Un recente rapporto pubblicato dall’Anagrafe dei Fondi Sanitari contiene alcuni dati interessanti, che ci forniscono una visione d’insieme molto accurata. Approfondiamo insieme. Intro.
L’anagrafe dei fondi sanitari – al quale è iscritto anche il Fondo ASIM – ha iniziato l’attività nell’anno 2010 ed è gestita dall’Ufficio 2 della Direzione generale della programmazione sanitaria.
Fondi sanitari integrativi, enti, casse e società di mutuo soccorso, tutti fondi che operano in Italia possono – in modo volontario – richiedere l’iscrizione all’Anagrafe e seguire la procedura di accreditamento, dimostrando di essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Uno dei compiti svolti dall’Anagrafe dei fondi sanitari consiste nel monitorare le informazioni pervenute mediante i dati e i documenti trasmessi dai fondi sanitari.
Vediamo insieme alcuni dei dati più interessanti contenuti nell’ultimo rapporto pubblicato.
Indice dei Contenuti
I fondi sanitari sono in aumento
I dati analizzati si fermano all’anno 2017. Secondo le rilevazioni, il numero di Fondi iscritti all’anagrafe è cresciuto dal 2010 al 2017, con una lieve flessione registrata nel 2011.
È da sottolineare la differenza sostanziale tra il numero di Fondi Sanitari integrativi (ex art.9 del d.Lgs. n. 502/92 – Tipo A) ed enti, casse e società di mutuo soccorso (Tipo -B).
La proporzione è schiacciante.
Al lieve aumento del numero dei fondi integrativi – 3 nel 2013, 4 nel 2014, 7 nel 2015, 8 nel 2016 e 9 nel 2017 – si è avuto un più significativo e progressivo incremento del numero degli enti, casse e società di mutuo soccorso – 273 nell’anno 2013, 286 nel 2014, 293 nel 2015 e 297 nel 2016 e 313 nel 2017.
I fondi di tipo B, ovvero enti, casse e società di mutuo soccorso, rappresentano il 97% del totale degli iscritti.
Va sottolineato, però, che negli anni di attività da parte dell’Anagrafe dei Fondi Sanitari sono stati censiti prevalentemente i fondi di tipologia B.
Nuove iscrizioni e rinnovi
Nel corso del 2017 sono stati 9 i Fondi sanitari integrativi di tipo A a risultare iscritti all’anagrafe.
Di questi 9, solo 1 risulta iscritto per la prima volta, mentre i restanti 8 hanno rinnovato l’iscrizione.
Per quanto riguarda i fondi di tipo B, invece, sono 301 ad aver rinnovato l’iscrizione e 12 iscritti per il primo anno.
Natura giuridica dei fondi sanitari iscritti
Secondo i dati raccolti dall’Anagrafe, le principali forme giuridiche dei fondi sanitari iscritti risultano essere le seguenti.
Come si legge, quindi, la quasi totalità dei fondi sanitari attestati nell’anno 2017 risulta avere una natura giuridica di associazione non riconosciuta.
Prestazioni erogate
Le risorse erogate dai fondi sanitari iscritti all’anagrafe ammontano complessivamente a 2,3 miliardi di euro e vanno distinte tra Fondi di tipo A e Fondi di tipo B.
Le prestazioni erogate dai Fondi integrativi (tipo A) si sono attestate ad un totale di 1.305.596 di euro, spesi quasi totalmente per l’assistenza odontoiatrica.
Per quanto riguarda, invece, enti, casse e società di mutuo soccorso (tipo B), il valore totale è di 2.328.328.385.
Di questo Euro 753.762.823 (il 32%) è stato destinato a “prestazioni extra LEA”, indirizzato cioè ad integrare in Servizio Sanitario Nazionale. Di queste, il 68% verso l’assistenza odontoiatrica.
Numero di iscritti ai Fondi Sanitari
Quanti sono i lavoratori/pensionati/familiari iscritti ai fondi attestati dall’Anagrafe nel 2017?
Anche in questo caso è utile dividere tra fondi di tipo A e di tipo B.
Tipo A
Tipo B
In totale, quindi, risultano iscritti a fondi sanitari registrati presso l’anagrafe più di 10 milioni di persone riunite in diverse forme mutualistiche, a dimostrazione dell’importanza ricoperta dal cosiddetto secondo pilastro sociosanitario.