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Miopia, ipermetropia, astigmatismo: i difetti della vista spiegati in modo semplice

Una paziente si copre un occhio durante un esame della vista con una dottoressa che indica la tabella optometrica, in riferimento alla miopia, ipermetropia e astigmatismo.

Quando si nota un calo della vista, si fa fatica a leggere i segnali stradali o che il proprio figlio inizia a strizzare gli occhi a scuola durante le lezioni, potrebbe trattarsi di un difetto della vista, molto probabilmente uno tra miopia, ipermetropia e astigmatismo, i più diffusi in assoluto. 

Nulla di cui preoccuparsi, perché miopia, ipermetropia e astigmatismo non sono malattie, ma “ametropie” o difetti di rifrazione, ovvero condizioni legate alla conformazione fisica dell’occhio.

Cosa vuol dire? Per capire cosa succede, è utile pensare all’occhio come a una sofisticata macchina fotografica, composta da:

  • Cornea e cristallino: rappresentano l’obiettivo della nostra macchina fotografica, le lenti trasparenti posizionate sulla parte anteriore, il cui compito è curvare (rifrangere) i raggi di luce che entrano.
  • Retina: è la pellicola del rullino, la superficie nervosa sensibile alla luce, situata in fondo al bulbo oculare, sulla quale viene impressa l’immagine che stiamo guardando.

In un occhio perfettamente normale (emmetrope), il sistema ottico mette a fuoco i raggi luminosi esattamente sulla retina. Quando questa messa a fuoco non è precisa, i raggi cadono altrove, e l’immagine risulta sfocata.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire, in modo semplice, cosa sono miopia, ipermetropia e astigmatismo

Cos’è la Miopia?

La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo, affliggendo circa un terzo della popolazione in Italia.

Ma cos’è? In termini semplici, la miopia è quasi sempre dovuta al fatto che il bulbo oculare è più lungo del normale lungo il suo asse

A causa di questo eccesso di lunghezza (miopia assiale), i raggi luminosi che entrano nell’occhio finiscono per focalizzarsi davanti alla retina. Dopo aver focalizzato, i raggi divergono, e l’immagine che raggiunge effettivamente la retina è indistinta.

La miopia viene misurata in diottrie (D) e si classifica in:

  • Lieve: fino a 3 diottrie;
  • Media: da 3 a 6 diottrie;
  • Elevata: oltre le 6 diottrie.

Come vede un miope? I sintomi principali

Il sintomo principale della miopia è una marcata riduzione della nitidezza visiva per gli oggetti lontani, mentre si ha una buona visione da vicino per attività come leggere o cucire. 

Come si fa a capire, quindi, se si è affetti da miopia? I segnali più evidenti sono i seguenti:

  • avere la sensazione di vedere sfocato da lontano, come, ad esempio, leggere i segnali stradali;
  • avere la necessità di strizzare gli occhi (il termine tecnico è “myo”, che in greco significa “chiudere”, da cui deriva il nome miopia) quando si guardano oggetti distanti, cercando così di aumentare la profondità di campo;
  • avere affaticamento oculare, occhi stanchi o mal di testa, soprattutto quando si prova a mettere a fuoco in lontananza;
  • riscontrare difficoltà a vedere bene in condizioni di scarsa illuminazione (miopia notturna);
  • nei casi di miopia elevata, i pazienti possono anche notare la presenza di “mosche volanti” (miodesopsie).

Per fortuna, la miopia è facilmente correggibile per riportare il fuoco esattamente sulla retina.

Correzione dei difetti refrattivi

Non esistono trattamenti che eliminano le anomalie refrattive, ma si ricorre a una compensazione ottica per correggere la messa a fuoco.

Nel caso della miopia, si procede tradizionalmente utilizzando lenti negative (o divergenti), indicate sulla prescrizione con un segno meno (-). Queste lenti lavorano per allontanare i raggi luminosi in modo che il fuoco cada precisamente sulla retina.

I metodi di correzione principali sono:

  • occhiali: il mezzo più diffuso e di facile uso. Tuttavia, per i difetti più elevati, le lenti possono rimpicciolire l’immagine e causare distorsioni periferiche;
  • lenti a contatto: offrono una qualità visiva generalmente migliore rispetto agli occhiali nelle miopie elevate, riducendo il rimpicciolimento dell’immagine e le distorsioni periferiche, ma richiedono una manutenzione scrupolosa per evitare infezioni o secchezza oculare. In età infantile e adolescenziale (fino a 14-16 anni) sono generalmente meno indicate rispetto agli occhiali;
  • trattamenti chirurgici (chirurgia refrattiva): sono interventi che modificano la forma della cornea tramite laser ad eccimeri (come PRK, LASIK, o SMILE). Tali tecniche sono efficaci nei difetti lievi e medi. Nei casi di miopia molto elevata, può essere valutato l’impianto di lenti artificiali all’interno dell’occhio;
  • ortocheratologia (Orto-K): una tecnica che prevede l’uso di lenti a contatto a geometria inversa durante la notte per appiattire temporaneamente la cornea e ridurre la miopia durante il giorno. È utilizzata per contenere la progressione miopica, specialmente nei bambini.

Cos’è l’ipermetropia?

L’ipermetropia è, in termini fisiologici, il difetto opposto alla miopia. Se nella miopia l’occhio è troppo lungo, nell’ipermetropia accade il contrario: il bulbo oculare è generalmente più corto del normale (ipermetropia assiale), sebbene possa essere causata anche da un potere refrattivo insufficiente della cornea o del cristallino.

Tornando alla nostra metafora della macchina fotografica: la pellicola (retina) si trova troppo in avanti rispetto al punto in cui i raggi di luce dovrebbero focalizzarsi. L’immagine, quindi, andrebbe a fuoco dietro la retina.

La caratteristica distintiva dell’occhio ipermetrope è la sua straordinaria capacità di compensare il difetto, specialmente in giovane età, attraverso il meccanismo di accomodazione (la modificazione della forma del cristallino). L’occhio si sforza continuamente per portare l’immagine, che altrimenti cadrebbe dietro, esattamente sulla retina.

Quando questo difetto è lieve e il paziente è giovane, l’ipermetropia può essere compensata tranquillamente e il soggetto può non avere sintomi particolari. Molti soggetti che apparentemente vedono perfettamente (emmetropi) sono in realtà ipermetropi lievi che compensano costantemente.

Ipermetropia nei bambini

Tutti i bambini nascono ipermetropi (tipicamente con 2-3 diottrie), è del tutto fisiologico, poiché il bulbo oculare è più corto. Generalmente, questa condizione si risolve da sola (processo di emmetropizzazione) man mano che l’occhio cresce e si allunga nei primi anni di vita.

Se il difetto non si risolve o è troppo elevato, il continuo sforzo accomodativo, soprattutto durante attività ravvicinate come la scuola o l’uso di dispositivi, può causare affaticamento visivo.

Se non corretta, nei bambini una forte ipermetropia può aumentare il rischio di ambliopia (occhio pigro) e una tendenza allo strabismo convergente.

Come vede un soggetto ipermetrope? I sintomi tipici

Come detto, chi è affetto da ipermetropia tende ad avere una vista perfetta, per via del processo di accomodazione prima illustrato. I disturbi insorgono quando l’occhio non riesce più a sostenere lo sforzo accomodativo, spesso quando si eseguono compiti da vicino.

Ma come si fa a capire che si tratta di ipermetropia? I segnali sono i seguenti:

  • affaticamento oculare, con sensazione di occhi stanchi e pesanti;
  • mal di testa, specialmente dopo la lettura, il lavoro al computer o altre attività ravvicinate;
  • bruciore agli occhi;
  • difficoltà di messa a fuoco, soprattutto per gli oggetti vicini (la visione da lontano può rimanere normale per un po’);
  • eccessiva lacrimazione;
  • fastidio alla luce (ipersensibilità).

Ipermetropia e presbiopia: sono la stessa cosa?

Spesso si fa confusione tra ipermetropia e presbiopia, ma sono due disturbi diversi. La distinzione fondamentale è la seguente: mentre l’ipermetropia è un vizio refrattivo strutturale, quasi sempre presente fin dalla nascita, dovuto a un occhio troppo corto, la presbiopia è un difetto legato all’età, che insorge in genere dopo i 40 anni, e non è un problema di conformazione del bulbo, ma una naturale perdita di elasticità del cristallino (la lente naturale interna).

Tra le due condizioni, però, c’è un punto di incontro: l’ipermetropia peggiora l’effetto della presbiopia, perché quando l’elasticità del cristallino diminuisce con l’età, l’ipermetrope perde l’unica arma che aveva per compensare il suo difetto di base, manifestando il problema in modo più evidente. 

Dopo i 40 anni, un soggetto ipermetrope presenterà quindi sia ipermetropia che presbiopia.

Cos’è l’astigmatismo?

L’astigmatismo è una condizione molto frequente, che si presenta spesso insieme alla miopia o all’ipermetropia, e si verifica quando il sistema ottico dell’occhio (di solito la cornea, che è la superficie esterna trasparente) presenta diverse capacità di rifrazione nelle diverse sezioni (meridiani). Non è un problema di lunghezza del bulbo, ma di forma.

Cosa vuol dire? In un occhio normale (emmetrope), la cornea e il cristallino sono curvi allo stesso modo in tutte le direzioni. L’occhio sano può essere paragonato a una palla da calcio perfettamente sferica. Nell’occhio astigmatico, invece, la superficie ha una forma irregolare, più simile a una palla da rugby o da football americano, schiacciata su due lati. A causa di questa forma anomala, i raggi luminosi che entrano non vengono focalizzati in un unico punto, ma lungo due linee focali (due fuochi).

Se l’astigmatismo è causato dalla curvatura anomala della cornea, si parla di astigmatismo corneale. Se è dovuto a un’alterazione del cristallino, si parla di astigmatismo lenticolare.

Come vede un astigmatico? I sintomi principali

La conseguenza principale è una minore nitidezza visiva. Chi è astigmatico tende a non mettere a fuoco correttamente i contorni. A differenza della miopia o dell’ipermetropia, che spesso hanno difficoltà prevalenti a una distanza specifica, l’astigmatismo rende le immagini sfocate o poco definite sia da vicino che da lontano. Nei casi più gravi, la visione può apparire distorta. Un piccolo grado di astigmatismo (fino a 0.5 diottrie) è considerato fisiologico e di solito non richiede correzione.

I sintomi sono dovuti al continuo sforzo del sistema visivo per cercare di ottenere un’immagine nitida attraverso la messa a fuoco (accomodazione), nello specifico sono:

  • visione offuscata o aree di visione distorta;
  • contorni che appaiono poco nitidi o sdoppiati;
  • affaticamento visivo (occhi stanchi/senso di pesantezza);
  • mal di testa, anche in regione sopra-orbitale;
  • bruciore agli occhi o lacrimazione eccessiva;
  • tendenza a strizzare gli occhi per cercare di vedere chiaramente;
  • difficoltà a concentrarsi, soprattutto nella lettura (questo è frequente nei bambini).

Correzione

L’astigmatismo può essere corretto efficacemente tramite l’uso di occhiali con lenti cilindriche o toriche o con lenti a contatto morbide o gas-permeabili. Le lenti a contatto possono talvolta offrire una qualità visiva superiore rispetto agli occhiali.

Anche la chirurgia refrattiva (laser) può essere utilizzata per modificare la curvatura corneale e correggere il difetto.

Ricordiamo agli iscritti al Fondo ASIM che il Piano sanitario prevede la copertura delle spese sostenute per sottoporsi ad una visita oculistica, incluso esame del visus, refrazione con eventuale prescrizione di lenti, tonometria, biomicroscopia, fundus oculi con o senza midriasi farmacologica. Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare il nostro sito web.

Miopia ipermetropia astigmatismo infografica

Domande Frequenti (FAQ)

Ogni quanto fare la visita oculistica?

È fondamentale sottoporsi a controlli regolari sin da bambini. Le visite oculistiche sono particolarmente importanti nella prima infanzia, verso i 5 anni di età, o anche prima se in famiglia ci sono patologie oculari note o se si notano atteggiamenti particolari nel bambino (come strizzare gli occhi o avvicinarsi troppo alla TV).

A che età portare un figlio dall’oculista?

Per l’astigmatismo o l’ipermetropia, così come per la miopia, è fondamentale individuare e correggere il difetto il più precocemente possibile per favorire un normale sviluppo visivo e prevenire problemi come l’ambliopia (occhio pigro). Una visita è consigliata in età prescolare, idealmente verso i 5 anni, ma è consigliabile una valutazione anche prima se si nota che il bambino tende a strizzare gli occhi, adotta posture anomale o si avvicina troppo agli oggetti.

Stare troppo tempo davanti al PC peggiora la vista?

Sebbene l’uso prolungato di dispositivi digitali non sia l’unica causa della miopia (che ha una forte componente genetica), l’eccesso di attività visiva a breve distanza e l’attività accomodativa prolungata possono causare o aggravare una miopia lieve o media. Questo stress visivo (o astenopia) può causare affaticamento e mal di testa. Per questo motivo, limitare l’eccessiva attività da vicino e fare pause di un quarto d’ora ogni 2 ore di permanenza davanti al computer è importante per la prevenzione.

La vista può migliorare da sola?

Se parliamo di miopia, generalmente non tende a regredire, ma aumenta con la crescita del bulbo oculare. Nel caso dell’ipermetropia nei bambini, invece, la condizione è fisiologica alla nascita e tende a risolversi spontaneamente nei primi anni di vita grazie al processo di emmetropizzazione. L’ipermetropia compensata, tuttavia, può peggiorare con l’avanzare dell’età (presbiopia).

La miopia è una malattia?

No, la miopia è classificata come un “vizio di rifrazione” (ametropia), una condizione legata alla conformazione del bulbo oculare (solitamente troppo lungo) e non come una malattia. Solo una piccola percentuale si presenta in forma degenerativa o patologica, associata ad alterazioni retiniche e ad alto rischio di gravi patologie oculari.

Che cos’è esattamente la miopia?

La miopia è un vizio di refrazione (ametropia) dove, con l’occhio a riposo, l’immagine di un oggetto lontano si forma davanti alla retina, risultando sfocata. Chi è miope ha difficoltà a vedere oggetti distanti (come i segnali stradali), ma mantiene una buona visione per attività da vicino, come leggere o cucire.

Perché un miope strizza gli occhi?

Il miope tende a socchiudere gli occhi quando guarda da lontano (il termine “miopia” deriva dal greco myo, che significa “chiudere”). Questo gesto aumenta la profondità di campo e permette di ottenere temporaneamente una visione leggermente più nitida.

Qual è la causa ottica della miopia?

Generalmente, la miopia è dovuta a un bulbo oculare più lungo del normale (miopia assiale), che è la causa più comune. Di conseguenza, il potere rifrattivo dell’occhio risulta eccessivo rispetto alla sua lunghezza, facendo sì che il piano focale cada prima della retina.

Quali sono i sintomi tipici della miopia in un bambino o un adulto?

Il sintomo principale è la visione sfocata da lontano. Il miope tende a strizzare gli occhi (myo) per cercare di vedere più nitidamente e aumentare la profondità di campo. Questo può essere accompagnato da affaticamento o bruciore agli occhi, o dalla difficoltà a vedere bene con scarsa illuminazione (miopia notturna).

Come viene corretta la miopia con gli occhiali o le lenti a contatto?

La miopia è corretta utilizzando lenti negative (divergenti), indicate con il segno meno (-) sulla prescrizione. Queste lenti fanno divergere i raggi luminosi, riportando l’immagine sulla retina. Le lenti a contatto offrono una qualità visiva migliore in caso di difetto elevato, riducendo il rimpicciolimento dell’immagine rispetto agli occhiali.

Che cos’è l’ipermetropia?

L’ipermetropia è un difetto visivo in cui l’immagine di oggetti lontani si focalizza teoricamente dietro la retina. È opposta alla miopia e spesso causa maggiore difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini, anche se può influenzare anche la visione da lontano se il difetto è elevato.

Qual è la causa ottica dell’ipermetropia?

La causa ottica principale è che il bulbo oculare è più corto del normale (minor lunghezza assiale). Questo fa sì che la lunghezza focale sia relativamente elevata, poiché il potere del sistema ottico (cornea e cristallino) è insufficiente rispetto alle ridotte dimensioni del bulbo.

Perché l’ipermetropia nei bambini non viene sempre corretta?

L’ipermetropia è fisiologica alla nascita (2-3 diottrie) e spesso si risolve con la crescita (emmetropizzazione). Nei giovani, l’occhio è in grado di compensare le forme lievi del difetto attraverso il meccanismo di accomodazione. La correzione diventa necessaria se il difetto è elevato per prevenire strabismo o ambliopia.

Come viene corretta l’ipermetropia con gli occhiali o le lenti a contatto?

Si utilizzano lenti positive (convergenti), indicate con il segno più (+). Queste lenti convesse aumentano la convergenza dei raggi luminosi incidenti, spostando il fuoco che altrimenti cadrebbe dietro la retina, riportandolo sul piano retinico.

Che cos’è l’astigmatismo?

L’astigmatismo è un difetto di rifrazione (ametropia) causato dalla differenza di potere rifrattivo lungo i diversi meridiani dell’occhio. L’immagine non si focalizza in un punto singolo, comportando una minore nitidezza visiva e rendendo i contorni appaiono poco nitidi o sfocati, sia da vicino che da lontano.

Qual è la causa ottica dell’astigmatismo?

La causa è strutturale, e solitamente deriva da una forma irregolare della cornea, più simile a una palla da rugby che a una da calcio. Questa forma anomala fa sì che i raggi luminosi vengano rifratti in modo diverso, non convergendo in un unico fuoco sulla retina.

L’astigmatismo può comparire insieme alla miopia o all’ipermetropia?

Sì, è molto comune che l’astigmatismo si presenti combinato con altri difetti visivi. L’astigmatismo può essere classificato come semplice, composto (associato a miopia o ipermetropia) o misto (quando un fuoco è davanti e l’altro dietro la retina).

Quali sono i principali metodi per correggere questi difetti visivi?

Tutti i difetti di rifrazione si correggono con la compensazione ottica. I metodi principali includono gli occhiali (con lenti negative, positive o cilindriche), le lenti a contatto, e la chirurgia refrattiva (laser sulla cornea o impianto di lenti intraoculari). Per la miopia, l’Ortocheratologia è un’opzione per contenere la progressione.

La miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo possono peggiorare con l’età?

La miopia generalmente progredisce durante l’infanzia e l’adolescenza (fino ai 20-25 anni) e non regredisce. L’ipermetropia tende ad aumentare dopo i 40 anni (ipermetropia senile) a causa della ridotta capacità di accomodazione. L’astigmatismo elevato è spesso congenito e subisce lievi variazioni.

È possibile correggere tutti e tre i difetti con la chirurgia laser (es. LASIK)?

Sì, la chirurgia refrattiva (come PRK o LASIK) può correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo. L’intervento modifica la curvatura della cornea tramite laser ad eccimeri. Tali tecniche sono più efficaci nei difetti lievi e medi, e non sempre garantiscono l’eliminazione completa del vizio refrattivo a lungo termine.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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