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Silenzio assenso per la donazione degli organi: cosa cambia

silenzio assenso alla donazione degli organi

Dopo vent’anni, il Ministero della Salute ha siglato il nuovo regolamento per il silenzio assenso alla donazione degli organi. Ma è solo il primo step. Approfondiamo insieme. Intro. 

Lo scorso 20 agosto il Ministro della Salute Giulia Grillo ha firmato il decreto ministeriale contenente le norme del regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit), dopo vent’anni di attesa. 

Infatti, questo regolamento era previsto dalla legge 91 del 1 aprile 1999 sul silenzio-assenso sulla donazione di organi.

“È una legge che permetterà di salvare molte vite, ma bisogna che i cittadini siano adeguatamente informati”.

Queste le parole del Ministro, che pone giustamente l’attenzione sulla necessità di diffondere informazioni adeguate ai cittadini, su un tema comunque molto delicato e spesso divisivo. 

L’obiettivo di questo nuovo regolamento è “garantire la piena trasparenza e tracciabilità delle fasi di donazione, prelievo, trapianto, post trapianto e segnalazione di eventi e reazioni avversi gravi”.

Cosa contiene il nuovo regolamento

Nel decreto firmato il 20 agosto sono presenti norme che definiscono gli obiettivi, le funzioni, la struttura, le caratteristiche tecniche, le procedure di abilitazione all’accesso degli utenti, le modalità di trasmissione dei dati, le informazioni contenute nel Sistema Informativo Trapianti (Sit) e le modalità di alimentazione dello stesso.

Inoltre, contiene anche alcune disposizioni in merito al Registro nazionale dei donatori di cellule per procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo

Ma cosa c’entra questo con il silenzio assenso per la donazione degli organi?

Approfondiamo insieme. 

Silenzio assenso per la donazione degli organi: facciamo chiarezza

Il decreto firmato lo scorso 20 agosto rappresenta, a tutti gli effetti, uno degli step necessari all’entrata in vigore del principio del silenzio-assenso alla donazione degli organi, ma non è l’unico, come vedremo più avanti in questo articolo. 

Innanzitutto, dobbiamo chiarire in cosa consiste il silenzio assenso per la donazione degli organi, perché su questo punto c’è molta confusione e tanti scontri tra i cittadini. 

Fino al 20 agosto non era possibile prelevare gli organi da un soggetto deceduto (si parla di morte cerebrale, non di coma) qualora quest’ultimo non avesse dichiarato, in vita, di essere favorevole alla donazione degli organi. 

Questo ha generato una situazione alquanto complicata, perché da un lato c’è il soggetto che, magari, era disposto in vita a donare gli organi ma non aveva avuto gli strumenti o la possibilità di dichiararlo in modo netto, formalizzando quindi la sua volontà. 

Dall’altro lato, c’è un soggetto bisognoso di un trapianto che non ha trovato un organo compatibile per salvargli o migliorargli sensibilmente la vita. 

Cosa cambia adesso

Nell’articolo 4 della Legge 01 aprile 1999 , n. 91, contenente “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti” si può, infatti, leggere quanto segue:

“i cittadini sono  tenuti a dichiarare  la propria libera volontà  in ordine alla donazione di organi e di tessuti del proprio corpo successivamente alla morte, e sono  informati che la mancata dichiarazione di volontà è considerata quale assenso alla donazione”.

Ora, con la firma di questo decreto, si è data attuazione a quanto previsto dalla legge n.91 di vent’anni fa, rendendo possibile procedere al prelievo degli organi in assenza di esplicito rifiuto da parte del soggetto deceduto quando era in vita. 

Quindi, sarà necessario, in vita, dichiararsi favorevoli o contrari alla donazione degli organi – come è già possibile fare da anni ormai. 

Ma, laddove non si esprimesse in modo netto la propria opposizione alla donazione degli organi, formalizzandola o comunicandola ad un parente, varrà il principio del silenzio assenso.

Il silenzio assenso non è ancora operativo

Come abbiamo spiegato all’inizio dell’articolo, questo è solo il primo passaggio verso l’attuazione del silenzio assenso alla donazione degli organi. 

Infatti, la firma del decreto ha dato il via ad un processo alquanto complesso, che porterà via sicuramente diversi mesi. 

Nello specifico, è necessario adeguare l’Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana) in tutte le Asl e la disciplina del sistema di notifica della richiesta di espressione della volontà sulla donazione, essenziale al funzionamento del silenzio-assenso.  

Inoltre, è fondamentale informare i cittadini, attraverso una campagna informativa per promuovere la donazione degli organi e i trapianti, illustrando le modalità con le quali avvengono. 

Al momento, quindi, le modalità di acquisizione del consenso alla donazione degli organi da parte del soggetto ancora in vita resta la stessa utilizzata fino al 20 agosto

L’ha spiegato in modo molto chiaro il direttore del Centro Nazionale Trapianti, il dottor Massimo Cardillo. 


Come si comunica la volontà o meno di donare gli organi

Tutto il processo del silenzio assenso alla donazione degli organi si regge, quindi, sulla volontà o meno da parte dei cittadini di donare gli organi dopo la morte, o meglio la non contrarietà a procedere. 

Ma come si comunica questa volontà? 

modalità comunicazione donazione degli organi

Esistono 5 modalità, le seguenti: 

  1. firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento;
  2. presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità;
  3. compilando il tesserino blu del Ministero della Salute o una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore;
  4. compilando l’atto olografo dell’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO);
  5. riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma.

La volontà del cittadino viene poi registrata nel Sistema Informativo Trapianti, consultabile dai medici e dalle strutture ospedaliere. 

Si può cambiare idea in ogni momento, comunicandolo. Laddove il soggetto non abbia comunicato la sua volontà, vale quella dei familiari aventi diritto. In caso di minori, è richiesta la volontà di entrambi genitori. 

Ad oggi, sono oltre cinque milioni le dichiarazioni di volontà registrate dal Sistema Informativo Trapianti (SIT); di queste, quasi tre milioni e mezzo sono state rilasciate al momento del rilascio/rinnovo della carta di identità.

Per approfondire, ti invitiamo a consultare il sito www.diamoilmegliodinoi.it/

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
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