
Le ricette mediche possono avere una durata diversa a seconda del tipo di prescrizione. Vediamo insieme come orientarci. Intro.
Quanto tempo dura una ricetta medica? Ha un termine massimo di utilizzo? Si tratta di domande molto frequenti, perché in effetti anche le ricette mediche (o impegnative) hanno una scadenza, un periodo di tempo entro il quale vanno utilizzate pena la perdita di validità del documento.
Come abbiamo spiegato in un articolo dedicato proprio al tema delle ricette mediche, in Italia esistono 6 tipologie di impegnative, ovvero:
- Ricetta rossa (o rosa);
- Ricetta bianca;
- Ricetta elettronica;
- Ricetta ripetibile e Ricetta non ripetibile;
- Ricetta limitativa;
- Ricette ministeriali speciali.
La durata della loro validità varia in base al tipo di ricetta.
È importante anche ricordare che per molte delle prestazioni sanitarie previste dal Piano sanitario del Fondo ASIM viene richiesta la ricetta medica, proprio per garantire l’appropriatezza della prestazione stessa.
A tal proposito, invitiamo a leggere l’articolo Quesito diagnostico: cos’è e perché è importante?.
Approfondiamo insieme, e vediamo, per ogni tipologia, quanto durano le ricette mediche.
Indice dei Contenuti
Quanto tempo dura la ricetta rossa (o rosa)?
Iniziamo con le ricette rosse (o rosa), ovvero quelle caratterizzate dai bordi rossi, destinate alla prescrizione di farmaci e/o prestazioni medico-sanitarie a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Questo tipo di ricetta è stata ormai sostituita quasi interamente dalla ricetta elettronica, fatta eccezione per alcuni farmaci e/o trattamenti specifici.
La durata della ricetta rossa varia in base al tipo di prescrizione:
- prescrizione farmaci: la ricetta ha una validità di 30 giorni, oltre i quali non è possibile acquistare il prodotto usufruendo del costo a carico del SSN;
- prescrizioni per esami, analisi e visite specialistiche: a partire dal 1 gennaio 2024 la ricetta per prestazioni di specialistica ambulatoriale ha validità 6 mesi, oltre i quali la struttura alla quale ci si rivolge non è autorizzata ad accettarla. Le tempistiche potrebbero variare di Regione in Regione, per questo si consiglia di verificare con l’ASL di competenza;
- prescrizione per malattie croniche: per le persone con esenzione per malattia cronica, è possibile prescrivere fino a 6 confezioni per ricetta (e non 2), fino a coprire un massimo di 180 giorni di terapia, ma solo a condizione che il farmaco sia stato già utilizzato dalla persona da almeno 6 mesi e sia specifico per la sua malattia cronica.
Quanto tempo dura la ricetta bianca?
La ricetta bianca è quel documento redatto da un medico, convenzionato o meno con il SSN, per prescrivere terapie, farmaci, esami e accertamenti da eseguire le cui spese ricadono a carico del paziente.
Anche questo tipo di prescrizione ha una durata, che varia a seconda del tipo di farmaco o prestazione indicata.
- Ha una validità di 6 mesi nel caso di ricetta bianca ripetibile, ovvero può essere utilizzata per acquistare il farmaco prescritto fino a 10 volte nell’arco dei 6 mesi a partire dalla data di compilazione;
- nel caso di sostanze attive stupefacenti e psicotrope, la ripetibilità della ricetta è limitata a 3 volte in 30 giorni;
- per i farmaci a prescrizione non ripetibile, la durata è di 30 giorni.
Quanto dura la ricetta elettronica?
Come accennato prima, la ricetta elettronica è un’evoluzione della ricetta rossa, una sua versione dematerializzata, alla quale è associato un codice, il Numero di Ricetta Elettronica (NRE), con il quale le strutture preposte possono risalire alla prescrizione.
Certo, la ricetta elettronica viene molto spesso stampata su carta dal medico o dal paziente stesso, ma si tratta in realtà del cosiddetto “promemoria”.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Che cos’è il numero ricetta elettronica (NRE).
Ad ogni modo, trattandosi di un omologo della ricetta rossa (salvo casi in cui quest’ultima è necessaria), valgono le medesime tempistiche indicate prima, ovvero 30 giorni per i farmaci e e 6 mesi per una visita specialistica e per gli esami diagnostici.
Quanto dura la ricetta limitativa?
La ricetta limitativa è una ricetta rossa con la quale si prescrivono prestazioni e farmaci che è possibile erogare solo in determinati contesti, ad esempio un ospedale o in centri specializzati.
Questo tipo di ricetta può essere ripetibile o non ripetibile:
- la ricetta limitativa ripetibile (RRL) ha una durata di 6 mesi, esclusa la data di rilascio. Nei limiti di validità della ricetta possono essere dispensate dieci scatole, salvo che il medico non indichi un numero di confezioni superiori all’unità, il che implica però la non ripetibilità della prescrizione, ovvero possono essere dispensate esclusivamente il numero di scatole prescritte;
- la ricetta limitativa non ripetibile (RNRL), invece, ha una durata di 30 giorni, esclusa la data di rilascio, e può essere usata per dispensare solo il numero esatto di confezioni prescritte dal medico.
Quanto dura una ricetta ministeriale speciale
La ricetta ministeriale speciale viene emessa per prescrivere farmaci utilizzati nel trattamento della tossicodipendenza, nella terapia del dolore, nelle cure palliative, quindi stupefacenti e sostanze psicotrope.
Questa tipologia di ricetta ha validità di 30 giorni, escluso quello di emissione.
Domande frequenti (FAQ)
La ricetta rossa (o rosa) serve per la prescrizione di farmaci e/o prestazioni medico-sanitarie a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). È stata quasi interamente sostituita dalla ricetta elettronica, ad eccezione di alcuni farmaci e/o trattamenti specifici.
La ricetta rossa (o rosa) è utilizzata per prescrivere farmaci e prestazioni medico-sanitarie a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Invece, la ricetta bianca è redatta da un medico, convenzionato o meno con il SSN, per prescrivere terapie, farmaci, esami e accertamenti le cui spese ricadono a carico del paziente.
La ricetta elettronica è un’evoluzione dematerializzata della ricetta rossa. Ad essa è associato un codice, il Numero di Ricetta Elettronica (NRE), che permette alle strutture di accedere alla prescrizione. Anche se spesso viene stampata un promemoria cartaceo, la ricetta elettronica è l’omologo digitale della ricetta rossa e, salvo eccezioni, valgono le stesse tempistiche di validità.
La durata della ricetta rossa varia in base al tipo di prescrizione:
– per la prescrizione di farmaci, la validità è di 30 giorni;
– per esami, analisi e visite specialistiche, la validità è di 6 mesi, con possibili variazioni regionali. Si consiglia di verificare con l’ASL di competenza;
– per la prescrizione per malattie croniche (con esenzione), è possibile prescrivere fino a 6 confezioni per ricetta (massimo 180 giorni di terapia), a condizione che il farmaco sia già utilizzato da almeno 6 mesi e sia specifico per la malattia cronica.
La ricetta rossa è destinata a prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, il che implica che debba essere emessa da medici abilitati a prescrivere farmaci e prestazioni per conto del SSN.
La validità di una ricetta medica varia in base al tipo di ricetta e al tipo di prestazione o farmaco prescritto. Esistono diverse tipologie di ricette (rossa, bianca, elettronica, ripetibile, non ripetibile, limitativa, ministeriale speciale) e ognuna ha una sua specifica durata.
La scadenza di una ricetta medica per farmaci dipende dal tipo di ricetta:
– Ricetta rossa (o elettronica per farmaci): 30 giorni.
– Ricetta bianca non ripetibile: 30 giorni
– Ricetta bianca ripetibile: 6 mesi (utilizzabile fino a 10 volte). Per sostanze stupefacenti e psicotrope ripetibilità limitata a 3 volte in 30 giorni.
– Ricetta limitativa non ripetibile: 30 giorni, esclusa la data di rilascio.
– Ricetta limitativa ripetibile (RRL): 6 mesi, esclusa la data di rilascio (massimo 10 confezioni, salvo diversa indicazione non ripetibile).
– Ricetta ministeriale speciale: 30 giorni, escluso quello di emissione
La durata delle impegnative (ricette rosse o elettroniche) per esami diagnostici e visite specialistiche è generalmente di 6 mesi. Tuttavia, le tempistiche potrebbero variare a livello regionale, quindi è consigliabile verificare con l’ASL di competenza.
Una ricetta medica (generalmente rossa o elettronica) per fare le analisi del sangue rientra nella categoria delle prescrizioni per esami diagnostici e ha una validità di 6 mesi (dal 1 gennaio 2024). È comunque consigliabile verificare eventuali variazioni regionali presso la propria ASL.
Conclusioni
Speriamo di aver risposto in modo esaustivo alla domanda “quanto tempo dura una ricetta medica”. In ogni caso, invitiamo sempre a chiedere conferma al medico, al farmacista o alla struttura alla quale ci si rivolge, per assicurarsi delle tempistiche previste nella propria Regione di residenza.