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Reddito di Inclusione (REI): cos’è e chi può richiederlo

cos'è il reddito di inclusione

Cos’è il Reddito di Inclusione (REI) e chi può richiederlo? Scopriamo insieme questa nuova forma di sostegno ai cittadini in condizioni di disagio economico e sociale. Intro. 

La legislazione italiana prevede diverse politiche di sostegno ai cittadini in condizioni di disagio economico e sociale, una di queste è il Reddito di Inclusione (REI).

Attivo dal 1 dicembre 2017, il Reddito di Inclusione è “una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica”, destinata quindi alle famiglie che vivono in una condizione di povertà.

Reddito di Inclusione: cosa si intende per povertà?

Nel decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, recante disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà, è riportata una definizione di povertà:

“la condizione del nucleo familiare la cui situazione economica non permette di disporre dell’insieme di beni e servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso.”

Come puoi leggere, il reddito di inclusione è direttamente connesso alla composizione del nucleo familiare, questo si traduce in una diversa composizione dell’assegno da destinare ai vari beneficiari.

Reddito di Inclusione: novità a partire dal 1 gennaio 2018

Nel corso del 2017 il Reddito di Inclusione ha subito degli aggiornamenti, finalizzati a renderlo la misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Infatti, dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).

Il Reddito di Inclusione fa parte delle iniziative annunciate dal Governo Gentiloni attraverso il DDL Povertà, approvato nel marzo del 2017.

Reddito di Inclusione: in cosa consiste

Il ReI prevede due tipologie di sostegno, uno di carattere economico, erogato tramite una carta prepagata – come avveniva con la Carta Acquisti – e uno progettuale.

Si tratta di iniziative di inclusione sociale e lavorativa personalizzate, realizzate dagli enti locali e dai servizi sociali.

Queste ultime sono disciplinate con il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, al cui interno confluiranno sempre più risorse.

Reddito di Inclusione: chi sono i beneficiari

Come accennato all’inizio dell’articolo, il ReI è una misura di contrasto alla povertà, calcolata in modo progressivo in relazione anche alla composizione del nucleo familiare dell’avente diritto.

Chi può beneficiare di questo sostegno?

Il Reddito di Inclusione è riconosciuto – solo su richiesta – ai nuclei familiari che risultano in possesso di determinati requisiti, in merito alla composizione della famiglia e della condizione economica:

  • il componente del nucleo familiare che lo richiede, o un suo familiare, deve essere cittadino dell’Unione Europea, oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno;
  • deve essere residente in Italia da almeno due anni, in modo continuativo;
  • un reddito, secondo il valore ISEE, non superiore ai € 6.000;
  • un valore dell’ISRE – Indicatore della Situazione Reddituale Equivalente – non superiore ad euro 3.000. L’ISRE ai fini REI si calcola dividendo il valore dell’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale) per il parametro della scala di equivalenza, determinato in base al numero dei componenti del nucleo familiare, senza tener conto di eventuali maggiorazioni;
  • Un valore immobiliare – escludendo l’abitazione – non superiore a € 20.000;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a € 6.000, ai quali vanno sommati € 2.000 per ogni componente del nucleo familiare (escluso il richiedente), fino ad un massimo di € 10.000.

A questi requisiti, si aggiungono i seguenti:

  • Nessun componente della famiglia deve essere in possesso di un veicolo a motore immatricolato da meno di 24 mesi;
  • Nessun componente della famiglia deve essere in possesso, o averne piena disponibilità, di navi o imbarcazioni di alcun genere;
  • Non percepisca altre agevolazioni, come la Naspi o altri ammortizzatori sociali.

Il Reddito di Inclusione diventa universale: cosa cambia

A partire dal 1° luglio 2018 il ReI non tiene più conto dei requisiti familiari, lasciando solo quelli economici.

Per completezza d’informazione, riportiamo di seguito i requisiti familiari richiesti prima di quella data.

Per poter beneficiare del Reddito di Inclusione era necessario che il nucleo familiare fosse in possesso dei seguenti requisiti:

  • presenza di un minorenne;
  • presenza di un soggetto disabile o non autosufficiente, o di un genitore e/o tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata. In questo caso, la domanda poteva essere presentata non prima del compimento del quarto mese di gestazione, con una documentazione medica allegata;
  • presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni in stato di disoccupazione.

Reddito di Inclusione: a quanto ammonta il beneficio economico

I beneficiari del ReI ricevono un sostegno che varia in base alla composizione del nucleo familiare, ovvero al numero di persone presenti al suo interno, secondo il seguente schema progressivo:

1 Componente€ ​187,50
2 Componenti€ ​294,50
3 Componenti€ 382,50
4 Componenti​€ 461,25
5 Componenti€ ​534,37
6 o più Componenti€ 539,82

Queste cifre possono subire variazioni a seconda della situazione di reddito della famiglia e dalla presenza o meno di altre agevolazioni di cui beneficiano.​

Reddito di Inclusione: come si calcola il beneficio economico

Abbiamo visto che il beneficio economico del ReI è commisurato al reddito dichiarato dal richiedente, attraverso l’attestazione ISEE e ISRE.

La tabella utilizzata per effettuare il calcolo è la seguente:

Numero componentiScala di equivalenza ISEESoglia di riferimento in sede di prima applicazione
11.00€ 2.250,00
21.57€ 3.532,50
32.04€ 4.590,00
42.46€ ​5.535,00
52.85€ ​6.412,50
6 o più3.20€ 6.477,90

Per conoscere l’importo mensile del ReI, è sufficiente dividere la cifra in € riportata nella colonna di destra per 12. Noterai, infatti, che il risultato è pari a quello indicato nel paragrafo precedente.

Per approfondire il calcolo effettivo del beneficio ReI, ti invitiamo a consultare la guida del Ministero del Lavoro, qui.

Reddito di Inclusione: come si effettua la richiesta

La richiesta va effettuata presso l’ufficio competente del proprio comune di residenza, che provvederà poi a trasmetterla all’INPS, l’ente deputato a erogare il beneficio, entro 15 giorni.

Se la richiesta viene accettata, l’INPS comunica alle Poste l’esito positivo, consentendo a quest’ultima di emettere la Carta REI – che dovrà essere attivata – da inviare per posta al beneficiario, e sulla quale verranno effettuati gli accrediti.

Reddito di Inclusione: come si riceve il beneficio

Se la domanda viene accettata, il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta, per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, effettuando una nuova richiesta non prima degli ultimi 6 mesi di erogazione.

L’accredito della somma avviene tramite ricarica di una Carta prepagata (Carta ReI) che viene fornita al beneficiario.

Questa carta funziona come una normale carta prepagata, e può essere utilizzata nelle seguenti modalità:

  • prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro;
  • fare acquisti tramite POS in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitate;
  • pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali;

In più, consente di ricevere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate.

La ricezione del beneficio economico, però, è subordinata alla partecipazione attiva dei componenti del nucleo familiare ai programmi personalizzati organizzati dal Comune in collaborazione con i servizi sociali.

Fondo ASIM