni.
- La polpa rossa: agisce come un filtro, rimuovendo detriti, virus, batteri, parassiti, cellule danneggiate e geneticamente mutate, cellule neoplastiche. Consente anche di conservare e programmare le cellule del sistema immunitario, rendendole attive per le difese contro agenti patogeni esterni.
Insomma, per essere un organo non vitale, la milza svolge delle funzioni di estrema importanza, e chi ne è sprovvisto, in maniera congenita o in seguito ad asportazione chirurgica, è più soggetto a infezioni e a uno stato di immunodepressione.
Si può vivere senza milza?
La milza non è un organo vitale, e non è l’unico nel nostro organismo; infatti, è possibile vivere anche senza un rene, un polmone, lo stomaco, la cistifellea, l’appendice, gli organi riproduttivi, il colon, le tonsille, le adenoidi e la tiroide, ma non senza conseguenze.
Vivere senza milza o con una milza malfunzionante è possibile, e questa condizione – altrimenti detta Asplenia, dal termine inglese “Spleen” che significa milza – può avere tre origini.
- Asplenia congenita: si tratta di una malattia congenita, una condizione molto rara che colpisce pochissimi bambini già alla nascita, e che può avere un esito fatale, a causa dello sviluppo di una immunodeficienza primitiva;
- Asplenia funzionale: nei soggetti affetti da questa condizione la milza non funziona correttamente, a causa di varie patologie, come l’anemia falciforme, la celiachia o l’epatite alcolica;
- Splenectomia: con questo termine si indica la rimozione chirurgica della milza, di solito eseguita in seguito a un grave trauma (es. incidente stradale) o in presenza di un ingrossamento eccessivo dell’organo, non prima di aver sottoposto il paziente ad alcuni esami ematici (VES, bilirubina frazionata, indici di funzionalità epatica), al dosaggio di nutrienti come la vitamina B12 e l’acido folico e a esami strumentali, in particolare una ecografia addominale.
L’ingrossamento della milza può avere numerose cause, tra cui le seguenti:
- tumori del sangue, come la leucemia e il linfoma di Hodgkin, e tumori in altre parti del corpo che metastatizzano alla milza;
- coaguli di sangue nella milza o nel fegato.
- alcuni tipi di anemia, compresa l’anemia emolitica;
- fibrosi cistica;
- infezioni, tra cui mononucleosi, sifilide, malaria ed endocardite;
- problemi al fegato, inclusa la cirrosi;
- disturbi metabolici ereditari, come la malattia di Gaucher;
- malattie infiammatorie, inclusa la sarcoidosi;
- disturbi proteici, come l’amiloidosi.
Ma com’è possibile vivere senza milza?
Ovviamente, come accennato, l’Asplenia non è una condizione asintomatica, e produce degli effetti deleteri al funzionamento del nostro sistema immunitario. Però, il nostro organismo può sopperire al malfunzionamento o all’assenza della milza, affidando alcune delle sue funzioni ad altri organi, in particolare al fegato.
I soggetti che vivono in una condizione di Asplenia dovranno seguire delle terapie dedicate e fare molta più attenzione alle infezioni, dalle più banali, come un raffreddore, a quelle più gravi.