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Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria e in Deroga: quali differenze

quali sono le differenze tra le 3 tipologie di cassa integrazione a cui è possibile accedere (CIGO, CIGS, CIGD)

Qual è la differenza tra cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga? Proviamo a spiegarlo, in modo semplice, in questo articolo. Intro. 

In questo periodo così complesso come quello che stiamo vivendo, la crisi economica ha colpito in modo duro i settori produttivi del Paese, rendendo necessari interventi di sostegno pubblici. 

Uno dei provvedimenti adottati nel decreto Cura Italia è stata l’estensione della Cassa Integrazione in Deroga, con lo stanziamento di 11 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali. 

Da questa iniziativa possiamo ricavare tre elementi, colpevoli di generare elevata confusione tra i cittadini

  • Si parla di Cassa Integrazione in Deroga, ma cos’è?
  • Se adesso è stata estesa a tutti i lavoratori, vuol dire che prima non lo era?
  • Come funziona la cassa integrazione?

Si tratta di dubbi legittimi e molto diffusi nel Paese, che partono da una scarsa conoscenza di uno dei più complessi sistemi di sostegno alle imprese previsti dal nostro ordinamento: la Cassa Integrazioni Guadagni (CIG). 

Quest’ultima si divide in 3 varianti: 

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO)
  • Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS)
  • Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD)

Spiegare nel dettaglio cos’è la cassa integrazione sarebbe troppo lungo e complesso; in questo articolo, piuttosto, proveremo a spiegare quali sono le differenze tra le 3 tipologie di cassa integrazione a cui è possibile accedere. 

Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria

La Cassa Integrazione, come suggerisce il termine stesso, è una integrazione salariale, che entra in gioco per sostenere aziende e lavoratori in presenza di determinate condizioni, ad esempio una contrazione di lavoro in un periodo dell’anno, oppure una riconversione aziendale necessaria. 

Un classico esempio, utile per capire il campo di applicazione della misura, è il settore automobilistico

Quando un’azienda automobilistica deve riconvertire la propria produzione per passare, banalmente, da un modello di auto a un altro, ha bisogno di qualche settimana o mese per riorganizzare la linea. 

In quel periodo, potrebbe avere bisogno di minore manodopera. In tal caso, può richiedere la cassa integrazione

Come funziona?

Per spiegare in modo semplice in cosa consiste la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (o CIGO) può tornare utile fare una schematizzazione: 

  • Si può richiedere in caso di mancanza di commesse, fine del cantiere o del lavoro, mancanza di materie prime, eventi meteo e non prevedibili (incendi, alluvioni, ecc.), manutenzione straordinaria.
  • Si applica solo a imprese operanti nel settore industriale, manifatturiero, edile e in pochi altri a questi assimilabili e indicati nell’art. 10 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
  • Si applica solo ai lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, con esclusione di dirigenti e lavoratori a domicilio.
  • L’intervento integrativo può essere richiesto anche solo per un segmento dell’azienda interessato da uno stop o da una contrazione di lavoro temporanea, quindi solo a una quota di lavoratori dipendenti.
  • I lavoratori interessati dal trattamento devono avere un’anzianità di servizio di almeno 90 giorni presso quell’azienda.
  • Può essere richiesta a parziale o totale (in questo caso si chiama Zero Ore) copertura del salario. In effetti, si potrebbe avere una contrazione della produzione, ma non un blocco totale. In questi casi, si riducono le ore di lavoro effettive, e si chiede per la restante parte prevista dal proprio contratto di lavoro una integrazione.
  • Il trattamento di  integrazione  salariale  ammonta  all’80  per cento della retribuzione globale che sarebbe spettata al  lavoratore per le ore di lavoro non prestate. L’integrazione deve avvenire nel rispetto dei limiti massimi previsti, che variano nel corso degli anni.
  • L’intervento può avere una durata massima di 13 settimane (3 mesi), prorogabile trimestralmente fino ad un massimo di 52 settimane (1 anno).
  • Per accedere alla CIGO il datore di lavoro deve, dopo consultazioni sindacali e aziendali, fare regolare richiesta all’INPS.. 

Vediamo ora in cosa consiste la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria

La CIGS è un ammortizzatore sociale che interviene a sostegno di imprese e lavoratori in possesso di determinati requisiti e al presentarsi di precise condizioni di difficoltà o di sospensione temporanea del lavoro a fronte di eventi strutturali, ristrutturazione aziendale o ricorso a contratti di solidarietà.

Come funziona?

La Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria è concessa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed erogata dall’INPS ad alcune imprese considerate strategiche, per evitare licenziamenti e chiusura di stabilimenti e attività produttive. 

Entrando nel dettaglio: 

  • si applica ai lavoratori subordinati, compresi gli apprendisti e fatta esclusione di dirigenti e lavoratori a domicilio, assunti da almeno 90 giorni;
  • possono accedervi solo le aziende con più di 15 dipendenti, operanti in settori specifici (industria, manifattura, edilizia, artigianato, servizi di pulizia, mensa, ristorazione, vigilanza, ecc.). Il dettaglio è riportato nell’articolo 20 del succitato decreto legislativo;
  • si applica anche a imprese con più di 50 dipendenti operanti nel settore commerciale, della logistica, agenzie di viaggio e turismo;
  • si applica, a prescindere dal numero di dipendenti, a imprese di trasporto aereo, gestione di aeroporti, partiti e movimenti politici
  • prevede il trattamento straordinario di integrazione salariale per un massimo di 24 mesi, anche continuativi, in un quinquennio mobile, che diventano 12 qualora la motivazione della richiesta sia la crisi aziendale;
  • in caso di contratto di solidarietà, la cassa integrazione straordinaria può avere una durata massima di 24 mesi, che possono diventare 36 nell’arco di un quinquennio;
  • il trattamento è pari all’80% della retribuzione, in relazione alle ore di lavoro non prestate, anche in questo caso entro certi limiti massimi stabiliti dall’INPS.

Veniamo, ora, all’ultima fattispecie, la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga

Cassa Integrazione Guadagni in Deroga

La Cassa Integrazione Guadagni in Deroga si applica a tutte le imprese che, per loro connotazione, non possono accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria oppure ne hanno già usufruito. 

Come funziona?

Si tratta, come suggerisce il termine stesso, di una misura di sostegno alle imprese offerta in deroga alle normative vigenti, quindi in condizioni di eccezionalità, introdotta in via sperimentale e prorogata di anno in anno. 

Nel dettaglio: 

  • si applica solo ai lavoratori dipendenti assunti da almeno 12 mesi;
  • può essere richiesta da imprese, piccole attività imprenditoriali, cooperative sociali;
  • viene concessa dalla Regione o Provincia Autonoma, se l’azienda ha sede solo all’interno della stessa, o dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, se ha più sedi distribuite sul territorio nazionale;
  • l’indennità è pari all’80% della retribuzione per le ore di lavoro non prestate. 

Come accennato all’inizio dell’articolo, per far fronte all’emergenza COVID-19 il Governo ha introdotto una Cassa Integrazione in Deroga, estesa a tutti i lavoratori non coperti dalla CIGO e CIGS, per la durata di 9 settimane, prorogata nuovamente per ulteriori 9 settimane, fino al 31 ottobre 2020, con anticipo erogato dalle banche. 

La disposizione si rivolge ai datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore, compresi anche gli enti religiosi civilmente riconosciuti, non coperti dalle tutele previste a legislazione vigente in caso di sospensione o riduzione di orario.

Il Fondo ASIM e la gestione della contribuzione

Molto spesso accade che, durante l’applicazione di una delle forme di CIG viste sopra, quella definita “a zero ore” – il lavoratore non presta servizio in azienda e non riceve alcuna retribuzione diretta dalle imprese, ma solo la cassa integrazione dall’INPS – il datore di lavoro interrompe anche la contribuzione agli enti bilaterali e, di conseguenza, anche ai Fondi Sanitari Integrativi previsti nel CCNL di categoria (quello multiservizi, per quanto ci riguarda). 

Il Fondo ASIM, per non lasciare indietro nessuno, ha recentemente deliberato di farsi carico delle contribuzioni per quei lavoratori che ricadono in una delle forme di sostegno al reddito (a zero ore) deliberate dal Governo per far fronte all’emergenza COVID-19.

Conclusioni

Come hai avuto modo di leggere, Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria e in Deroga non sono la stessa cosa e hanno modalità di accesso ed erogazione differenti, seppur con certe similarità. 

Purtroppo, si tratta di un ammortizzatore sociale che lascia scoperta una grande quantità di lavoratori e imprese, che non rientrando nei settori e nelle dimensioni previste, sono tagliati fuori (se si esclude la CIGD per il COVID-19, che ha però carattere emergenziale). 

Per approfondire, ti invitiamo a consultare le schede dedicate sul sito INPS

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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