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Un percorso fatto di duro lavoro, profonda dedizione, fidati compagni e grandi soddisfazioni

Marco Verzari

Ecco l’intervento del Presidente del Fondo ASIM, Marco Verzari, pubblicato nell’ultimo numero di Asim Informa. Intro. 

Stamani, con il proposito di trovare le parole adatte per esprimere il mio pensiero e le mie sensazioni su questi quattro anni di impegno e di lavoro sviluppato alla Presidenza del Fondo ASIM, ho aperto la homepage del sito del Fondo e mi sono fermato a riflettere sui numeri che sono apparsi in evidenza:

  • 5.252 imprese aderenti;
  • 407.740 lavoratori iscritti;
  • 237.526 lavoratori in copertura;
  • 68.328 lavoratori registrati al Portale.

Mentre riflettevo, quei numeri prendevano forma e rappresentavano le tantissime donne e uomini che sono, di fatto, i legittimi destinatari dei servizi, delle prestazioni e delle attività che costituiscono la mission del Fondo. 

Lavoratrici e lavoratori che ogni giorno operano, nelle molteplici attività di questo Settore, troppo spesso dimenticati dalla gente, dall’opinione pubblica, dalle istituzioni; troppo spesso sfruttati con orari e carichi di lavoro pesanti e salari esigui ma, di fatto, sono sempre coloro che, attraverso il loro lavoro, risultano soggetti fondamentali per il benessere collettivo in tantissime realtà, nella sanificazione degli ospedali, delle case di cura, degli uffici pubblici, dei ministeri, delle scuole, delle fabbriche…

Allora, non nascondendo la sensazione di una punta di orgoglio, mi è apparso più chiaro quello che tutti insieme stiamo concorrendo a costruire in ASIM e allo stesso modo ho realizzato in maniera più tangibile i risultati raggiunti in questi quattro anni di guida del Fondo.

Quando abbiamo avviato questa consiliatura con la nostra nomina nell’assemblea del 5 giugno 2017, il Fondo non aveva ancora superato una complessa fase di start-up, i lavoratori in copertura, nel bilancio appena approvato, erano 146.313 ma, soprattutto, si registrava un rapporto sinistri/contribuzione ancora molto basso (11,1%).

Il risultato di questa situazione si tramutava di fatto in un utilizzo scarso delle prestazioni da parte dei lavoratori e, al tempo stesso, in un enorme vantaggio economico per il Gestore assicurativo, solo parzialmente mitigato da un primo accordo con lo stesso – inerente una formula di bonus/malus – finalizzato ad attenuare lo spreco di risorse.

Ad aggravare ciò si aggiungeva un accumulo ingente di risorse economiche accantonate che giacevano nei nostri conti correnti o che venivano gestiti con investimenti rivelatisi successivamente anche con costi interni elevati.

I rapporti con il Gestore erano resi complicati dal medesimo: sia per le difficoltà che creava nel fornire i dati indispensabili alla Presidenza per la gestione oculata del Fondo; sia, in diversi casi, nelle difficoltà poste ai lavoratori per l’accesso alle prestazioni.

Nei Consigli Direttivi precedenti poi, si erano spesso sviluppate varie e accese discussioni: sia relativamente alla necessità e alla eventuale, successiva, scelta di collaborazioni da parte di professionisti (Broker); sia sui termini e i contenuti di confronto da contrapporre al Gestore.

Questo è il quadro sostanziale che ci siamo trovati ad affrontare all’inizio di giugno 2017. Senza alcuna presunzione o autoreferenzialità mi sento oggi di sostenere che forse tra i meriti che posso ascrivere a me e al Vicepresidente ci sono sicuramente almeno quattro cose da rilevare.

La prima è stata mettere da parte le tensioni che si erano create e avviare un confronto approfondito all’interno della Presidenza; in quel momento abbiamo ritenuto giusto dare pieno ascolto e giusto ruolo ad Augusto Monachesi, sino ad allora scarsamente coinvolto.

La seconda è stata scegliere sia gli elementi fondamentali per strutturare il Fondo sia le collaborazioni necessarie. In questo modo sono maturate le proposte per il Consiglio Direttivo, finalizzate a selezionare e costituire un gruppo di esperti tecnico-sanitari, quindi un Attuario, un Medico e un Legale esperto in assicurazioni, che fosse in grado di assicurare un’alta competenza di indirizzo alla Presidenza in merito alle prestazioni necessarie del Piano sanitario, alla sostenibilità del Nomenclatore, al confronto con il Gestore.

Avevamo poi bisogno di assicurare al Fondo gli strumenti e i metodi necessari a una comunicazione idonea e funzionale delle sue attività utilizzando tecnologia, app e reti social per garantire la massima divulgazione tra i lavoratori e le imprese del Settore delle opportunità e delle prestazioni fornite dal Fondo ASIM e per questo era necessario selezionare e scegliere un partner professionalmente competente, affidabile e capace di coinvolgere con passione tutti noi, i nostri operatori e soprattutto le lavoratrici e i lavoratori. La selezione ha visto l’assegnazione del servizio alla società Openbox.

In quei giorni poi emergeva un ulteriore problema, cioè la gestione delle risorse accantonate che giacevano nei conti correnti oppure risultavano investite. Tale situazione oltre a non trovare giustificazione rispetto le necessità e gli obiettivi del Fondo, poteva accrescere i rischi per la tutela del patrimonio accumulato. 

La Presidenza e il Consiglio Direttivo hanno convenuto dunque di procedere alla selezione di un consulente finanziario esperto che fosse in grado non solo di indirizzare, attraverso la massima tutela per il patrimonio di ASIM, le scelte necessarie da attuare, ma anche di rendere edotti, consapevoli e responsabili in merito a dette scelte, tutti i componenti degli organi del Fondo.

Nel nostro lavoro quotidiano poi, ci siamo dotati del supporto di professionisti preparati e attenti quali il Dott. Maielli per la parte contabile e l’avvocato Camilla Biffoli per la parte legale. 

Mi preme rammentare che proprio dall’attenzione al lavoro di Augusto Monachesi e dalla preparazione dell’avvocato Biffoli siamo riusciti a bloccare il più grande tentativo di truffa mai perpetrato contro gli enti bilaterali, salvaguardando gli interessi di tutta la bilateralità e dei milioni di lavoratori che rappresentano, facendo contestualmente un servizio importante di tutela delle risorse dello Stato.

Dunque, mi sento oggi di affermare con orgoglio che oltre all’apprezzamento personale per questi professionisti, sono infatti questi risultati che stanno a testimoniare la positività delle scelte fatte, che si sono rivelate quelle giuste e vincenti, di ASIM, della Presidenza, dei Soci e dei componenti del Consiglio Direttivo.

La terza è stata quella di dare pieno ascolto anche alle critiche più pungenti emerse da parte dei Consiglieri nei vari Direttivi, in particolare sul corretto utilizzo delle risorse e sui meccanismi di trasparenza nelle scelte da effettuare e per questi obiettivi abbiamo predisposto e approvato in Consiglio dei regolamenti puntuali e delle procedure specifiche da seguire.

La quarta è stata quella del coinvolgimento dei Consiglieri, delle operatrici e degli operatori di ASIM, ma soprattutto del responsabile Augusto Monachesi.

Nel nostro c.d. Comitato di Presidenza – formato da me quale Presidente, dal Vicepresidente e dal Responsabile – si sono infatti costruite le scelte che hanno reso ASIM uno dei fondi negoziali di Assistenza Sanitaria Integrativa più importanti del Paese.

  • Abbiamo intrapreso e stiamo continuando una partnership con la Fondazione AIRC attraverso il finanziamento di una importante borsa di studio per giovani ricercatori.
  • Abbiamo avviato due campagne straordinarie a beneficio delle lavoratrici (oltre il 70% del Settore) e dei lavoratori con interventi sulla maternità e su check up specifici per donna e uomo (progetto donna-progetto uomo).
  • Abbiamo assicurato diversi interventi per l’assistenza ai lavoratori colpiti dalla Covid-19 o costretti in isolamento.
  • Abbiamo portato in gestione diretta il 70% delle attività relative al Piano sanitario con un enorme risparmio di risorse economiche, ciò ha consentito di ridurre il costo del nomenclatore e successivamente ha altresì determinato la possibilità di arricchirlo con nuove e ulteriori prestazioni a vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori.
  • Abbiamo migliorato numerose volte il Piano sanitario in diversi punti essenziali (franchigie, massimali, etc.), inserendo la Long Term Care (non autosufficienza) e introducendo il fuori rete come scelta individuale.
  • Abbiamo gestito le risorse accantonate seguendo le disposizioni approvate in uno specifico regolamento, riducendo drasticamente i rischi finanziari e determinando un enorme risparmio economico per il Fondo.
  • Abbiamo assunto e formato 12 nuove lavoratrici e lavoratori portando il nostro Staff a 17 persone.

In questo periodo abbiamo organizzato dibattiti e convegni nei quali abbiamo sostenuto argomenti di denuncia e di proposta in tema di assistenza Sanitaria Integrativa e, al tempo stesso, abbiamo partecipato da protagonisti ai principali tavoli di lavoro sulla sanità integrativa.

In dette occasioni abbiamo sempre sottolineato la necessità della parola – integrativa – nell’azione dei fondi poiché per noi la Salute, come evidenzia la stessa nostra Costituzione, è un bene universale da tutelare e quindi il Servizio Sanitario un diritto di tutti.

Per questo riteniamo fondamentale che il nostro Paese riconosca finalmente gli errori fatti negli ultimi 40 anni che hanno visto l’impoverimento costante e progressivo della spesa pubblica nel Servizio Sanitario e dunque auspichiamo si possa finalmente realizzare una determinante inversione di tendenza. 

A oggi però, dobbiamo constatare che, esclusi gli urgenti, necessari, interventi dovuti alla eccezionalità della Pandemia ancora in atto, questa inversione, salvo nelle dichiarazioni di intenti sostenute da parte di diversi esponenti politici, nei fatti non si percepisce, tantomeno poi si è concretizzata attraverso alcun provvedimento programmatico e strutturale da parte del Governo.

In questo Settore però l’Assistenza Sanitaria Integrativa ha assunto un’altra importante funzione e cioè ha consentito, e consente tutt’ora, a migliaia di lavoratrici e lavoratori economicamente poveri di accedere alla possibilità di fare prevenzione e non solo cura, cosa che per molti di loro, viste le condizioni economiche sarebbe stato impossibile.

Permettetemi quindi di esprimere orgoglio e soddisfazione nel raccontare ancora una volta il bellissimo percorso di questi quattro anni.

Ringrazio per questo Lorenzo, il Vice Presidente, per il percorso condiviso, Cinzia, Giovanni, Fabrizio, Elena Maria, Sergio, Barbara, Andrea, Antonio, Nicola, Vincenzo, i componenti del Consiglio Direttivo, per la attiva e positiva azione e partecipazione nelle riunioni, il Collegio dei Revisori per l’attenzione e l’impegno.

Ma voglio evidenziare un ringraziamento speciale e dovuto proprio a 17 persone speciali che con il loro impegno e la loro passione costituiscono il cuore del Fondo ASIM.

Mi riferisco ad Augusto “La Guida della compagnia”, dirigente che esprime competenza, professionalità, intuito, curiosità, umanità, doti, queste, che conoscendolo ho riconosciuto in lui e credo che il Fondo ASIM possa considerarsi bravo e fortunato ad averlo scelto.

Mi riferisco a Grazia, Silvia, Deborah e Veena lavoratrici che, in tempi diversi, hanno partecipato con ruoli fondamentali, professionalità e una passione e vitalità da esempio per tutti, ad avviare le attività di ASIM.

Mi riferisco a Stella, Monia, Cristina e Federica, lavoratrici frutto delle prime selezioni e assunzioni fatte da questa Presidenza, che hanno rappresentato una crescita importante in termini di professionalità, impegno e simpatia per tutta la “compagnia” in un momento fondamentale di crescita del Fondo.

Mi riferisco a Giulia, Roberta, Nicolas, Federica, Enrico, Barbara e agli ultimi due recenti arrivi Antonio e Antonio, lavoratrici e lavoratori che in un momento particolarmente difficile dovuto sia alla Pandemia in atto, che ha costretto tutti al lavoro da casa, ma anche all’impegno gravoso di dare gambe e slancio alla decisione del Consiglio di portare all’interno gran parte dell’attività di ASIM, si sono subito inseriti con grande impegno ed entusiasmo nel gruppo e nel lavoro importante da svolgere.

Ebbene sì! Sono a loro i ringraziamenti più sentiti.

Osservateli mentre sono impegnati nelle operazioni di contabilità, oppure nel confronto con i dipendenti del soggetto gestore e percepirete le loro capacità.

Provate ad andare nella nostra pagina Facebook, oppure ascoltateli mentre parlano al telefono per dare risposte, informazioni, indicazioni e vi potrete certamente rendere conto di come dialogano con lavoratrici e lavoratori, che empatia hanno sviluppato e che confronto riescono a tenere anche di fronte a chi provoca strumentalmente o insulta. Dopo tutto questo, sono certo che capirete quale bene prezioso costituiscono per il Fondo ASIM e per tutto il Settore.

Vedete, il lavoro costituisce di per sé un diritto e un valore fondamentali per le persone, sottolineare questo oggi è ancora più doveroso, soprattutto quando questo valore è ancora negato a tantissime persone disoccupate e messo a serio pregiudizio per altrettante che in assenza di un sistema di regole e strumenti idonei lo ha già perso e non riesce a ritrovarlo o rischia di perderlo.

È però comunque grave constatare quando questo valore viene depauperato nei confronti di lavoratrici e lavoratori che vivono un costante stato di precarietà nel lavoro che si estende inevitabilmente anche nella loro vita, oppure nei confronti di donne, di uomini, di persone sfruttate e spesso troppo poco considerate da un sistema di appalti che ancora non gli assicura tutele adeguate e salari congrui. 

Medesima considerazione aggiungo, va fatta anche quando tale sistema danneggia le imprese serie e responsabili.

Ebbene ancor di più in dette situazioni io ritengo che queste lavoratrici e questi lavoratori debbano costituire un bene per tutti ancora più prezioso e questo credetemi, le ragazze e i ragazzi di ASIM lo hanno capito perfettamente.

Quindi, con un augurio forse ancora più ambizioso, spero che il nuovo Consiglio possa prendere lo spunto dai temi di cui parlavo sopra e possa accompagnare le lavoratrici e i lavoratori del Settore Servizi di Pulizie, Servizi Integrati/Multiservizi con il messaggio di attenzione e speranza che il grande Battiato cantava nel testo de La cura

“E guarirai da tutte le malattie | Perché sei un essere speciale | Ed io, avrò cura di te”.

Marco Verzari, Presidente Fondo ASIM

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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