In cosa consiste il test di velocità di filtrazione glomerulare, come si esegue, e a cosa serve? Scopriamolo insieme. Intro.
I pazienti affetti da malattie renali, o che si sospetta possano esserlo, devono sottoporsi a diversi esami diagnostici e clinici, tra cui uno dei più comuni è senz’altro il test di velocità di filtrazione glomerulare (VFG o GFR, dall’inglese Glomerular Filtration Rate).
Si tratta, infatti, di una misura importante della funzione renale, che indica quanto sangue viene filtrato dai glomeruli dei reni ogni minuto.
È un parametro chiave per valutare la capacità dei reni di purificare il sangue, rimuovendo le scorie e regolando l’equilibrio dei fluidi corporei.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire a cosa serve questo test, e cosa indica la velocità di filtrazione glomerulare.
Indice dei Contenuti
Cos’è la Velocità di Filtrazione Glomerulare?
Come accennato, la velocità di filtrazione glomerulare rappresenta il volume di filtrato prodotto dai glomeruli dei reni per unità di tempo, tipicamente misurato in millilitri al minuto (mL/min).
Ma cosa sono i glomeruli dei reni? Semplificando, sono piccole strutture presenti nei reni che filtrano il sangue, permettendo il passaggio di acqua e soluti ma trattenendo le cellule del sangue e le proteine più grandi.
Il filtrato glomerulare diventa poi urina, dopo ulteriori processi di riassorbimento e secrezione nei tubuli renali.
A cosa serve misurare questo valore?
La misurazione della velocità di filtrazione glomerulare viene utilizzata per diversi scopi clinici e diagnostici.
Nello specifico, il medico, solitamente un urologo o un nefrologo, potrebbe prescriverlo per le seguenti ragioni:
- diagnosi di malattie renali: una VFG ridotta può indicare la presenza di malattie renali croniche o acute;
- monitoraggio delle malattie renali: nei pazienti con malattie renali croniche, la VFG è un parametro essenziale per monitorare la progressione della malattia;
- valutazione della gravità delle malattie renali: la riduzione della VFG è usata per classificare la gravità delle malattie renali croniche in stadi (come vedremo più avanti);
- dosaggio dei farmaci: questo valore è cruciale per adattare il dosaggio di molti farmaci, poiché una ridotta funzione renale può portare a un accumulo di farmaci o loro metaboliti nel corpo;
- valutazione della funzione renale pre-operatoria: prima di procedure chirurgiche o trattamenti che potrebbero influenzare i reni, la VFG viene spesso misurata per garantire che questi organi possano tollerare lo stress della procedura;
- determinazione della necessità di dialisi: nei pazienti con insufficienza renale avanzata, è uno dei parametri utilizzati per decidere quando iniziare la dialisi o considerare un trapianto di rene.
Insomma, la velocità di filtrazione glomerulare è un indicatore cruciale della salute renale e fornisce informazioni essenziali per il trattamento e la gestione delle malattie renali.
I 5 stadi della VFG: gravità e valori di riferimento
Per stabilire la gravità dell’insufficienza renale cronica si utilizza una classificazione in 5 stadi di gravità crescente, da G1 a G5:
- G1: in questo stadio, i pazienti possono avere danni renali evidenti, ma la funzione renale è ancora considerata normale o leggermente compromessa. I valori di GFR sono ≥ 90 mL/min/1,73m2;
- G2: il danno renale è leggero a moderato, e la funzione renale inizia a essere significativamente compromessa rispetto alla norma. I valori GFR sono lievemente ridotti, pari a 60-89 mL/min/1,73 m²;
- G3: in questo stadio, la funzione renale è moderatamente compromessa. I pazienti possono iniziare a manifestare sintomi come fatica, gonfiore e problemi con l’equilibrio dei fluidi corporei. I valori sono compresi tra 30 e 59 mL/min/1,73 m²);
- G4: la funzione renale è severamente compromessa in questo stadio. I pazienti sono a rischio di sviluppare complicanze renali significative e potrebbero richiedere interventi come la dialisi o il trapianto di rene. I valori di velocità di filtrazione glomerulare sono compresi tra 15 e 29 mL/min/1,73 m²).
- G5: questo è lo stadio più grave dell’insufficienza renale cronica, indicando una significativa perdita di funzione renale. I pazienti in questo stadio necessitano generalmente di trattamenti sostitutivi della funzione renale, come la dialisi o il trapianto di rene, per sopravvivere. I valori di GFR sono < 15 mL/min/1,73 m²).
Questi stadi aiutano i medici a valutare la progressione della malattia renale cronica e a pianificare il trattamento più appropriato per i pazienti in base al livello di compromissione della funzione renale.
Come si effettua il test VFG?
Il test per la Velocità di Filtrazione Glomerulare può essere effettuato in diversi modi, a seconda della disponibilità di risorse e delle necessità cliniche del paziente.
Vediamo, quindi, i principali metodi utilizzati per misurare o stimare questo parametro.
Il più comune consiste nella misurazione del clearance della creatinina, che prevede la somministrazione di una dose nota di creatinina (o misurazione della creatinina endogena nel siero) seguita dalla raccolta di urine per un periodo di tempo specifico (solitamente 24 ore).
Questo è considerato il “gold standard” per la misurazione diretta della GFR, ma è molto laborioso, ecco perché spesso si utilizzano dei metodi indiretti, ovvero delle equazioni basate sulla creatinina sierica, basate su creatinina sierica, età, sesso, e talvolta razza o etnia del paziente, come l’equazione di Cockcroft-Gault, l’equazione MDRD (Modification of Diet in Renal Disease) e l’equazione CKD-EPI (Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration).
Queste equazioni forniscono una stima della GFR e sono utilizzate più frequentemente in ambito clinico per monitorare la funzione renale nei pazienti con malattie renali croniche.
Le misurazioni dirette sono generalmente più precise rispetto alle stime basate su equazioni, ma possono essere più invasive o richiedere più tempo e risorse.
Nei metodi che coinvolgono la raccolta delle urine per un periodo di tempo specifico, è essenziale che il paziente le raccolga accuratamente e che siano correttamente conservate per evitare alterazioni nei risultati.
Per maggiori informazioni, invitiamo a leggere la nostra Guida pratica all’esame delle urine.
Velocità di filtrazione glomerulare e Albuminuria
La VFG e l’albuminuria sono spesso misurate insieme per fornire una valutazione completa della funzione e del danno renale.
L’albuminuria, infatti, è un indicatore precoce di danno ai glomeruli, mentre una ridotta VFG può indicare una compromissione più avanzata della funzione renale.
Pazienti con albuminuria significativa e VFG ridotta hanno un rischio più elevato di progressione delle malattie renali croniche verso stadi più gravi, come l’insufficienza renale cronica.
Per questo motivo, i livelli di VFG e albuminuria sono utilizzati insieme per gestire e monitorare i pazienti con malattie renali croniche.
Inoltre, entrambi i parametri sono anche indicatori di rischio cardiovascolare aumentato, poiché le malattie renali sono spesso associate ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.