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Al fianco di chi lavora: l’impegno per il diritto alla salute. Prossimità, inclusione e prevenzione per rafforzare la dignità del lavoro

Giusi Sferruzza, Vicepresidente Fondo ASIM,

Essere stata chiamata alla guida del Fondo è un onore ma, soprattutto, un’assunzione profonda di responsabilità. Il mio insediamento come Vicepresidente rappresenta un vero e proprio impegno civile e politico: bisogna accompagnare, sostenere e tutelare la salute di chi lavora, ogni giorno, in un Settore che, troppo spesso, resta invisibile agli occhi della società, nonostante svolga un ruolo strategico ed essenziale per il nostro paese, nei nostri territori, nelle nostre città e per le nostre vite.

In un’epoca in cui le fragilità del nostro sistema socioeconomico si riflettono in modo sempre più marcato sul diritto alla salute, il mio obiettivo prioritario è mettere ogni sforzo, ogni competenza e ogni strumento che possiedo a servizio di lavoratrici e lavoratori iscritti.

Il nostro Fondo si rivolge agli operatori del Settore dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi. Persone che, troppo spesso, vivono condizioni lavorative di precarietà: part-time involontario, ritmi gravosi, discontinuità occupazionale. In molti casi si tratta di lavoratrici e lavoratori maturi, non sempre avvezzi alle nuove tecnologie ed alla digitalizzazione, troppo spesso, poco a conoscenza di ciò che spetta loro. Ed è proprio in questa realtà, che noi tutti, dobbiamo affondare ogni giorno le radici del nostro impegno.

Uno dei nodi centrali affrontati nel corso degli anni dal Fondo, a cui spero di poter fornire il mio contributo, riguarda la comunicazione che il Fondo ASIM dovrà sempre più rafforzare e consolidare con gli iscritti. 

Negli ultimi anni il Fondo si è prodigato per mettere in atto strumenti importanti (portali web, campagne informative, ecc.) per colmare il divario comunicativo che, purtroppo ancora oggi, separa molte lavoratrici e lavoratori dalle prestazioni disponibili; ma c’è tanto ancora che si può fare. 

Dobbiamo continuare a lavorare sull’inclusione, continuare a creare con gli iscritti relazioni, coltivando la fiducia, proseguire costantemente nelle attività di semplificazione, e abbattendo gli ostacoli.

Ancora oggi non è semplice orientarsi tra le regole e le procedure della sanità integrativa ancor più per quelle lavoratrici e lavoratori scarsamente avvezzi all’utilizzo della tecnologia.

È necessario continuare a formare e informare, diffondendo sempre più capillarmente i servizi resi dal Fondo, con messaggi il più semplificati possibili che siano empatici e facilmente accessibili. Per facilitare questo processo, bisogna qualificare, investendo sempre di più sulla formazione degli operatori, dei referenti, della rete delle delegate e dei delegati, nonché sugli stessi utenti affinché si possa ricorrere alle prestazioni.

E ancora, in linea con quanto fatto sinora al Fondo ASIM, bisogna puntare sulla prevenzione, che assume un ruolo fondamentale per tutelare e salvaguardare la salute di ciascuno e che dovrà sempre più essere il cuore di un sistema sanitario intelligente e sostenibile.

In tale contesto centrale diviene l’educazione sanitaria e la promozione di corretti stili di vita, soprattutto in quei contesti lavorativi maggiormente esposti e fragili, ove risulta più alta l’incidenza di patologie croniche e degenerative.

Ci troviamo, sicuramente, di fronte a interventi sfidanti, ma per questo estremamente stimolanti. Durante la mia permanenza al Fondo ASIM in qualità di Vicepresidente profonderò quotidianamente e costantemente il massimo impegno affinché si rafforzi il legame con le iscritte e gli iscritti. Il Fondo deve essere punto di riferimento in tutto il percorso lavorativo e non solo percepito come mero erogatore di prestazioni da rimborsare.

Concludo con una frase che porto con me in questo nuovo cammino, una frase di Roberto Benigni che recita: “Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.

Rimanere fermi, oggi, sarebbe il vero rischio. Credo fermamente che muoversi insieme sia un’opportunità da non perdere per costruire un sistema più giusto ed equo, per la persona e per il lavoro.

Giusi Sferruzza, Vice Presidente del Fondo ASIM

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