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La Banca dati nazionale delle DAT è operativa

Banca Dati Nazionale delle DAT

Attesa 17 mesi, finalmente è giunta la firma al decreto che rende operativa la Banca Dati Nazionale per le Disposizioni Anticipate di Trattamento. Intro. 

Lo scorso 10 dicembre 2019 il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato, tramite la propria pagina Facebook, la firma al decreto sulla banca dati nazionale per le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT)

“Con questo atto la legge sul biotestamento approvata dal Parlamento è pienamente operativa e ciascuno di noi ha una libertà di scelta in più”. 

Queste le parole con le quali il Ministro ha commentato la firma, attesa da più di 17 mesi. 

Con l’espressione “Disposizioni Anticipate di Testamento” si fa riferimento a quello comunemente denominato Testamento Biologico o Biotestamento, introdotto nell’ordinamento giuridico con la legge 22 dicembre 2017, n. 219, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. 

Ne abbiamo parlato diffusamente in un precedente articolo, che trovi qui

Lo strumento che mancava

Con la firma al decreto sulla Banca Dati Nazionale delle DAT si compie l’ultimo passaggio essenziale per rendere operativa la legge sul Testamento Biologico. 

L’Associazione Luca Coscioni, tra le principali sostenitrici dell’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano del testamento biologico, ha accolto favorevolmente l’approvazione di quello che ha definito “uno strumento utile per rendere pienamente applicativi i testamenti biologici su tutto il territorio nazionale”.

La firma è arrivata a pochi giorni dalla prima udienza presso il TAR del Lazio, relativa al ricorso presentato proprio dall’Associazione Luca Coscioni nei confronti del Ministero della Salute.

Ma perché era così importante questa banca dati nazionale delle DAT? 

Scopriamolo insieme. 

A cosa serve la Banca Dati Nazionale delle DAT

Abbiamo detto che la firma del decreto era attesa da più di 17 mesi, durante i quali la legge sul testamento biologico era stata pesantemente limitata dall’assenza di questo strumento essenziale. 

Ma a cosa serve questa banca dati nazionale delle DAT? 

Beh, la legge sul testamento biologico consente la consegna del modulo contenente le volontà del soggetto presso un ufficio del proprio comune di residenza, un notaio o una struttura sanitaria predisposta alla raccolta

Si tratta, però, di un documento cartaceo, quindi non consultabile da altri uffici e ospedali dislocati sul territorio nazionale. 

Con la Banca dati nazionale ora sarà possibile digitalizzare le DAT e renderle accessibili a medici, ospedali e strutture sanitarie in caso di necessità. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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