Le allergie respiratorie sono sempre più diffuse nel mondo, soprattutto tra i più piccoli. Scopriamo di più su queste condizioni. Intro.
Le allergie respiratorie rappresentano una sfida crescente per la salute pubblica in tutto il mondo, la cui diffusione tende ad aumentare, anche a causa dell’inquinamento atmosferico, dei cambiamenti climatici e dell’esposizione a una vasta gamma di allergeni.
Secondo quanto riportato dal Gruppo di Lavoro GARD-Italy, la prevalenza delle malattie allergiche è in aumento in tutto il mondo, soprattutto in età pediatrica.
Sempre più persone, infatti, si trovano a combattere con sintomi debilitanti come starnuti, congestione nasale, prurito agli occhi e problemi respiratori.
Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e trattamenti delle allergie respiratorie.
Indice dei Contenuti
Cosa sono le allergie respiratorie
“Le allergie, nel loro complesso, sono il risultato di una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, gli allergeni, che possono essere rappresentati da sostanze molto diverse: pollini, polvere, spore, muffe ma anche determinati tipi di cibo, alcuni materiali, acari e altri insetti. A seconda che l’allergene sia ingerito, respirato o ci sia contatto diretto, l’allergia si manifesta in diversi modi.”
Questa definizione di allergie, fornita dal portale Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, evidenzia tre aspetti centrali:
- una allergia è, di base, una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario reagisce in maniera errata a una sostanza;
- i fattori scatenanti possono essere numerosi;
- a seconda dell’esposizione all’allergene, le allergie possono essere gastrointestinali, dermatologiche o respiratorie.
Nel caso specifico, le allergie respiratorie sono reazioni allergiche che coinvolgono il sistema respiratorio, in risposta all’esposizione a particolari allergeni presenti nell’aria.
Questi allergeni possono includere polline proveniente da alberi, erba o piante, acari della polvere, peli di animali domestici, muffe e altre particelle sospese nell’aria.
Le allergie respiratorie si manifestano quando il sistema immunitario del corpo identifica erroneamente questi allergeni come pericolosi, e reagisce in modo eccessivo producendo anticorpi specifici, le immunoglobuline E (IgE), e rilasciando istamina e altre sostanze chimiche nel corpo. Questa reazione eccessiva provoca una serie di sintomi, che elencheremo più avanti nel corso dell’articolo.
Le allergie che colpiscono l’apparato respiratorio possono variare in gravità da lievi a gravi, e interferire significativamente con la qualità della vita delle persone colpite.
Rappresentano un problema da non sottovalutare, poiché possono portare a gravi disagi e influire sulla qualità del sonno, sulle attività quotidiane e sulla salute generale. Pertanto, una diagnosi e un trattamento adeguati sono fondamentali per alleviare i sintomi e migliorare la vita delle persone affette da queste allergie.
Quali sono le principali allergie respiratorie?
La categoria delle allergie respiratorie comprende diverse condizioni, che coinvolgono il sistema respiratorio in risposta all’esposizione a vari allergeni presenti nell’aria.
Le principali allergie respiratorie sono le seguenti:
- rinite allergica: è una delle forme più comuni di allergia respiratoria, e si verifica quando il sistema immunitario reagisce agli allergeni inalati, come pollini, muffe, acari della polvere o peli di animali domestici. I sintomi tipici includono starnuti, congestione nasale, prurito nasale e occhi lacrimanti;
- asma allergica: è una condizione respiratoria in cui gli allergeni scatenano un restringimento delle vie respiratorie, causando difficoltà respiratorie, tosse, respiro sibilante e oppressione toracica;
- rinocongiuntivite allergica: è caratterizzata da sintomi allergici che coinvolgono sia il naso che gli occhi. Si manifesta con starnuti, congestione nasale, prurito, lacrimazione e rossore degli occhi;
- allergie alimentari e anafilassi: in alcuni casi, le allergie alimentari possono scatenare sintomi respiratori gravi, tra cui difficoltà respiratorie e reazioni anafilattiche. Ad esempio, l’ingestione di arachidi può causare una reazione allergica grave che coinvolge il sistema respiratorio;
- sensibilizzazione agli allergeni indoor: le persone possono sviluppare sensibilità agli allergeni indoor, come gli acari della polvere, i peli di animali domestici e le muffe. Queste allergie possono causare sintomi respiratori persistenti, specialmente se l’esposizione agli allergeni è costante.
I sintomi spesso si verificano in modo stagionale, in particolare durante la fioritura delle piante o la stagione degli allergeni specifici. Tuttavia, alcune persone possono soffrire di allergie respiratorie durante tutto l’anno, a causa dell’esposizione a allergeni interni come gli acari della polvere o i peli di animali domestici.
Quali sono le cause?
Come spiegato, le allergie respiratorie sono scatenate dall’esposizione a particolari allergeni, sostanze estranee al corpo che il sistema immunitario interpreta erroneamente come pericolose.
Le principali cause sono:
- polline: è una delle principali cause di allergie stagionali. Diverse piante rilasciano polline nell’aria durante la stagione di fioritura. Quando le persone allergiche inalano questo polline, il loro sistema immunitario può reagire e scatenare sintomi come starnuti, prurito agli occhi e congestione nasale;
- acari della polvere: sono piccoli insetti invisibili all’occhio umano che vivono nelle polveri presenti in casa, ad esempio nei tappeti, letti e cuscini. Le feci degli acari contengono proteine che possono causare allergie respiratorie quando vengono inalate;
- muffe: sono funghi microscopici che crescono in ambienti umidi e possono liberare spore nell’aria. L’esposizione a queste spore può causare reazioni allergiche, specialmente nelle persone sensibili;
- peli di animali: i peli degli animali domestici, così come la loro saliva e la forfora, possono contenere proteine allergeniche. Le persone con allergie possono sperimentare sintomi respiratori quando sono in contatto con gatti, cani o altri animali pelosi;
- alimenti: sebbene le allergie alimentari siano più comunemente associate a sintomi gastrointestinali, in alcuni casi, possono scatenare anche sintomi respiratori gravi, come l’asma allergico;
- insetti: le punture di insetti come api, vespe e zanzare possono scatenare reazioni allergiche gravi, noto come anafilassi, in grado di coinvolgere il sistema respiratorio e causare difficoltà respiratorie;
- esposizione professionale: alcune persone possono sviluppare allergie respiratorie a causa dell’esposizione a sostanze specifiche sul luogo di lavoro, come polveri industriali, fumi chimici o altri allergeni occupazionali.
La suscettibilità alle allergie respiratorie può essere influenzata dalla genetica, dall’ambiente e da altri fattori.
Quali sono i sintomi più comuni?
Le allergie respiratorie possono manifestarsi con una serie di sintomi, che variano in intensità da persona a persona.
I più comuni sono:
- starnuti frequenti: gli starnuti ripetuti sono spesso uno dei primi sintomi delle allergie respiratorie. Possono essere scatenati dall’irritazione del naso e delle vie respiratorie causata dall’esposizione agli allergeni;
- congestione nasale: caratterizzata da un naso chiuso o tappato, rende la respirazione difficile attraverso le narici;
- prurito nasale e gola: molti individui con allergie respiratorie sperimentano prurito al naso e alla gola, che può essere fastidioso e causare il bisogno di strofinarsi;
- lacrimazione e prurito agli occhi: gli occhi possono diventare rossi, pruriginosi e lacrimare a causa dell’irritazione causata dagli allergeni;
- tosse: è un sintomo comune delle allergie respiratorie, specialmente quando gli allergeni irritano la gola o le vie respiratorie;
- respiro sibilante: è un suono sibilante o fischiante durante la respirazione, spesso associato all’asma allergica;
- oppressione toracica: è un sintomo di asma allergica, in cui si avverte una sensazione di costrizione o pesantezza nella parte superiore del torace;
- pelle pruriginosa o eruzione cutanea: in alcune persone, le allergie respiratorie possono anche manifestarsi con prurito o eruzioni cutanee sulla pelle, soprattutto se gli allergeni entrano in contatto diretto con la pelle;
- sonnolenza e stanchezza: i sintomi delle allergie respiratorie possono influire sulla qualità del sonno, causando sonnolenza diurna e affaticamento.
La durata e l’intensità dei sintomi possono variare di persona in persona e a seconda dell’esposizione ai fattori scatenanti.
Come si esegue la diagnosi?
Come si fa a capire che si tratta di allergia e non, ad esempio, di un semplice raffreddore?
Il primo step consiste nel rivolgersi al medico, che inizierà con un’approfondita anamnesi medica per raccogliere informazioni sulle condizioni di salute passate e presenti del paziente, i sintomi, la loro frequenza e gravità, nonché i fattori ambientali o situazionali che potrebbero scatenarli.
Uno dei metodi più comuni per identificare gli allergeni specifici responsabili delle reazioni allergiche sono i test cutanei allergenici. Durante il test, una piccola quantità di allergeni comunemente associati alle allergie respiratorie viene applicata sulla pelle, di solito sulla parte anteriore o posteriore dell’avambraccio.
Successivamente, viene effettuata una serie di piccole punture o graffi sulla pelle per permettere agli allergeni di entrare in contatto con il sistema immunitario. Se il paziente sviluppa una reazione, come arrossamento, gonfiore o prurito nella zona testata, il medico sarà in grado di identificare gli allergeni specifici a cui si è sensibili.
Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Quali sono e come si fanno le prove allergiche.
In alcuni casi, ad esempio quando i test cutanei allergenici non sono fattibili o sicuri, possono essere eseguiti esami del sangue per misurare i livelli di anticorpi IgE specifici per determinati allergeni.
Infine, si consiglia di tenere un diario dei sintomi, che può aiutare a identificare i trigger delle allergie e a determinare la stagionalità o la ricorrenza dei sintomi.
Quali sono i possibili trattamenti?
I trattamenti per le allergie respiratorie dipendono dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante delle allergie.
Le possibili opzioni terapeutiche più comuni sono le seguenti:
- antistaminici: sono farmaci comunemente usati per alleviare sintomi come starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione e prurito nasale, che bloccano l’azione dell’istamina, una sostanza chimica rilasciata durante una reazione allergica;
- corticosteroidi nasali: sono spray che aiutano a ridurre l’infiammazione nelle vie respiratorie, e possono alleviare la congestione nasale, il prurito e la rinorrea (flusso nasale);
- decongestionanti: possono essere utilizzati per ridurre la congestione nasale. Tuttavia, è importante utilizzare questi farmaci solo per brevi periodi, poiché l’uso prolungato può causare il ritorno della congestione, noto come “effetto rimbalzo”;
- immunoterapia allergenica (desensibilizzazione): si tratta di una terapia a lungo termine, che coinvolge l’esposizione controllata agli allergeni responsabili delle reazioni allergiche. Può essere somministrata sotto forma di iniezioni (immunoterapia sottocutanea) o di gocce o compresse sublinguali (immunoterapia sublinguale). L’obiettivo è abituare gradualmente il sistema immunitario agli allergeni, riducendo così la reattività allergica;
- broncodilatatori: i broncodilatatori sono farmaci utilizzati per trattare l’asma allergica, e includono i beta-agonisti a breve durata d’azione (SABA), che aiutano ad aprire le vie respiratorie e facilitare la respirazione durante un attacco d’asma;
- farmaci biologici: alcuni farmaci biologici, come gli anticorpi monoclonali, sono stati sviluppati per il trattamento di specifiche forme gravi di asma allergica. Questi farmaci mirano a ridurre l’infiammazione e a controllare i sintomi;
- misure di prevenzione: ridurre l’esposizione agli allergeni è una parte essenziale della gestione delle allergie respiratorie. Questo può includere l’uso di coperture per cuscini e materassi per proteggersi dagli acari della polvere, il mantenimento di una buona igiene domestica, il limitare l’esposizione agli animali domestici allergenici e il monitoraggio delle condizioni meteorologiche per evitare l’esposizione al picco di polline;
- chirurgia: in alcuni casi, quando la sinusite cronica è un problema correlato alle allergie respiratorie, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per migliorare il drenaggio dei seni paranasali.
È importante consultare un allergologo o uno specialista per la gestione delle allergie respiratorie.