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10 consigli per un uso corretto degli integratori alimentari

Integratori alimentari

Se su fa uso di integratori alimentari, o si sta pensando di assumerli, forse è meglio leggere i consigli del Ministero della Salute. Vediamoli insieme. Intro. 

Secondo i dati più recenti disponibili, quasi 30 milioni di italiani adulti hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta nell’ultimo anno, rendendo il nostro Paese il primo mercato in Europa nel settore, con 4,5 miliardi di euro in valore delle vendite, pari al 26% del fatturato totale europeo.

Un’indagine commissionata da Integratori & Salute ha analizzato i consumi di integratori alimentari dei Millennials italiani, dalla quale è emerso un dato positivo in termini di consapevolezza. Infatti, 3 italiani su 4 della Generazione Y hanno un’idea corretta di cosa sia un integratore, e oltre il 75% si affida ai professionisti della salute come canale principale di informazioni e fonte di consigli per orientare le scelte d’acquisto.

Purtroppo, però, c’è l’altro lato della medaglia; gli integratori alimentari vengono spesso assunti senza una prescrizione medica o il consiglio di un farmacista, magari per moda o in seguito a una stimolazione commerciale. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cosa sono gli integratori alimentari e a cosa servono, per poi elencare i 10 consigli per un uso corretto elaborati dal Ministero della Salute.

Cosa sono gli integratori alimentari

Riportiamo la definizione di integratore alimentare fornita dalla EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che regolamenta l’immissione in commercio di questo tipo di prodotto:

“Gli integratori alimentari sono fonti concentrate di nutrienti (cioè minerali e vitamine) o di altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico, commercializzati sotto forma di “dose” (ad es. pillole, compresse, capsule, liquidi a dosi misurate). Negli integratori alimentari può essere contenuta un’ampia varietà di sostanze nutritive e di altri ingredienti, tra cui, ma non solo, vitamine, minerali, amminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre e varie piante ed estratti di erbe.”

In Italia sono regolati principalmente dal Decreto Legislativo 169/2004, dove gli integratori alimentari vengono definiti come prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una  fonte concentrata di sostanze nutritive.

Contrariamente a quello che si pensa, però, gli integratori non sono assimilabili ai farmaci, ecco spiegato perché vengono venduti anche al di fuori delle farmacie. Infatti, sempre come riporta l’EFSA, 

“Nell’UE gli integratori alimentari sono disciplinati come gli alimenti.”

Gli integratori sono, quindi, alimenti, e non farmaci, ma questo non vuol dire che si possano assumere senza criterio, perché un eccesso di un nutriente potrebbe provocare danni esattamente come una sua carenza, se non peggiori

A cosa servono gli integratori alimentari?

Come spiegato, gli integratori alimentari sono prodotti formulati per integrare la normale dieta, fornendo nutrienti o altre sostanze che possono mancare o essere presenti in quantità insufficienti nel regime alimentare quotidiano. 

Sono disponibili in varie forme, come capsule, compresse, polveri o liquidi, e servono a diversi scopi, tra cui i seguenti:

  • compensare carenze nutrizionali: forniscono vitamine, minerali o altre sostanze essenziali quando la dieta non è equilibrata o sufficiente. Ad esempio, l’integrazione di ferro in caso di anemia sideropenica;
  • supportare il benessere generale: migliorano lo stato generale di salute e il benessere fisico e mentale. Ad esempio, gli omega-3 per la salute cardiovascolare;
  • sostenere specifici bisogni fisiologici: utile in momenti particolari della vita o in condizioni specifiche, come la gravidanza, l’allattamento o la menopausa. Ad esempio, l’acido folico per le donne in gravidanza;
  • promuovere la performance sportiva: aiutano a sostenere l’energia, il recupero muscolare e la resistenza negli sportivi. Ad esempio, le proteine in polvere o gli aminoacidi ramificati (BCAA);
  • rafforzare il sistema immunitario: possono contribuire a rafforzare le difese immunitarie, soprattutto durante i cambi di stagione o in periodi di stress. Ad esempio, gli integratori a base di vitamina C e zinco;
  • favorire specifiche funzioni dell’organismo: migliorano la funzione di organi o sistemi specifici, come il sistema digestivo, nervoso o osseo. Ad esempio, i probiotici per l’equilibrio intestinale o il calcio e la vitamina D per le ossa;
  • sopperire a esigenze legate a regimi dietetici particolari: utile per vegetariani, vegani o persone con restrizioni alimentari. Ad esempio, la vitamina B12 per chi segue una dieta vegana.

Sebbene possano essere utili, gli integratori alimentari non devono sostituire una dieta sana e bilanciata, e non vanno assunti senza una reale motivazione, come ad esempio una carenza documentata. È sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista prima di iniziare a usarli, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti o in combinazione con farmaci.

Onde evitare un abuso di integratori alimentari deleterio per la nostra salute, è opportuno consultare il “Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari”, redatto dal Ministero della Salute.

Vediamo quali sono questi 10 consigli forniti dal Ministero.

1. Gli integratori non possono sopperire a una dieta scorretta

Il primo consiglio fornito dal Ministero della Salute mette subito in chiaro che una corretta e variata alimentazione fornisce al nostro organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno

L’uso degli integratori, laddove consigliato, deve avvenire all’interno di un contesto caratterizzato, appunto, da una alimentazione sana, e non come compensazione di comportamenti scorretti. 

2. Verificare gli effetti indicati

Gli integratori alimentari vanno assunti solo se necessario, ed è importante selezionare quelli più adatti alle tue esigenze. 

Per questo motivo, è fondamentale leggere con attenzione gli effetti benefici riportati sulla confezione – che devono essere preventivamente  autorizzati dalla Commissione europea per i loro costituenti, dopo l’accertamento del fondamento scientifico da parte dell’European Food Safety Authority (EFSA) – per verificare se quel prodotto specifico può fare o meno al caso tuo. 

3. Leggere con attenzione le etichette

Gli integratori, l’abbiamo detto, non sono tutti uguali. Oltre alla composizione e ai nutrienti in essi contenuti, possono variare anche il metodo di conservazione, le dosi da assumere, la continuità o meno del loro utilizzo, eventuali reazioni allergiche, e così via. 

Per questo motivo, devi leggere con attenzione le etichette e le modalità di uso. 

4 e 5. Rivolgersi sempre con al medico e al pediatra

Se si intende fare uso, o già se ne fa, di integratori alimentari, è fondamentale parlarne con il tuo medico curante

Lui potrà, infatti, indicare l’integratore che risponde meglio alle esigenze del paziente, e verificare la compatibilità o meno con eventuali farmaci assunti regolarmente per trattamenti e terapie farmacologiche. 

In caso di somministrazione di integratori alimentari a bambini, bisogna sempre chiedere consiglio al pediatra. In gravidanza, invece, o durante l’allattamento, è opportuno chiedere al ginecologo o al medico curante.

6. Sospendere l’assunzione in assenza di effetti desiderati

L’uso di integratori alimentari ha senso nel momento in cui produce gli effetti benefici attesi. 

Laddove non si dovessero avvertire questi vantaggi o, addirittura, si riscontrassero effetti indesiderati, è opportuno sospendere l’assunzione, rivolgersi subito al medico e segnalare il prodotto al farmacista. 

7. Gli integratori non sono farmaci  

Come spiegato, è importante ricordare che gli integratori non sono farmaci. Per questo non devono e non possono essere assunti per la cura di condizioni patologiche. 

Inoltre, non si deve commettere l’errore – molto diffuso – di assumerli in dosi superiori al consigliato, pensando di aumentare i benefici attesi. 

In realtà, un sovradosaggio li snatura, rendendoli praticamente inutili.  

8. Gli integratori non servono a perdere peso

Per perdere peso è necessario seguire un regime alimentare corretto, ridurre l’apporto calorico e fare attività fisica. 

Gli integratori alimentari non devono essere assunti in sostituzione di una dieta sana, perché il loro eventuale ruolo nel dimagrimento è solo secondario. 

9. Scegliere gli integratori adatti allo sport praticato

Abbiamo già spiegato che, con una dieta equilibrata, il nostro organismo riesce ad assumere tutti i nutrienti di cui ha bisogno. 

Per chi svolge un’attività sportiva, magari a livello agonistico e professionale, può essere opportuno assumere degli integratori alimentari, ma vanno valutati la reale necessità, lo sport praticato, la sua durata e l’intensità. 

10. Attenzione a dove si acquistano gli integratori alimentari

Non essendo farmaci, gli integratori alimentari hanno svariati canali commerciali che ne effettuano la vendita, anche online

Il Ministero ci tiene, però, a metterci in guardia, invitandoci a diffidare di “integratori e prodotti propagandati per proprietà ed effetti mirabolanti o come soluzioni “miracolose” dei tuoi problemi”. 

È fondamentale fare attenzione, e non lasciarsi convincere da promesse basate sul nulla. 

Conclusioni

Abbiamo visto che gli integratori alimentari non sono farmaci, non hanno proprietà terapeutiche, e non possono avere effetti curativi in caso di patologie, ma rappresentano un valido alleato per contrastare una carenza documentata o per sostenere il nostro organismo in presenza di determinate condizioni

Attenzione, però, a consumarli senza consiglio medico e senza una reale motivazione, perché potrebbero essere inutili se non dannosi. 

Per questo motivo, invitiamo a seguire il Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari del Ministero della Salute, che contiene consigli semplici e di buon senso, e parlarne con il proprio medico.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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