Il varicocele è una condizione molto diffusa, che colpisce circa il 10-20% della popolazione maschile. Approfondiamo insieme cause, sintomi e cure. Intro.
Le ragioni che spingono un uomo a rivolgersi a un andrologo o a un urologo sono molteplici, ma una delle più comuni è senza dubbio il varicocele.
Si tratta, come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, di una condizione medica caratterizzata da una dilatazione anomala delle vene del cordone spermatico, che trasporta il sangue ai testicoli. Questo aumento di volume delle vene può causare un accumulo di sangue nei testicoli, generando una serie di sintomi e problemi di salute.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, il varicocele colpisce circa il 10-20% della popolazione maschile ed è piuttosto comune negli uomini con problemi di fertilità, dove è presente nel 30-40% dei casi.
Questo non vuol dire, però, che chi ne soffre si troverà ad affrontare necessariamente un problema di infertilità, ma rappresenta senza dubbio un rilevante fattore di rischio.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il varicocele, quali sono le cause, come si manifesta e in che modo si può curare.
Indice dei Contenuti
Cos’è il varicocele
Cos’è il varicocele? Per rispondere a questa domanda possiamo partire dalla definizione fornita dalla Società Italiana Embriologia Riproduzione e Ricerca, che riportiamo di seguito.
“Il varicocele è definito come un’abnorme dilatazione delle vene del plesso pampiniforme associata a reflusso venoso ed è presente in circa il 15% della popolazione maschile e in circa il 40% degli uomini infertili. Nella maggior parte dei casi (78-93%) interessa l’emiscroto sinistro, meno frequentemente interessa l’emiscroto destro e raramente è bilaterale.”
Proviamo a semplificare e chiarire.
Il varicocele è una condizione medica caratterizzata dalla dilatazione anomala delle vene del plesso pampiniforme, che si trovano all’interno dello scroto e formano il sistema venoso del testicolo.
Questa dilatazione è causata dalla presenza di reflusso venoso, ovvero il sangue scorre in modo anormale all’interno delle vene.
Cosa vuol dire? I testicoli ricevono sangue e ossigeno attraverso due arterie testicolari. Il sangue impoverito dell’ossigeno viene poi trasportato tramite le vene presenti nel plesso pampiniforme verso il cuore. Nel momento in cui si verifica un reflusso venoso, il sangue senza ossigeno si accumula nelle vene dello scroto, che si dilatano.
Di solito si forma durante la pubertà e si sviluppa nel tempo, causando in alcuni casi disagio o dolore, ma spesso si presenta in modo lieve e asintomatico.
Come già accennato, si tratta di una condizione molto comune negli uomini, spesso associata a una diminuzione della quantità e della qualità dello sperma, con possibili conseguenze negative sulla fertilità e sullo sviluppo dei testicoli.
La maggior parte dei casi di varicocele si verifica nell’emiscroto sinistro, mentre raramente colpisce la parte destra o entrambe.
Classificazione del varicocele
Il varicocele viene diagnosticato mediante la classificazione di Dubin e Amelar, in base al grado di gravità della dilatazione venosa.
Esistono quattro gradi di varicocele:
- Grado 0: varicocele subclinico, non rilevabile mediante esame obiettivo ma solo tramite esame ecografico;
- Grado I: varicocele lieve, rilevabile solo durante la palpazione dello scroto in posizione eretta tramite la cosiddetta manovra di Valsalva;
- Grado II: varicocele moderato, è più evidente e palpabile anche in posizione supina senza la manovra di Valsalva;
- Grado III: varicocele voluminoso, caratterizzato da una dilatazione venosa evidente anche a occhio nudo e rilevabile durante una ispezione scrotale.
Sarà l’andrologo o l’urologo a stabilire il grado di varicocele e valutare come procedere.
Quali sono le cause principali?
Ad oggi non sono ancora chiare le cause del varicocele, e non è nemmeno noto come mai questa condizione sia in grado, in alcuni casi, di influenzare la produzione e la qualità del liquido seminale nei soggetti colpiti.
Una delle possibili cause sulle quali la comunità medica concorda è un difetto nella valvola venosa che regola il flusso sanguigno all’interno delle vene del plesso pampiniforme. Se queste valvole non funzionano correttamente, il sangue può refluire all’indietro, causando la dilatazione venosa.
Altri fattori che possono contribuire allo sviluppo del varicocele includono:
- anomalie congenite nel sistema venoso;
- compressione delle vene a causa di una massa o di un tumore;
- aumento della pressione intra-addominale.
Il varicocele può anche essere associato a problemi di fertilità maschile, ma come accennato non è ancora chiaro se il varicocele stesso sia la causa della ridotta fertilità o se entrambi siano il risultato di una medesima condizione sottostante.
Quali sono i sintomi del varicocele?
I sintomi del varicocele possono variare da persona a persona, e in alcuni casi può risultare anche asintomatico.
Le manifestazioni più comuni che possono verificarsi sono le seguenti:
- sensazione di pesantezza o dolore nello scroto, che può aumentare con lo sforzo fisico o la posizione eretta prolungata;
- ingrossamento o dilatazione venosa visibile o palpabile nello scroto, soprattutto nel lato sinistro;
- riduzione della dimensione o del tono muscolare del testicolo interessato dal varicocele;
- discrepanza di dimensione tra il testicolo colpito e quello sano;
- problemi di fertilità, che possono essere dovuti alla riduzione del flusso sanguigno e dell’ossigenazione al testicolo interessato;
- molto raramente, il varicocele può causare sanguinamento o coaguli di sangue all’interno dello scroto, con conseguente dolore e gonfiore.
In caso di presenza di questi sintomi, è consigliabile consultare il proprio medico per una valutazione accurata e una diagnosi corretta.
Come si diagnostica?
La diagnosi di varicocele viene solitamente effettuata tramite un esame fisico, che prevede la palpazione dello scroto per individuare la dilatazione venosa.
In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere una valutazione ecocolordoppler, un’indagine strumentale che utilizza ultrasuoni per visualizzare le vene del plesso pampiniforme e valutare il flusso sanguigno.
L’ecografia doppler può anche aiutare a distinguere il varicocele da altre condizioni simili, come un tumore testicolare o un’ernia inguinale. In alcuni casi, il medico potrebbe anche richiedere esami del sangue per valutare i livelli di testosterone o di altri ormoni, o per escludere altre possibili cause di problemi di fertilità.
È importante sottolineare che il varicocele può anche essere asintomatico e, in questi casi, può essere scoperto casualmente durante un esame medico di routine.
Come sottolineato dal Ministero della Salute, non esiste un percorso di prevenzione primaria, di conseguenza, ad oggi, lo strumento più efficace per giungere a una diagnosi precoce consiste nella visita andrologica in età puberale.
Se si sospetta di avere un varicocele o si riscontrano problemi di fertilità, è sempre meglio rivolgersi al proprio medico.
Come si cura il varicocele?
Il trattamento del varicocele dipende dal grado di gravità della condizione, dai sintomi presenti e dalle conseguenze sulla fertilità riscontrate.
In effetti, se la condizione non causa problemi evidenti, potrebbe non essere necessario alcun trattamento. Tuttavia, il medico potrebbe raccomandare un monitoraggio periodico per verificare l’eventuale peggioramento della condizione.
Se il varicocele causa sintomi, come dolore o pesantezza nello scroto, il medico potrebbe suggerire l’uso di indumenti intimi contenitivi o farmaci antinfiammatori per alleviare i sintomi.
In caso di riduzione della fertilità, il trattamento del varicocele può includere un intervento chirurgico, che viene eseguito per ridurre la dilatazione venosa e ripristinare il flusso sanguigno normale al testicolo.
Esistono diverse tecniche chirurgiche per il trattamento del varicocele, tra cui la legatura delle vene dilatate o la loro embolizzazione. Entrambe richiedono l’anestesia generale e sono procedure ambulatoriali, che di solito consentono al paziente di poter tornare a casa lo stesso giorno.
Il medico valuterà la migliore opzione di trattamento in base alla gravità della condizione, all’età del paziente, ai suoi desideri di paternità e ad altri fattori individuali.
È importante sottolineare che il trattamento del varicocele non garantisce sempre un miglioramento della fertilità e che, in alcuni casi, possono essere necessarie ulteriori valutazioni e terapie per risolvere questo problema.