
Quando si arriva alla fine di un percorso è naturale voltarsi indietro, ripercorrere ciò che è stato fatto, riconoscere i momenti significativi, ricordare le difficoltà superate, le scelte compiute, i risultati ottenuti.
Anche per me è arrivato questo momento al Fondo ASIM. Un passaggio importante, non solo dal punto di vista istituzionale ma anche personale, che mi porta a riflettere su quanto realizzato e sul senso più profondo di questo cammino condiviso.
Ma come si misurano il valore e la bontà di un’esperienza come questa?
A parer mio i criteri di valutazione non possono essere altro che quelli che sono gli obiettivi fondamentali di un fondo di assistenza sanitaria integrativa come Fondo ASIM:
- Offrire il massimo supporto alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti
- Garantire un efficientamento continuo del servizio
- Ricercare costantemente soluzioni innovative e all’avanguardia.
Offrire il massimo supporto a lavoratrici e lavoratori iscritti
Negli ultimi anni la rete del Fondo ASIM è cresciuta in ampiezza e profondità: l’accesso alle prestazioni è diventato più capillare, più semplice.
Il Piano sanitario si è evoluto, arricchendosi di nuove soluzioni e modellandosi sui bisogni e sulle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti. Ne è un esempio il nuovo Piano sanitario rinnovato nel gennaio 2025 ove sono state ampliate anche alcune delle prestazioni previste in uno degli ambiti più onerosi dal punto di vista economico per gli iscritti: l’odontoiatria.
Ma non solo, in momenti complessi – come nel caso della pandemia da COVID-19 o a seguito delle alluvioni che hanno coinvolto l’Emilia Romagna e le Marche – sono stati attivati Piani Sanitari Straordinari, con tempestività e attenzione.
Ogni canale di contatto – digitale e umano – è stato rafforzato: dal servizio di assistenza sulle più disparate piattaforme agli strumenti informatici e informativi. Attraverso l’invio di puntuali e capillari newsletter, l’aggiornamento della pagina FAQ, la creazione di video tutorial e materiali di supporto, il presidio dei canali social e la costante implementazione del sito web (basti pensare all’innovativo sistema di ricerca prestazioni facilitata), non abbiamo solo offerto prestazioni socio-sanitarie, ma costruito un rapporto di fiducia, trasparente e solido, con chi ogni giorno si rivolge al Fondo ASIM.
Garantire un efficientamento continuo del servizio
Anno dopo anno, abbiamo perseguito un piano di efficientamento ponderato e lungimirante, per rendere la “macchina organizzativa” sempre più solida, flessibile e sostenibile.
Si è intervenuti implementando i sistemi informativi/informatici, standardizzando i processi e i linguaggi, internalizzando sempre più attività per migliorare il servizio e allo stesso tempo contenere i costi e risparmiare risorse da reinvestire in piani sanitari straordinari e prestazioni aggiuntive.
Tramite l’adozione di un linguaggio basato sull’utilizzo del nomenclatore completo dei LEA e delle classificazioni delle malattie e degli interventi codificate secondo gli standard indicati dal Ministero della Salute (ICD- CM), riusciamo a garantire chiarezza, precisione e immediatezza nel supporto agli iscritti e nel controllo delle prestazioni; ma non solo: abbiamo creato un sistema solido che permetterà al Fondo di “farsi trovare pronto” quando sarà effettiva l’introduzione dei nuovi strumenti di monitoraggio richiesti dalle normative (come nel caso del Cruscotto delle Prestazioni).
Grazie a un organico cresciuto, sia in termini quantitativi che qualitativi, siamo stati in grado di ideare, concretizzare e gestire numerose iniziative “extra”, nonché di sopportare un volume di attività ordinarie straordinario: basti pensare che solo nell’ultimo anno (2024) abbiamo erogato oltre 143 mila prestazioni (di cui 120mila in autogestione), risposto alle richieste di supporto di oltre 37.800 iscritti, attivato 2 piani sanitari straordinari.
Ricercare costantemente soluzioni innovative e all’avanguardia
Accanto all’operatività quotidiana, c’è sempre stato anche un pensiero rivolto a ciò che verrà: non solo rispondere ai bisogni, ma cercare di anticiparli; non solo offrire tutele, ma costruire una nuova cultura della salute.
Attraverso un approccio completamente data driven, ovvero partendo da un’analisi approfondita della platea di riferimento e delle relative necessità, abbiamo interpretato e definito quelli che sono e che saranno i nuovi metodi di acquisizione delle informazioni e di fruizione delle prestazioni, per dar vita a iniziative innovative, concrete, verticali e accessibili.
Il Piano Sanitario Straordinario “La prevenzione su misura”, che introduce un nuovo paradigma: un percorso di prestazioni “su misura” per ogni iscritto, per garantire interventi mirati ed efficaci senza perdite di tempo per lavoratrici e lavoratori e senza spreco di risorse per il Fondo (bloccando il consumismo sanitario).
ASIM Care che, proponendo un’interpretazione avanguardistica del concetto di prevenzione primaria, segna una svolta nel modo di promuovere e proporre il benessere e la salute, un approccio moderno e più vicino alla persona.
Alla luce di tutto questo, mi faccio una domanda da solo: posso dunque dire di sentirmi soddisfatto del mio percorso?
In tanti anni di attività imprenditoriale e nella rappresentanza mi era capitata un’esperienza in un ente bilaterale nazionale della formazione, ma mai in un fondo, per lo più sanitario. Ragione per cui sono partito un po’ curioso e un po’ guardingo, poi francamente sono stato messo subito in condizione di operare bene.
Sicuramente si può fare sempre di più e sempre di meglio, ma con coscienza e convinzione posso dire che quanto realizzato ha permesso al Fondo di crescere proseguendo nel percorso che da anni lo ha portato ad essere un punto di riferimento in tutto il panorama dei Fondi di assistenza sanitaria integrativa. Mi sento fiero delle iniziative condotte per supportare lavoratrici e lavoratori in modi e momenti diversi; mi sento orgoglioso di aver creduto e investito nelle idee che hanno permesso al Fondo di evolversi in maniera consistente ma sostenibile; mi sento fortunato ad aver avuto dei compagni di viaggio straordinari che hanno permesso a ogni ambizione, a ogni visione, di diventare realtà.
E quindi un grazie alla struttura, un gruppo di persone competenti, motivate e generose, alle quali abbiamo riconosciuto queste gratificazioni in ambito di premialità e welfare.
Concludo con una certezza. Mi auguro che chi verrà dopo di me possa condividere quanto fatto e valorizzarlo per farlo continuare a crescere e migliorare, certo che quanto abbiamo costruito continuerà a generare valore negli anni avvenire; perché ogni fine è anche un nuovo inizio.
Massimo Stronati, Presidente del Fondo ASIM