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In cosa consiste la mappatura dei nei

mappatura dei nei

La prevenzione è essenziale, non ci stancheremo mai di ripeterlo, e questo vale anche per la salute della pelle, a partire dalla mappatura dei nei. Intro. 

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, infatti, una corretta prevenzione può tradursi in un aumento anche del 90% delle possibilità di guarigione da un tumore maligno della pelle.

La presenza di nei sulla pelle rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di un melanoma, ecco perché vanno sempre tenuti sotto controllo, in modo da intervenire subito, laddove fosse necessario.

Ma cosa sono i nei, cos’è un melanoma e in cosa consiste la mappatura dei nei? Vediamolo insieme.

Cosa sono i nei

La definizione di neo che puoi trovare sul dizionario è la seguente:

“neoformazione della cute a tipo di macchia persistente, di color bruno o nericcio, o di tumefazione circoscritta.”

Ma cosa sono e come si formano i nei?

Tecnicamente, un neo è un accumulo di melanociti, le cellule della pelle che sintetizzano la melanina. La melanina è la sostanza che dà il colore naturale alla nostra pelle, ma anche ai capelli e ai peli, e che ci protegge dai raggi del sole.

Una concentrazione di melanociti nello stesso punto comporta la nascita di un neo, che può avere dimensioni, forma e colori differenti, e può apparire in un momento qualsiasi della vita, da bambini o da adulti.

Ecco perché capita, ogni tanto, di trovare nei in posizioni nelle quali, in passato, non ne avevamo.

Un neo è un tumore benigno e va tenuto sotto controllo, soprattutto laddove presenti una forma o un colore diverso dal “normale”, trasformandosi così in un melanoma maligno.

Cos’è un melanoma

Un melanoma cutaneo è un tumore della pelle, che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti. Stando ai dati pubblicati dall’AIRC, i melanomi rappresentano solo il 5% del totale di tumori della pelle che possono colpirci; sono molto rari nei bambini e tendono a colpire principalmente individui di circa 45-50 anni.

I dati dell’Associazione Italiana Tumori (AIRTUM) indicano un’incidenza nel 2017 di circa 7.300 nuovi casi tra gli uomini e 6.700 tra le donne.

Nonostante non rappresenti un’emergenza sanitaria, né una patologia molto diffusa – anzi, in passato era considerata una neoplasia rara – a destare preoccupazione è l’aumento dell’incidenza registrato negli ultimi 10 anni, praticamente raddoppiata.

Perché si formano i melanomi

Una delle cause della formazione di melanomi è senza dubbio l’esposizione eccessiva ai raggi del sole, ma ne esistono molte altre, indicate dal Ministero della Salute nel sito dedicato alla salute della pelle, www.lamiapelle.salute.gov.it.

Le riportiamo di seguito:

  • tipo di pelle (fototipo): le persone con una carnagione chiara, capelli e occhi chiari, lentiggini, sono soggetti al doppio delle possibilità di incappare nella formazione di melanomi cutanei, rispetto a chi, invece, ha la pelle scura/olivastra, occhi e capelli scuri/neri;
  • familiarità: la presenza, in famiglia, di un caso di melanoma aumenta le possibilità di svilupparne uno;
  • genetica: la mutazione nel gene CDKN2A, ereditaria, aumenta significativamente la possibilità di sviluppare un melanoma;
  • numero di nei: avere molti nei, in media più di 100, o la presenza di 5 o più nei atipici – più grandi di 6 mm con bordo irregolare e colore diverso dal normale – aumenta la possibilità di formazione di melanomi;
  • recidiva: chi ha avuto un melanoma potrebbe svilupparne un secondo a distanza di 5 o 10 anni, ma le probabilità sono basse, in media dal 2,8% al 3,6%;
  • scottature solari durante l’infanzia e l’adolescenza;
  • esposizioni al sole intense ed intermittenti;
  • presenza di un neo congenito gigante.

Come prevenire la formazione di un melanoma

Come accennato all’inizio dell’articolo, una buona prevenzione può ridurre sensibilmente le possibilità di sviluppare un tumore della pelle.

In alcuni casi, si tratta di indicazioni di buon senso, come evitare di esporsi al sole d’estate durante le ore più calde, soprattutto i bambini, o ridurre al minimo l’uso di lampade e lettini abbronzanti

Utilizzare creme e prodotti protettivi è consigliato, anche se nulla protegge di più dai raggi del sole dell’ombra e dell’impiego di indumenti coprenti.

Un altro sistema consigliato per individuare subito la presenza di melanomi è l’auto-esame, ovvero un controllo individuale dei nei presenti sul proprio corpo.

Laddove ci fosse uno o più nei con una lesione, un bordo irregolare, un colore variegato (rosso, rosa, rosso-brunato) o nero intenso, dimensioni superiori ai 6 mm o con la tendenza ad espandersi e crescere, si consiglia di rivolgersi ad un dermatologo, che procederà ad un esame approfondito.

Un’altra misura preventiva consigliata è la mappatura dei nei.

Cos’è la mappatura dei nei

La mappatura dei nei non è una visita o un esame, ma un programma di controllo, che comprende un esame clinico della pelle e una dermoscopia.

Quest’ultima si effettua impiegando il dermatoscopio, uno strumento che consente l’ingrandimento della lesione ed evidenzia aspetti morfologici necessari per effettuare una diagnosi più completa rispetto ad una normale visita.

I dati raccolti negli anni sottolineano l’importanza di questo esame, grazie al quale è possibile aumentare la capacità di diagnosticare il melanoma fino al 35% rispetto all’osservazione ad occhio nudo.

Si consiglia di affidarsi a medici esperti, perché c’è il rischio che un normale neo venga scambiato per un melanoma cutaneo, andando incontro ad un intervento di rimozione inutile.

Quando effettuare una mappatura dei nei

Come ogni esame clinico o diagnostico, la mappatura dei nei non va effettuata senza ragioni valide che la giustifichino.

Quando effettuarla?

Secondo l’associazione Melanoma Italia Onlus, la mappatura dei nei è consigliata se:

  • si hanno moltissimi nei (50-100);
  • in presenza di nei atipici, quindi dalle dimensioni, bordo e colore diversi dal normale;
  • in presenza di nei sulla schiena, difficili da tenere sotto controllo con un auto-esame;
  • presenza, in famiglia, di uno o più casi di melanomi;
  • in seguito ad ustioni o scottature;

Per distinguere un neo da un melanoma maligno ti consigliamo di consultare questa utile guida redatta dall’associazione menzionata prima.

Per approfondire l’argomento, invece, ti consigliamo di consultare questa guida al melanoma cutaneo redatta dall’AIRC.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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