Il ruolo dell’assistenza sanitaria integrativa non consiste solo nella erogazione di servizi medici, ma anche e soprattutto di prestazioni sociali. Vediamo insieme cosa vuol dire.Intro.
I fondi di assistenza sanitaria integrativa come il nostro ricoprono un ruolo essenziale nel panorama italiano, inserendosi in quello che viene comunemente chiamato secondo pilastro socio-sanitario.
Quest’ultimo, composto dalle parole sociale e sanitario, rappresenta, in effetti, il fulcro dell’attività di enti come il Fondo ASIM, che non offrono solo prestazioni sanitarie tout court, ma anche prestazioni cosiddette a rilevanza sociale.
L’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale, di conseguenza, risulta di enorme importanza, come ricordato più volte anche dal Ministero della Salute.
Approfondiamo insieme il tema e cerchiamo di capire cosa s’intende per prestazioni sanitarie a rilevanza sociale.
Indice dei Contenuti
- Cos’è una prestazione a rilevanza sociale?
- 1. Attività finalizzate alla prevenzione, promozione, contenimento, partecipazione
- 2. Attività finalizzate al supporto della persona in stato di bisogno, disabile o emarginato
- 3. Prestazioni di particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria
- Come vengono definite le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale
- La prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e i Fondi Sanitari Integrativi
Per rispondere a questa domanda, centrale nella costruzione del nostro discorso, ci viene in soccorso il D.P.C.M. 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie”.
Al suo interno, infatti, precisamente all’articolo 3, viene fornita una classificazione delle prestazioni a rilevanza sociale, così strutturata:
- attività finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite;
- attività finalizzate al supporto della persona in stato di bisogno, disabile o emarginato;
- prestazioni di particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria.
Vediamoli nel dettaglio, sempre attenendosi a quanto contenuto nella normativa vigente.
1. Attività finalizzate alla prevenzione, promozione, contenimento, partecipazione
Nella prima fattispecie rientrano le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, le prestazioni assistenziali finalizzate alla:
- promozione della salute;
- alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite o acquisite, contribuendo, tenuto conto delle componenti ambientali;
- alla partecipazione alla vita sociale e all’espressione personale.
Queste prestazioni sono inserite in progetti personalizzati di durata medio/lunga e sono erogate in regime ambulatoriale, domiciliare o nell’ambito di strutture residenziali e semiresidenziali.
2. Attività finalizzate al supporto della persona in stato di bisogno, disabile o emarginato
Al secondo gruppo appartengono le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria che hanno l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute.
Queste attività, di competenza dei comuni, sono prestate con partecipazione alla spesa, da parte dei cittadini, e comprendono:
- interventi di sostegno e promozione a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e delle responsabilità familiari;
- gli interventi per contrastare la povertà nei riguardi dei cittadini impossibilitati a produrre reddito per limitazioni personali o sociali;
- gli interventi di sostegno e di aiuto domestico familiare finalizzati a favorire l’autonomia e la permanenza nel proprio domicilio di persone non autosufficienti;
- gli interventi di ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali di adulti e anziani con limitazione dell’autonomia, non assistibili a domicilio;
- gli interventi, anche di natura economica, atti a favorire l’inserimento sociale di soggetti affetti da disabilità o patologia psicofisica e da dipendenza;
- ogni altro intervento qualificato quale prestazione sociale a rilevanza sanitaria e inserito tra i livelli essenziali di assistenza secondo la legislazione vigente.
Queste prestazioni, inserite in progetti personalizzati di durata non limitata, sono erogate nelle fasi estensive e di lungoassistenza.
3. Prestazioni di particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria
Alla terza e ultima categoria appartengono le prestazioni socio-sanitarie a elevata integrazione sanitaria caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria.
Esse riguardano, in misura prevalente, le seguenti aree d’intervento:
- materno-infantile;
- anziani;
- handicap;
- patologie psichiatriche;
- dipendenze da droga, alcool e farmaci;
- patologie per infezioni da H.I.V.;
- patologie terminali;
- inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative.
Queste prestazioni sono attribuite, in particolare, alla fase post-acuta, richiedono l’intervento di più figure professionali sanitarie e sociali e sono erogate dalle aziende sanitarie a carico del fondo sanitario, in regime ambulatoriale domiciliare o nell’ambito di strutture residenziali e semiresidenziali.
Il D.P.C.M stabilisce le modalità di definizione delle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, spiegando che si tiene conto dei seguenti criteri, ai quali si aggiunge la durata:
- la natura del bisogno;
- la complessità dell’intervento;
- l’intensità dell’intervento assistenziale.
1. Natura del bisogno
La natura del bisogno viene determinata tenendo conto delle seguenti componenti:
- funzioni psicofisiche;
- natura dell’attività del soggetto e relative limitazioni;
- modalità di partecipazione alla vita sociale;
- fattori di contesto ambientale e familiare che incidono nella risposta al bisogno e al suo superamento.
2. Complessità dell’intervento
La complessità dell’intervento è determinata con riferimento alla composizione dei fattori produttivi impiegati (professionali e di altra natura) e alla loro articolazione nel progetto personalizzato.
3. Intensità dell’intervento
L’intensità assistenziale è stabilita in base a fasi temporali che caratterizzano il progetto personalizzato, così definite:
- fase intensiva, caratterizzata da un impegno riabilitativo specialistico di tipo diagnostico e terapeutico, di elevata complessità e di durata breve e definita, con modalità operative residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari;
- fase estensiva, caratterizzata da una minore intensità terapeutica, tale comunque da richiedere una presa in carico specifica, a fronte di un programma assistenziale di medio o prolungato periodo definito;
- fase di lungoassistenza, finalizzata a mantenere l’autonomia funzionale possibile e a rallentare il suo deterioramento, nonché a favorire la partecipazione alla vita sociale, anche attraverso percorsi educativi.
Con assistenza socio-sanitaria si intende quella “prestata alle persone che presentano bisogni di salute che richiedono prestazioni sanitarie ed azioni di protezione sociale, anche di lungo periodo, sulla base di progetti personalizzati redatti sulla scorta di valutazioni multidimensionali. Le regioni disciplinano le modalità ed i criteri di definizione dei progetti assistenziali personalizzati”, come indicato nell’articolo 1 del succitato D.P.C.M.
Le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale rientrano a pieno titolo nei Piani Sanitari dei Fondi sanitari integrativi, che ricordiamo hanno il compito di integrare il SSN e garantire ai lavoratori iscritti l’accesso a questi servizi socio-sanitari di cui hanno bisogno.
In questo particolare momento storico, con una pandemia globale in corso, e le strutture sanitarie in grave affanno, poter contare su un supporto terzo, altamente qualificato, rappresenta un sicurezza di innegabile valore.