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Fondi pensione multiservizi: cosa prevede il CCNL

Fondi pensione multiservizi

Quali sono i fondi pensione previsti dal CCNL multiservizi? Come si aderisce? Ne parliamo in questo articolo. Intro. 

In un precedente articolo abbiamo trattato l’argomento relativo ai fondi pensione, cercando di fare un po’ di chiarezza rispetto ad un tema poco trattato dai media generalisti, fatte le dovute eccezioni.

In questo articolo, invece, intendiamo scendere più nel dettaglio, e illustrare quali sono i fondi pensione multiservizi, ovvero quelli previsti dal CCNL di riferimento.

Prima di farlo, però, riteniamo opportuno fare una piccola premessa rispetto ai fondi pensione, ed in particolare al rendimento degli stessi in relazione al caro e vecchio TFR.

Fondi pensione vs TFR: quali rendono di più?

Nel 2007 i lavoratori furono chiamati a scegliere se destinare il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari oppure di mantenerlo presso il proprio datore di lavoro.

La scelta fu quasi unanime, decretando la “vittoria” del TFR su forme di previdenza complementare, come i fondi pensione.

Fu una saggia decisione?

I dati attualmente disponibili ci dicono che, in realtà, almeno dal punto di vista dei rendimenti, i fondi pensione rispetto al TFR si sono dimostrati più remunerativi ed interessanti.

Nel febbraio del 2017 il Sole24Ore ha pubblicato un articolo nel quale mostra come i fondi pensione garantiscano rendimenti maggiori rispetto al TFR.

fondi pensione rendimento

Più di recente il sito Adviseonly.com ha pubblicato un articolo dal titoloTFR, meglio in azienda o in un fondo pensione?, al cui interno sono riportati alcuni grafici molto interessanti, ad ulteriore conferma di quanto evidenziato dal quotidiano finanziario.

tfr in azienda o fondi pensione

Ciò nonostante, l’adesione a fondi pensione è ancora molto bassa in Italia, come mostra quest’altro grafico.

previdenza complementare in italia

Le ragioni alla base di questa bassa adesione a forme di previdenza complementare sono complesse, spesso legate ad una scarsa o cattiva informazione, come rilevato anche dalla ricerca “La Ri-Evoluzione delle Pensioni: Rapporto sullo Stato dell’Arte delle Pensioni Italiane” realizzata da State Street Global Advisors.

Secondo i dati raccolti, infatti, risulta che:

  • il 75% degli under-35 italiani afferma di avere nozioni limitate o inesistenti sulle pensioni;
  • il 70% delle famiglie pensa di non avere informazioni sufficienti sulle pensioni integrative;
  • l’81% degli interpellati ritiene che la propria pensione futura non sarà soddisfacente.

Appare evidente, quindi, la necessità di produrre una quantità maggiore di informazioni da veicolare ai lavoratori, in modo da acquisire le nozioni basilari necessarie per effettuare una valutazione corretta sul da farsi.

Fondi pensione multiservizi: Cooperlavoro, Fondapi, Previambiente

Fatte le dovute premesse, possiamo ora concentrarci sui fondi pensione multiservizi previsti dal CCNL di categoria.

L’articolo 54 del CCNL multiservizi, infatti, sottolinea l’intenzione di “favorire la previdenza complementare per i lavoratori del settore”. Qui il testo integrale.

Nello specifico, esistono 3 fondi pensione ai quali è possibile aderire se assunti con contratto nazionale pulizie/multiservizi:

  • Cooperlavoro;
  • Fondapi;
  • Previambiente.

Cooperlavoro

Sul sito ufficiale di Cooperlavoro si può leggere la seguente presentazione del fondo pensione:

“Cooperlavoro è il Fondo Pensione Complementare riservato ai soci lavoratori ed ai dipendenti delle cooperative di lavoro, delle loro società collegate, delle associazioni cooperative (Agci, Confcooperative, Legacoop) e sindacali promotrici (Cgil, Cisl, Uil). Cooperlavoro associa lavoratori occupati in tutti settori produttivi.”

Una volta iscritto al Fondo, viene aperto a nome del lavoratore aderente un conto pensionistico individuale, in cui affluiscono il TFR, i contributi versati dall’iscritto e dall’azienda, nelle modalità indicate all’interno del CCNL di riferimento.

Volendo, è possibile versare quote aggiuntive in autonomia.

Per approfondire, ti consigliamo di consultare il sito, cliccando qui.

Fondapi

Fondapi è l’acronimo di Fondo Nazionale Pensione complementare per i lavoratori delle piccole e medie imprese.

Anche qui riportiamo la presentazione pubblicata sul sito web ufficiale:

“Fondapi è il fondo negoziale di categoria destinato ai lavoratori e alle imprese che prevedono uno dei seguenti contratti collettivi per le piccole e medie imprese: Metalmeccanico, Chimico, Tessile, Grafico, Alimentare, Edile, Informatico, Laterizi e cemento, Lapidei, Servizi alle imprese, Calce e gesso. […]. Possono aderire a FONDAPI i lavoratori dipendenti delle Aziende che applicano il contratto della media e piccola impresa e delle Associazioni firmatarie degli accordi istitutivi del Fondo.”

Il lavoratore che aderisce sceglie di destinare a Fondapi le somme che l’azienda periodicamente accantona a titolo di TFR. In più, il lavoratore è libero di versare altre voci contributive.

L’azienda del lavoratore iscritto, quindi, dovrà versare a Fondapi il TFR più gli altri contributi indicati dal lavoratore stesso, consentendo a quest’ultimo di costruire una posizione di previdenza complementare che può richiedere indietro sotto forma di capitale o rendita.

Per maggiori info, consulta il sito ufficiale, cliccando qui.

Previambiente

Previambiente è il Fondo Nazionale Pensione a favore dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale e dei settori affini.

La nota informativa presenta così il Fondo Previambiente.

“Possono aderire a PREVIAMBIENTE tutti i lavoratori dipendenti appartenenti ai settori il cui rapporto di lavoro è disciplinato dagli accordi collettivi di istituzione del fondo nonché i soggetti indicati all’art. 5 dello Statuto del fondo”

L’adesione a Previambiente dà diritto a un contributo al fondo pensione da parte del datore di lavoro, nelle modalità stabilite dal CCNL di riferimento.

Conclusioni

Purtroppo molti lavoratori del comparto pulizie/multiservizi – ma anche di altri settori – non aderiscono ad un fondo pensione e quando lo fanno, talvolta, non sono a piena conoscenza dei propri diritti.

L’informazione su questi temi, infatti, spesso è scarsa malgrado l’impegno costante dei datori di lavoro e delle rappresentanze sindacali. Il rischio concreto è di alimentare una situazione di confusione.

Se sei stato assunto con un CCNL pulizie/multiservizi, quindi, ti consigliamo di verificare lo stato di contribuzione, leggendo la busta paga, chiedendo al tuo datore di lavoro o al fondo integrativo a cui hai aderito.

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