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La prevenzione al Fondo ASIM: cambiare il paradigma per creare un nuovo modello

Augusto Monachesi Responsabile operativo Fondo ASIM

Sin dalla prima stesura risalente al 2014, gli organi di governo del Fondo ASIM hanno caratterizzato il Piano sanitario con un deciso indirizzo verso le prestazioni di prevenzione

All’epoca, infatti, ottimizzando le limitate risorse disponibili, si è puntato su “pacchetti” di prestazioni diagnostiche e specialistiche volte a individuare precocemente condizioni e stati patologici (prevenzione di secondo livello) utilizzando le competenze gestionali e il network di UniSalute, unitamente alle relative coperture assicurative.

Rimanendo su questo solco, ma volendo ampliare il raggio della sua presenza, il Fondo ASIM ha poi iniziato ad occuparsi di “finanziare la ricerca” sostenendo la Fondazione AIRC in diversi ambiti, in primis finanziando due borse di studio sui tumori femminili, agendo nell’ambito di quella che viene definita “prevenzione di primo livello” e della “tutela dei grandi rischi”. Difatti, quando nell’agosto del 2022 il legislatore è intervenuto sul testo del noto articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, ampliando l’elenco delle prestazioni che rientrano nell’ambito di intervento dei fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale attraverso l’introduzione di prestazioni di prevenzione primaria e secondaria (c-bis) e prestazioni di long term care (LTC) non a carico del Servizio Sanitario Nazionale (c-ter), il Fondo ASIM si è sentito pronto a raccogliere le nuove sfide avendo, da tempo e con convinzione, dato massima priorità alla Prevenzione e indirizzato gran parte degli sforzi comunicativi per diffondere una cultura del vivere sano, dall’alimentazione all’attività fisica.

Menziono a questo proposito le iniziative relative a:

  • la rubrica “Mangiare in Salute”;
  • il progetto informativo – realizzato con il supporto di influencer selezionati – su Instagram e TikTok;
  • l’indagine su abitudini alimentari e stili di vita i cui esiti, va detto, sono stati evidenziati anche dalle cronache nazionali come rivelatori della necessità di percorrere tutte le strade disponibili per comunicare i temi dei corretti stili di vita.

Sulla Long Term Care va sottolineato come, tra i fondi sanitari integrativi negoziali, siamo stati tra i primi a introdurre una prestazione dedicata, e questo senza il ricorso a una polizza assicurativa! Infatti, dedicando una quota della contribuzione disponibile – costantemente monitorata e certificata con tecniche attuariali dal nostro Comitato Scientifico – già dal 2019 è stato reso disponibile, agli iscritti che si venissero a trovare in condizioni di non autosufficienza, un sostegno economico in forma di rendita vitalizia a parziale ristoro delle incombenti spese socio-sanitarie. 

Ad oggi, al netto di quelle per le quali abbiamo dovuto rilevare una premorienza, sono attive 7 rendite.

Non è stato facile, e tuttora è ancora molto impegnativo, affrontare con costanza e coerenza il tema della divulgazione della cultura del vivere sano, ma l’investimento ci sta dando ritorni immediati molto soddisfacenti in termini di reputation e, per il medio e lungo periodo, ci attendiamo ritorni anche dal punto di vista economico, generati da un minor accesso alle prestazioni di cura. Non vanno poi trascurati i benefici lasciati all’intera comunità veicolando messaggi positivi e utili al miglior vivere.

All’interno di questo scenario si è inserita la decisione del Consiglio Direttivo del Fondo ASIM che nella seduta del 9 gennaio 2024 ha deliberato di investire 1,1 milioni di euro per campagne di prevenzione.

La decisione del Consiglio Direttivo ha dato l’opportunità alla struttura operativa di pianificare un progetto che non solo mettesse a terra il valore economico dell’investimento, ma che potesse anche moltiplicarne il valore in termini di efficacia.

La conoscenza dei nostri iscritti, e delle loro peculiari condizioni sociali oltre che sanitarie, maturata con lo studio dei dati raccolti dai sistemi proprietari, viene costantemente incrociata con i dati dei rischi e delle malattie professionali individuati dall’INAIL; ciò ci ha spinto a osare e, coinvolgendo il nostro Comitato Scientifico e SiSalute (quale nostro attuale partner nella gestione della rete di strutture convenzionate per la parte di Piano sanitario ordinario in gestione diretta) a creare un nuovo modello, per un fondo sanitario integrativo, di erogazione della Prestazione di Prevenzione Secondaria.

Abbiamo disegnato quindi il Progetto “prevenzione su misura”. Dapprima abbiamo voluto riprendere il lavoro già svolto nel 2019 – sempre in collaborazione con SiSalute – rivoluzionandolo, inserendovi lo strumento della televisita e, aspetto maggiormente rilevante, mantenendo al nostro interno tutta (o quasi) la gestione del rapporto con i nostri iscritti.

In sintesi, il nostro iscritto dovrà per prima cosa scegliere il canale di accesso alla “prevenzione su misura” che preferisce, tra quello voce e quello web, e poi iniziare il suo percorso, di cui accenno le fasi principali:

  1. somministrazione a cura di personale del Fondo ASIM o del portale web, del “questionario anamnestico” che viene messo a disposizione di un medico di medicina generale che accompagnerà personalmente sino alla chiusura del ciclo il suo “paziente ASIM”;
  2. prenotazione a cura di personale del Fondo ASIM o del portale web della prima televisita. In questa fase l’iscritt* ASIM potrà incrociare le sue disponibilità con quelle del “suo medico ASIM” e riceverà in tempi stretti tutte le informazioni utili per prepararsi alla visita, oltre ai link necessari per collegarsi;
  3. effettuazione della televisita all’ora e nel giorno concordato. Il “medico ASIM” arriverà nella stanza virtuale già a conoscenza del questionario anamnestico e potrà condurre al meglio la televisita durante la quale, senza vincoli di Piano sanitario, potrà prescrivere le prestazioni e le indagini che riterrà maggiormente confacenti alle condizioni generali e alla storia personale e familiare del suo “paziente ASIM” e che corrispondono al “quesito diagnostico” individuato;
  4. tutte le prestazioni prescritte saranno immediatamente trasmesse all’area riservata dell’iscritt* nel Portale LEO, pronte per poter essere prenotate presso la rete di strutture convenzionate, in autonomia oppure attraverso il Contact Center del Fondo ASIM;
  5. effettuate le prestazioni, quindi, l’scritt* dovrà procedere con l’upload degli esiti ricevuti in un apposito portale che condividerà unicamente con il “suo medico ASIM”, il quale potrà predisporsi alla seconda televisita;
  6. l’iscritto dovrà poi prenotarsi la seconda televisita in autonomia accedendo al Portale LEO oppure chiamando il numero unico del Fondo ASIM e parlando con un nostro operatore;
  7. l’iscritt* riceverà per tempo le indicazioni e il link per effettuare il secondo incontro con il “suo medico ASIM” durante il quale potrà ricevere le considerazioni e gli esiti anche attraverso il rilascio di una relazione medica. Se gli esiti delle indagini saranno negativi, il ciclo si concluderà. Nel caso in cui il medico riscontrasse la necessità di approfondire ulteriormente, l’iscritto riceverà una nuova prescrizione e potrà effettuare un ulteriore ciclo che si concluderà in ogni caso con una terza televisita.

    Vale la pena precisare che tutto il percorso sopra descritto non prevede alcuna partecipazione alla spesa da parte dell’iscritt*.

    Gli obiettivi raggiungibili con un simile approccio sono evidenti, ne cito solo alcuni:

    • spingere gli iscritti – in particolare quelli da sempre fuori dagli screening del SSN come i più giovani e gli stranieri – ad acquisire la cultura del “fare prevenzione di secondo livello”
    • l’incremento della appropriatezza della spesa sanitaria anche nel campo della prevenzione. Non viene infatti lasciata all’iscritt* la decisione di aderire a pacchetti confezionati con prestazioni standard e per fasce di età e/o tipologie di patologie da indagare (cardiologiche, neoplastiche, odontoiatriche, etc.), ma viene ritagliato su ogni singolo partecipante da un medico il percorso più adeguato alla sua storia di individuo;
    • le informazioni raccolte – seppure in ottemperanza alle più severe interpretazioni delle norme GDPR – consentiranno al Fondo ASIM di valutare l’incidenza dell’investimento con il ritorno delle diagnosi accertate precocemente e soppesarne la severità. 

    Il percorso progettuale per arrivare a questo risultato – che ci riserviamo comunque di perfezionare strada facendo quando ne riscontreremo la necessità – è stato lungo e molto complesso. Le figure professionali coinvolte sono state molteplici e anche di alto profilo. Esponenti del Fondo ASIM, naturalmente, del nostro partner informatico e agenzia di comunicazione Openbox e del nostro partner SiSalute, che fino al lancio di questo progetto si occupava egregiamente di gestire la rete di strutture convenzionate e che ora, attraverso la sua partecipata DaVinci, integra i processi ordinari con quello delle televisite fornendo anche quei medici che governano ogni percorso di prevenzione di ogni singolo nostro iscritto.

    Abbiamo strutturato un team di progetto a guida del quale abbiamo posto uno Steering Committee composto dal sottoscritto, da Catello Vitagliano (Responsabile Business e Operation di SiSalute) e da Simone Carusi (CEO di Openbox) a rappresentanza di tutti gli stakeholder. Il ruolo di workstream leader per Fondo ASIM, per SiSalute e per Openbox sono stati assegnati a Barbara Audone (project manager di Fondo ASIM), Elisa Bonazzi (SiSalute) e Andrea Badii (Openbox). Nelle tre imprese coinvolte poi sono state più di una decina le persone che, a vario titolo (informatico, progettuale, medico, legale, etc.) e per diverse competenze, sono intervenute in questi mesi di realizzazione.

    struttura funzionamento prestazioni piano sanitario fondo asim

    Le difficoltà incontrate – affrontate con l’energia che dà la consapevolezza di realizzare qualcosa di realmente innovativo – sono state di varia natura. Cito tra queste le difficoltà di affrontare compiutamente i limiti posti dal GDPR e garantire il più approfondito grado di informazione a disposizione del Fondo, seppure nel pieno rispetto di tutte le garanzie previste dalla normativa e nel contesto altamente complesso che vede l’intervento, appunto, di tre e più (anche i medici) soggetti con ruoli diversi (titolari o incaricati) in una matrice di compiti e responsabilità molto complessa.

    Una ovvia menzione va anche alle difficoltà di costruire un processo informatico molto articolato che governa, con un completo livello di automatismi, ogni passo del processo, fornendo su ognuno di questi immediate informative e aggiornamenti all’iscritt*. Di grande valore anche in questo progetto è stato l’utilizzo del nomenclatore unico, già in uso al Fondo ASIM per il Piano sanitario ordinario, che consentirà di riportare patologie ricercate, prestazioni sanitarie prescritte ed esiti degli interventi di prevenzione con metodologie e classificazioni facilmente comprensibili e standardizzabili a tutto beneficio anche degli sviluppi futuri che potrà prendere il Piano sanitario del Fondo ASIM.

    Nelle prossime settimane (gennaio 2025) lanceremo una specifica campagna di comunicazione utilizzando tutti i nostri canali digitali affinché i nostri iscritti abbiamo la consapevolezza di questa occasione straordinaria di prendersi cura di loro stessi e che le imprese nostre aderenti abbiano modo e strumenti per diffondere alle loro lavoratrici e ai loro lavoratori dipendenti iscritti al Fondo ASIM, il messaggio di valore immenso che è la cura della propria salute.

    Concludo ringraziando tutti coloro che hanno determinato questa possibilità che sono: la Presidenza, che ha sempre dimostrato di credere nella prevenzione e ha dato la sua fiducia a quella che all’inizio era solo un’idea; al Consiglio Direttivo che ha appoggiato e finanziato l’iniziativa; a tutti coloro che in questi mesi si sono adoperati per la sua realizzazione.

    Chiudo con una citazione del matematico e saggista Nassim Nicholas Taleb:

    “Tutti sanno che è più necessaria la prevenzione della cura, ma pochi premiano gli atti di prevenzione.”

    Ecco, il Fondo ASIM è tra quei pochi.

    ATTENZIONE:
    Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
    Augusto Monachesi