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Urea Breath Test (Test del respiro): funzionamento, indicazioni e preparazione

Un professionista sanitario offre a un paziente la bustina e la capsula per l'Urea Breath Test (test del respiro).

L’Urea Breath Test (UBT), o Test del respiro, è un esame diagnostico non invasivo, semplice e affidabile, considerato di prima scelta per rilevare la presenza del batterio Helicobacter Pylori nello stomaco.  

Questo batterio è responsabile di diverse patologie gastrointestinali, dalla gastrite cronica all’ulcera

Approfondiamo insieme, e vediamo cos’è l’Helicobacter Pylori, come funziona il test, quando è indicato eseguirlo e quali sono le norme fondamentali per una preparazione corretta, essenziale per garantire l’attendibilità del risultato.

Che cos’è l’Urea Breath Test (UBT) e a cosa serve?

Come accennato, l’Urea Breath Test è un esame semplice, rapido, sicuro e non invasivo, impiegato per la diagnosi di infezione da Helicobacter Pylori.

Come suggerisce il nome, il test si basa sull’analisi di campioni di aria espirata dal paziente. La sua eccezionale attendibilità deriva da un’altissima sensibilità e specificità, entrambe vicine al 100%. 

Un altro vantaggio fondamentale è la sua sicurezza: il test utilizza un isotopo stabile del carbonio (Carbonio-13), che non è radioattivo e risulta completamente innocuo

Questa caratteristica permette di eseguire l’esame senza alcuna difficoltà anche su pazienti come bambini, anziani e donne in gravidanza o in fase di allattamento

A cosa serve il test del respiro?

La funzione principale dell’Urea Breath Test è identificare un’infezione attiva da Helicobacter Pylori. Questo batterio, se non trattato, è una causa frequente di diverse patologie gastrointestinali, tra cui gastriti croniche e ulcere gastriche e duodenali.

Oltre alla diagnosi iniziale, il test ha anche un secondo scopo cruciale: monitorare l’efficacia della terapia antibiotica prescritta per l’eradicazione del batterio. 

Eseguito a distanza di alcune settimane dalla fine del trattamento, il test conferma se l’infezione è stata eliminata con successo

Cos’è l’Helicobacter Pylori?

L’Helicobacter Pylori è un agente patogeno unico, capace di prosperare in un ambiente estremamente ostile come quello acido dello stomaco. 

Si tratta di un batterio gram-negativo, a forma di spirale e dotato di flagelli, delle piccole code che gli permettono di muoversi agilmente.

Il suo principale meccanismo di sopravvivenza consiste nell’utilizzare i flagelli per insediarsi nello strato di muco che riveste la parete interna dello stomaco. In questa zona, l’acidità è inferiore rispetto al resto della cavità gastrica, offrendo un ambiente più protetto e favorevole alla sua colonizzazione.

La chiave della sopravvivenza dell’H. Pylori risiede nella sua capacità di produrre un enzima specifico, l’ureasi, che innesca una reazione chimica fondamentale: scinde l’urea presente nello stomaco in due composti, ammoniaca e anidride carbonica.

L’ammoniaca prodotta ha un effetto neutralizzante sugli acidi gastrici circostanti, creando un microambiente con un pH più neutro, ideale per la sopravvivenza e la replicazione del batterio. È proprio questo meccanismo biochimico, unico del batterio, a costituire il principio su cui si basa l’Urea Breath Test per rilevarne la presenza.

Le patologie correlate all’infezione da H. Pylori

L’azione dell’H. Pylori danneggia la mucosa gastrica protettiva attraverso diversi meccanismi. L’ammoniaca prodotta è tossica per le cellule epiteliali, mentre il batterio stesso secerne sostanze che innescano una risposta infiammatoria cronica. 

Questa infiammazione stimola la secrezione dell’ormone gastrina, il quale a sua volta incentiva un’eccessiva produzione di succhi gastrici, che erodono ulteriormente una parete già compromessa. 

Le principali patologie associate all’infezione sono le seguenti:

  • gastrite cronica: un’infiammazione persistente della mucosa gastrica, spesso asintomatica all’inizio;
  • ulcera gastrica e duodenale: il danneggiamento dello strato di muco protettivo espone la parete dello stomaco e del duodeno all’azione erosiva degli acidi, creando vere e proprie lesioni;
  • aumento del rischio di tumore allo stomaco e linfoma MALT: sebbene più rare, queste gravi condizioni sono state associate a infezioni croniche e non trattate da H. Pylori.

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Infezione da Helicobacter pylori: cosa fare.

Come funziona l’Urea Breath Test

L’efficacia del test risiede nello sfruttare la caratteristica biochimica unica dell’Helicobacter Pylori, ovvero la produzione dell‘enzima ureasi

Il principio del test è semplice: al paziente viene somministrata una soluzione da bere (o delle pastiglie) contenente urea marcata con un isotopo stabile e innocuo del carbonio, il Carbonio-13.

Dopo l’ingestione della soluzione, si possono verificare due scenari distinti, a seconda della presenza o assenza del batterio:

  • in caso di infezione: l’enzima ureasi prodotto dall’H. Pylori presente nello stomaco scinde l’urea marcata ingerita, producendo ammoniaca e anidride carbonica marcata. Questa anidride carbonica viene assorbita nel flusso sanguigno, trasportata ai polmoni e infine eliminata attraverso l’espirazione;
  • in assenza di infezione: nello stomaco non è presente l’enzima ureasi. Di conseguenza, l’urea marcata non viene scomposta, ma viene assorbita intatta dall’organismo ed eliminata attraverso le urine senza subire trasformazioni.

La procedura prevede la raccolta di due campioni di aria espirata

  • uno basale, prima dell’assunzione dell’urea;
  • uno finale, dopo circa 30 minuti dall’assunzione. 

Questi campioni vengono analizzati in laboratorio. L’interpretazione del risultato si basa sul confronto tra i due campioni:

  • un risultato positivo è indicato da un aumento significativo del rapporto tra il Carbonio-13 e l’anidride carbonica nel secondo campione rispetto a quello basale. Questo cambiamento conferma la presenza dell’enzima ureasi e, di conseguenza, dell’infezione attiva da H. Pylori;
  • se non si rileva alcuna variazione significativa del rapporto isotopico, il risultato è negativo.

Quando eseguire l’Urea Breath Test?

L’Urea Breath Test non è un esame di routine, ma viene prescritto dal medico curante in presenza di una sintomatologia specifica che suggerisce un disturbo a livello gastrico. Anche la storia clinica del paziente è un fattore determinante per la prescrizione. 

I sintomi sospetti che più comunemente portano all’esecuzione del test sono i seguenti:

  • dolore o bruciore nella parte superiore dello stomaco, che tende a peggiorare a digiuno o durante la notte;
  • senso di gonfiore addominale, sazietà precoce o sensazione di peso dopo i pasti;
  • cattiva digestione, iperacidità e alitosi;
  • nausea e/o vomito;
  • perdita di appetito o calo di peso inspiegabile;
  • sensazione di bocca amara.

Come accennato prima, però, l’importanza del test non si limita alla diagnosi iniziale, ma si estende anche alla fase post-trattamento. L’UBT è infatti considerato il metodo ideale per verificare se la terapia antibiotica ha eliminato con successo l’infezione.

Per evitare risultati falsamente negativi, causati da una semplice inibizione temporanea del batterio, il test di controllo deve essere eseguito solo dopo un adeguato intervallo di tempo dalla fine della terapia. Le linee guida raccomandano di attendere un periodo compreso tra le 4 e le 8 settimane, con alcuni specialisti che consigliano di attendere almeno 8 settimane per massimizzare l’accuratezza.

Come si svolge il test del respiro?

Dal punto di vista del paziente, l’esame è semplice e indolore, ma richiede un minimo di preparazione e una procedura specifica.

Vediamo come si procede. 

  • Raccolta del campione basale (Tempo 0): il paziente, che deve presentarsi a digiuno, inizia l’esame soffiando delicatamente tramite una cannuccia all’interno di due apposite provette. Questa operazione serve a raccogliere il primo campione di aria espirata, che funge da controllo (o basale);
  • somministrazione dell’urea-C13: subito dopo la prima raccolta, al paziente viene chiesto di bere una soluzione contenente l’urea marcata con l’isotopo, generalmente diluita in acqua, o di assumere delle apposite pastiglie;
  • periodo di attesa e la raccolta finale: dopo aver ingerito la soluzione, inizia un periodo di attesa di circa 30 minuti. Durante questo intervallo, è fondamentale che il paziente segua alcune semplici regole: rimanere seduto a riposo, senza mangiare, bere, fumare o svolgere attività fisica. È inoltre importante evitare di chiacchierare a lungo o cantare;
  • raccolta del secondo campione: trascorsi i 30 minuti, il paziente raccoglie il secondo campione di aria espirata soffiando in altre due provette con la stessa modalità del primo. Questo campione finale rivelerà l’eventuale aumento del rapporto isotopico tra l’urea e l’anidride carbonica.

La durata totale dell’esame è di circa 30-40 minuti. Si tratta di una procedura totalmente sicura, priva di rischi e indolore

Preparazione all’Urea Breath Test

Una preparazione scrupolosa è il fattore più critico per garantire l’attendibilità del risultato. Alcuni farmaci, infatti, possono interferire con l’attività del batterio e causare risultati falsamente negativi, indicando l’assenza di infezione quando in realtà è presente.

Elenchiamo, di seguito, le principali raccomandazioni

  • sospensione dei farmaci che alterano i risultati: è essenziale sospendere l’assunzione di alcuni farmaci che possono inibire temporaneamente l’attività ureasica dell’Helicobacter Pylori. Nello specifico, si raccomanda la sospensione di:
    • Antibiotici: sospendere per almeno 4 settimane prima del test;
    • Inibitori di Pompa Protonica (PPI): sospendere per almeno 2 settimane prima del test (es. Omeprazolo, Lansoprazolo, Pantoprazolo);
    • Antisecretori (H2-antagonisti): sospendere per almeno 1 settimana prima del test (es. Ranitidina, Famotidina);
    • Antiacidi semplici e gastroprotettori: sospendere da 1 a 4 giorni prima del test (es. Gaviscon, Maalox); 
  • digiuno: presentarsi a digiuno da almeno 6-8 ore (generalmente dalla mezzanotte precedente). Per i pazienti pediatrici, il digiuno è di solito ridotto a 3 ore;
  • fumo: non fumare dalla mezzanotte precedente o, come minimo, nelle ore immediatamente prima dell’esame;
  • bevande: evitare di bere caffè e bevande alcoliche prima del test;
  • altro: evitare di masticare gomme.

Si consiglia, inoltre, di consumare un pasto leggero la sera precedente all’esame.

I farmaci “salvavita”, come quelli per la pressione arteriosa, per il cuore o per la tiroide (es. Eutirox), possono essere assunti come di consueto, anche la mattina dell’esame.

Tuttavia, per qualsiasi altro farmaco non menzionato o in caso di dubbi, è fondamentale consultare il proprio medico curante per ricevere istruzioni specifiche sulla sospensione o continuazione della terapia.

Domande Frequenti (FAQ)

1. A cosa serve l’Urea Breath Test (UBT)?

L’Urea Breath Test (UBT) è un esame diagnostico rapido, semplice e non invasivo che analizza l’aria espirata. Serve principalmente per rilevare l’infezione da Helicobacter Pylori nello stomaco. La presenza di questo batterio può causare problemi gastrointestinali come gastrite cronica e ulcere, e può favorire lo sviluppo di processi tumorali.

2. Come funziona esattamente il Test del respiro (UBT)?

Il test prevede l’ingestione di una soluzione contenente urea marcata con un isotopo stabile del carbonio. Se è presente l’Helicobacter Pylori, il suo enzima ureasi scinde l’urea in ammoniaca e anidride carbonica, assorbita nel sangue ed espulsa attraverso i polmoni, dove viene misurata, confermando così l’infezione.

3. L’Urea Breath Test è un esame invasivo o doloroso?

L’UBT è un esame non invasivo, sicuro, e non reca alcun disturbo, risultando completamente indolore. L’isotopo utilizzato non è radioattivo ed è innocuo per la salute. 

4. Qual è l’affidabilità dell’Urea Breath Test rispetto ad altri metodi (es. biopsia)?

L’UBT è considerato un test di prima scelta con risultati attendibili e la sua sensibilità e specificità sono considerate vicine al 100%.

5. Quando viene prescritto l’Urea Breath Test?

Il medico curante prescrive l’UBT in presenza di sintomi gastrointestinali sospetti e persistenti. I sintomi includono dolore bruciante alla parte superiore dello stomaco (specie notturno o a stomaco vuoto), nausea, vomito, senso di gonfiore addominale, o inspiegabile perdita di peso. È indicato anche in caso di gastrite cronica o iperacidità.

6. L’UBT è l’unico modo per rilevare l’Helicobacter pylori?

I documenti definiscono l’Urea Breath Test come una metodica di larga applicazione e un esame di prima scelta per la diagnosi di infezione da Helicobacter Pylori. L’alta sensibilità e specificità del test (vicine al 100%) ne confermano l’attendibilità diagnostica. Le fonti fornite non elencano specificamente altri metodi diagnostici per poter affermare se l’UBT sia l’unico esistente.

7. L’UBT viene utilizzato anche per verificare l’eradicazione del batterio dopo la terapia?

Sì, l’UBT viene utilizzato in una fase successiva, dopo la diagnosi e il trattamento, per monitorare l’efficacia della terapia antibiotica. L’esame è ritenuto il metodo ideale per confermare l’eradicazione del batterio in pazienti che hanno completato il ciclo di trattamento anti-Helicobacter.

8. Quali farmaci devo sospendere e con quanto anticipo rispetto al test?

È necessario sospendere gli antibiotici da almeno 3/4 settimane (o 20 giorni/un mese) prima dell’esame. Gli Inibitori della Pompa Protonica (IPP) (come Omeprazolo o Pantoprazolo) e gli antisecretori gastrici devono essere sospesi nelle 2 settimane o 15 giorni precedenti. Gli antiacidi (come Maalox o Gaviscon) devono essere evitati nei 4 giorni precedenti o nell’ultima settimana.

9. Devo essere a digiuno prima di eseguire l’Urea Breath Test?

Sì, è obbligatorio presentarsi a digiuno il giorno dell’esame. Il digiuno richiesto è di almeno 6-8 ore (generalmente dalla mezzanotte precedente). Per i pazienti bambini, il digiuno richiesto è di almeno 3 ore.

10. Posso bere acqua o fumare prima o durante il test?

È necessario non fumare, né masticare gomme, da almeno 8 ore prima dell’esame, o dalla mezzanotte del giorno antecedente. Nelle ore precedenti, è vietato anche bere bevande alcoliche e caffè. Durante i 30 minuti di attesa del test, il paziente deve evitare assolutamente di fumare, bere, mangiare o chiacchierare a lungo.

11. C’è una preparazione dietetica da seguire nei giorni precedenti?

Nei giorni precedenti non è richiesta una dieta specifica. Tuttavia, è consigliato consumare un pasto leggero la sera prima dell’esame. La preparazione più importante riguarda la scrupolosa sospensione dei farmaci inibitori della secrezione acida e degli antibiotici.

12. Quanto dura l’intera procedura dell’Urea Breath Test?

L’esame è rapido e la sua durata media è di circa 30 minuti. La durata è determinata principalmente dal periodo di attesa di 30 minuti che intercorre tra l’ingestione della soluzione di urea marcata e la raccolta del secondo campione di aria espirata.

13. Cosa devo fare durante l’esame?

Il paziente deve prima soffiare completamente in una provetta (campione basale). Successivamente, deve bere la soluzione di urea marcata e attendere 30 minuti. Durante l’attesa, deve rimanere seduto a riposo senza mangiare, bere, fumare o parlare a lungo. Infine, ripete la procedura di espirazione in una seconda provetta.

14. Cosa significa un risultato positivo o negativo?

Un risultato positivo significa che è presente Helicobacter Pylori nello stomaco, in quanto l’analisi rileva una quota maggiore di anidride carbonica marcata nel secondo campione espirato rispetto al controllo. Un risultato negativo significa che l’urea non è stata scissa e che il batterio non è presente. Tuttavia, farmaci assunti di recente possono inibire temporaneamente il batterio, restituendo un risultato falsamente negativo.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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