ob

Previdenza complementare: un pilastro sempre più centrale per il futuro degli italiani

Salvatore Cardillo PreviAmbiente

Negli ultimi decenni il sistema pensionistico italiano ha attraversato un profondo processo di trasformazione. L’evoluzione demografica e l’andamento dell’economia hanno spinto i governi a riformare progressivamente il sistema pubblico, portandolo da un modello generoso e a forte componente redistributiva, a un sistema più attento all’equilibrio dei conti pubblici, sempre più legato al principio del contributo versato.

Nel nostro Paese, il sistema pensionistico pubblico è basato sul metodo della ripartizione: i contributi versati dai lavoratori attivi vengono immediatamente utilizzati per pagare le pensioni in essere. Questo modello, che funziona efficacemente in presenza di un elevato rapporto tra lavoratori attivi e pensionati, mostra oggi le sue fragilità in un contesto in cui la popolazione invecchia, l’età media si alza, e il numero di contribuenti si riduce.

Per garantire la sostenibilità del sistema, a partire dagli anni ’90, l’Italia ha introdotto numerose riforme, a cominciare dalla Riforma Amato (1992), che ha avviato una revisione dei criteri per l’accesso alla pensione e ha posto le basi per la previdenza complementare. Con la successiva Riforma Dini (1995), si è passati dal sistema retributivo a quello contributivo, dove l’importo della pensione dipende strettamente dai contributi versati nel corso della carriera e dall’andamento del PIL e della speranza di vita.

Queste modifiche hanno determinato un progressivo calo del cosiddetto “tasso di sostituzione”, ovvero il rapporto tra l’ultimo stipendio percepito e il primo assegno pensionistico, che per i giovani lavoratori di oggi difficilmente supererà il 50-60%. Da qui l’esigenza di affiancare alla previdenza obbligatoria una forma di previdenza complementare capace di colmare quel divario tra reddito da lavoro e pensione. Una necessità ancora più urgente per categorie di lavoratori caratterizzate da basso reddito e discontinuità contributiva.

È in questo scenario che si inserisce con forza la missione dei fondi pensione come PreviAmbiente, nato per offrire ai lavoratori del settore ambientale e affini (come per esempio i lavoratori del settore Multiservizi) uno strumento concreto, trasparente e conveniente per integrare la pensione pubblica.

L’adesione a un fondo pensione negoziale comporta numerosi vantaggi:

  • costi di gestione inferiori: i fondi pensione negoziali, non avendo finalità di lucro, presentano spese di gestione più contenute rispetto ai fondi aperti;
  • contributo del datore di lavoro: uno dei vantaggi distintivi dei fondi pensione negoziali è la possibilità, prevista dai contratti collettivi, di ricevere un contributo aggiuntivo da parte del datore di lavoro. Questo contributo si aggiunge ai versamenti del lavoratore e al TFR, senza incidere sulla busta paga, e permette di incrementare in modo significativo il capitale accumulato per la pensione integrativa;
  • benefici fiscali: i contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile fino a un massimo di 5.164,57 euro annui. Inoltre, i rendimenti finanziari maturati sono soggetti a tassazione agevolata, con aliquote inferiori rispetto ad altri strumenti di investimento (12,5% sui titoli di Stato, 20% sugli altri investimenti). Anticipazioni e liquidazioni: è possibile richiedere anticipazioni del capitale accumulato per far fronte a spese sanitarie, per l’acquisto della prima casa o altre esigenze. Alla fine del percorso previdenziale, il capitale può essere erogato sotto forma di rendita vitalizia o in un’unica soluzione;
  • flessibilità e tutela: la maggior parte dei fondi negoziali prevede la possibilità di modulare, sospendere e riattivare i versamenti in qualsiasi momento, senza penalizzazioni. Inoltre, nella fase di accumulo, il capitale maturato è generalmente impignorabile, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Vantaggi grazie ai quali la previdenza complementare non solo è conveniente ma è anche accessibile ai più. Proprio in quest’ottica, e al fine di garantire un supporto costante a lavoratrici e lavoratori, In uno scenario in continua trasformazione, Previambiente ha sviluppato un modello fondato su sostenibilità, trasparenza e partecipazione, in cui i contributi vengono gestiti con responsabilità e una visione di lungo periodo. L’obiettivo è contribuire attivamente alla costruzione di un futuro previdenziale sereno, sostenibile e in linea con le aspettative dei nostri iscritti.

Platea degli aderenti: profilo e ambiti contrattuali

La platea di riferimento del Fondo PreviAmbiente è costituita dai lavoratori, esclusi i dirigenti, impiegati con qualsiasi tipologia contrattuale, purché disciplinati dai rispettivi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro applicati nei settori di appartenenza. Tra questi rientrano lavoratrici e lavoratori del settore privato e pubblico dell’igiene ambientale, dell’edilizia residenziale pubblica, dei servizi culturali, sportivi, turistici, farmaceutici, cimiteriali e funerari, delle pulizie e dei servizi integrati/multiservizi, dei consorzi e enti di industrializzazione, delle imprese private operanti nella distribuzione, nel recapito e nei servizi postali, comprese quelle che svolgono servizi in appalto.

Possono inoltre aderire al Fondo anche i familiari fiscalmente a carico dei lavoratori iscritti e dei beneficiari. Una platea dunque ampia e articolata, accomunata da caratteristiche lavorative spesso segnate da redditi contenuti e da bassi versamenti contributivi. Per queste categorie, l’adesione a un fondo pensione come PreviAmbiente non rappresenta solo una scelta di previdenza, ma una concreta opportunità di tutela per il proprio futuro.

Secondo gli ultimi dati disponibili, la penetrazione del Fondo PreviAmbiente tra gli iscritti al Fondo ASIM evidenzia numeriche significative. Attualmente, gli iscritti sono 8.708, con una composizione che riflette una duplice modalità di adesione: circa 6.900 sono aderenti “taciti”, ovvero iscritti attraverso il meccanismo del silenzio-assenso previsto nei contratti collettivi, mentre circa 1.800 hanno scelto volontariamente di aderire, consapevoli dei vantaggi offerti dal fondo.

Obiettivi e caratteristiche del fondo previambiente

Il Fondo opera in regime di contribuzione definita: ciò significa che l’entità della pensione integrativa dipenderà dai contributi effettivamente versati nel corso degli anni e dai rendimenti ottenuti dalla gestione finanziaria. Ogni aderente ha una posizione individuale in cui vengono accreditate tutte le contribuzioni versate (datore di lavoro, lavoratore, TFR) e i relativi rendimenti. L’obiettivo principale del Fondo è garantire ai propri iscritti una pensione integrativa che, sommata a quella pubblica, consenta di mantenere un tenore di vita dignitoso e sostenibile una volta concluso il percorso lavorativo.

Per questo PreviAmbiente mette a disposizione diversi comparti di investimento, ciascuno pensato per differenti orizzonti temporali e gradi di propensione al rischio:

  • Comparto Garantito: con un orizzonte temporale di breve termine (massimo 5 anni dalla pensione), basso rischio e protezione del capitale.
  • Comparto Bilanciato: caratterizzato da una combinazione equilibrata di strumenti obbligazionari e azionari, adatto a un orizzonte temporale medio.
  • Comparto Azionario: pensato per chi ha un lungo orizzonte temporale e mira a rendimenti più elevati, accettando un grado di rischio moderato.

Questi strumenti permettono agli aderenti di scegliere il profilo di investimento più adatto alle proprie esigenze e alla fase della vita lavorativa in cui si trovano, in un’ottica di personalizzazione e responsabilizzazione.

Le prospettive future e le azioni necessarie

Guardando al futuro, PreviAmbiente intende rafforzare ulteriormente il proprio ruolo nel sistema della previdenza complementare, promuovendo una maggiore consapevolezza tra i lavoratori sull’importanza dell’adesione a un fondo pensione negoziale. Il Fondo si pone l’obiettivo strategico di consolidare una struttura sempre più efficiente, accessibile e capace di rispondere tempestivamente alle esigenze degli iscritti, semplificando i processi interni e migliorando la qualità dei servizi offerti.

Tra le priorità per il 2025 vi è la prosecuzione dell’attività formativa rivolta ai delegati, che si è dimostrata particolarmente efficace nel veicolare informazioni corrette e nel rafforzare il rapporto di fiducia tra il Fondo e i lavoratori. In parallelo, sarà potenziata l’attività di promozione attraverso l’organizzazione di assemblee informative presso le aziende aderenti, realizzate in collaborazione con le Fonti Istitutive, con l’obiettivo di avvicinare nuovi potenziali aderenti e consolidare il rapporto con quelli già iscritti.

Sul piano organizzativo, PreviAmbiente si propone di internalizzare ulteriori attività operative oggi esternalizzate, in particolare la gestione delle richieste di anticipazione per spese sanitarie e delle comunicazioni ricevute tramite il sito del Fondo. Questa scelta mira a ottenere una maggiore efficienza nei tempi di risposta e un contenimento dei costi, garantendo al contempo un controllo diretto sulla qualità del servizio.

Un altro pilastro della strategia futura è l’innovazione tecnologica. Il Fondo prevede un utilizzo sempre più diffuso degli strumenti digitali, per rendere le procedure più snelle, sicure e accessibili. L’autenticazione tramite SPID e CIE sarà estesa anche all’App ufficiale del Fondo, così da permettere agli aderenti di operare in autonomia, riducendo progressivamente il ricorso alla modulistica cartacea. Questa trasformazione digitale consentirà, inoltre, un primo livello di verifica automatica delle pratiche inviate, riducendo errori e tempi di istruttoria.

Nel corso del 2025 sarà anche avviato lo sviluppo di un sistema di adesione online, che consentirà ai nuovi iscritti di completare l’intero processo in modalità digitale, attraverso l’utilizzo della firma certificata e tracciati dedicati. Si tratta di un passo fondamentale per migliorare l’accessibilità del Fondo, soprattutto per quei lavoratori che operano in settori a elevata mobilità o in contesti lavorativi discontinui.

Dal punto di vista finanziario, Previambiente continuerà ad analizzare con attenzione le opportunità offerte dagli strumenti alternativi di investimento, con l’obiettivo di diversificare l’asset allocation e ottimizzare i rendimenti nel medio-lungo periodo, sempre nel rispetto dei criteri di prudenza e tutela degli aderenti.

Infine, grande attenzione sarà riservata alla comunicazione. Il Fondo potenzierà la propria presenza sulle piattaforme social e avvierà campagne informative mirate, differenziate per area geografica e target di riferimento. Inoltre, sarà rafforzata la sinergia con gli altri fondi pensione negoziali, per promuovere iniziative comuni di informazione e sensibilizzazione sul valore della previdenza complementare come strumento di equità sociale e di tutela collettiva.

Salvatore Cardillo
Direttore Generale del Fondo Pensione PreviAmbiente

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.
Fondo ASIM

Conosci Fondo ASIM

Fondo ASIM è operativo da ottobre 2014, ed ha lo scopo di garantire, ai lavoratori iscritti, trattamenti di assistenza sanitaria integrativa al Servizio Sanitario Nazionale. Per conoscere nel dettaglio le prestazioni sanitarie garantite ti invitiamo a consultare il Piano Sanitario presente sul nostro sito, cliccando qui.

Leggi l’ultimo numero di ASIM INFORMA