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Fondi di assistenza sanitaria integrativa: cosa sono e a cosa servono

Fondi assistenza sanitaria integrativa

Cosa sono e a cosa servono i fondi di assistenza sanitaria integrativa, che integrano o sostituiscono le prestazioni sanitarie delle strutture pubbliche? Scopriamolo insieme. Intro 

In un contesto sanitario in continua evoluzione, l’accesso a cure mediche di qualità è diventato un obiettivo prioritario per molti cittadini italiani. A fronte di questo scenario, i fondi di assistenza sanitaria integrativa emergono come pilastri fondamentali nell’aiutare il cittadino ad avere una copertura completa e personalizzata per le esigenze individuali.

Questi fondi, con il loro ruolo cruciale, offrono un sostegno supplementare alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, permettendo ai cittadini di affrontare in modo più sicuro e preparato le sfide legate alla salute.

Nonostante la loro importanza, nel nostro Paese si parla molto poco dell’assistenza sanitaria integrativa, eppure – secondo le ultime rilevazioni contenute nel Reporting System dell’Anagrafe dei Fondi sanitari – oggi sono più di 10 milioni i lavoratori e le lavoratrici attivi/e iscritti/e ai fondi sanitari integrativi.

In effetti, nel nostro Paese esistono poco più di 300 Fondi di assistenza sanitaria integrativa, che integrano o, in alcuni casi, sostituiscono, le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cosa sono e come funzionano i fondi di assistenza sanitaria integrativa.

Che cos’è l’assistenza sanitaria integrativa?

L’assistenza sanitaria integrativa si riferisce a un insieme di servizi e coperture aggiuntive offerti al di là di quanto fornito dal sistema sanitario pubblico di un paese.

In Italia abbiamo la fortuna di disporre di un Servizio Sanitario Nazionale che eroga prestazioni mediche gratuite a tutti, ma è un dato di fatto che le liste di attese per ricoveri, analisi, indagini cliniche e visite mediche sono lunghissime, e non sempre la patologia o la condizione di salute del paziente consente di attendere i tempi della burocrazia e degli ambulatori affollati.

Per questa ragione, siamo spesso costretti a rivolgerci a strutture private convenzionate con il sistema sanitario nazionale, dove effettuare i controlli di cui abbiamo bisogno, senza attendere troppo.

L’assistenza sanitaria integrativa interviene proprio in questi casi, offrendo una copertura totale o parziale delle spese sostenute e da sostenere per fruire di queste prestazioni mediche.

I fondi di assistenza sanitaria integrativa sono quindi strutture che offrono piani di copertura supplementare che vanno oltre quanto garantito dal sistema sanitario pubblico. Questi fondi possono coprire una vasta gamma di servizi, tra cui prestazioni odontoiatriche, diagnostiche, trattamenti specializzati, e altro ancora.

L’obiettivo dell’assistenza sanitaria integrativa è quello di offrire un livello aggiuntivo di sicurezza e copertura, riducendo le spese dirette degli utenti per i servizi sanitari e migliorando l’accesso a cure più ampie e specializzate. In molti casi, le persone possono aderire a fondi di assistenza sanitaria integrativa attraverso i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro o tramite adesioni individuali.

Questa forma di assistenza sanitaria gioca un ruolo significativo nell’assicurare che le persone possano accedere a un livello di cura più completo e personalizzato, al di là di quanto offerto dal servizio sanitario pubblico.

Cosa sono i Fondi di Assistenza Sanitaria Integrativa

Introdotti nell’ordinamento legislativo italiano con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono enti, associazioni, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative, regolarmente iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, istituito dal Ministero della Salute con il decreto ministeriale 31 marzo 2008.

Per iscriversi all’albo, come puoi immaginare, queste realtà devono sottoporsi ad una procedura di accreditamento, durante la quale gli enti preposti verificano la presenza dei requisiti previsti dalla legge, in modo da garantire la regolarità dell’attività svolta e salvaguardare i consumatori italiani.

La richiesta va rinnovata ogni anno.

Questi fondi, come suggerisce il nome, hanno una funzione integrativa, ovvero affiancano ma non sostituiscono il Servizio Sanitario Nazionale, offrendo agli iscritti l’accesso a prestazioni socio-sanitarie allargando il ventaglio di opzioni disponibili.

Tipologie di fondi: negoziali, aperti, Casse e Società di Mutuo Soccorso

In Italia, i fondi di assistenza sanitaria integrativa possono assumere diverse forme e strutture, ognuna delle quali con caratteristiche specifiche.

Ecco una panoramica delle tre tipologie di fondi di assistenza sanitaria integrativa esistenti nel nostro Paese, secondo quanto illustrato da Mefop SpA (società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione):

  • Fondi sanitari negoziali o contrattuali: sono associazioni senza scopo di lucro o fondazioni, nate grazie a contratti collettivi di lavoro o accordi collettivi. Possono iscriversi a tali tipologie di Fondi esclusivamente i lavoratori ai quali si applica uno specifico contratto collettivo nazionale. Appartiene a questa categoria il Fondo ASIM.
  • Fondi sanitari aperti o polizze collettive: sono fondi istituiti sotto forma di patrimoni autonomi e separati o sotto forma di polizze assicurative, che possono prevedere sia adesioni individuali che collettive.
  • Casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale: dal punto di vista storico, queste forme esistono e operano da molti altri e sono state riconosciute dalla disciplina successiva come forme preesistenti. Possono prevedere adesioni collettive o individuali.

Questi fondi offrono servizi, attività e prestazioni integrative (o complementari), aggiuntive (o supplementari) e sostitutive (o duplicative), rispetto a quelle comprese nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) garantiti dal servizio pubblico.

A queste tre forme principali se ne aggiunge una quarta, ancora molto poco diffusa in Italia, i cosiddetti Fondi sanitari doc, ai quali possono iscriversi tutti i cittadini senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche. Questi fondi offrono solamente prestazioni non offerte dal Servizio Sanitario Nazionale.

Ciascuna di queste tipologie di fondi ha il proprio scopo, pubblico, target e modalità di gestione.

Come si aderisce ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Come accennato in precedenza, in Italia usufruiamo tutti del Servizio Sanitario Nazionale, ma è possibile integrarlo aderendo ad un fondo privato.

Ogni cittadino può aderire liberamente ad un Fondo, valutando le varie proposte presenti in questo momento, ma il più delle volte l’iscrizione è già prevista dal contratto di lavoro siglato con la proprio azienda, datore di lavoro o Albo professionale.. Ci riferiamo ai summenzionati fondi negoziali o contrattuali.

In effetti – e questo è uno dei problemi più gravi a riguardo – moltissimi italiani non sono nemmeno a conoscenza di avere un piano di assistenza sanitaria integrativa collegato al proprio contratto di lavoro, perdendo tutti i benefici che ne deriverebbero.

Per verificare questa evenienza, è possibile fare una serie di cose:

  • Controllare la propria busta paga, alla voce “contributi per Fondo Sanitario”;
  • Controllare il proprio Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori (CCNL) – nel caso del nostro Fondo Asim, il CCNL multiservizi – magari rivolgendosi all’ufficio del personale dell’azienda, a un sindacato, all’Ufficio del Lavoro oppure un Patronato;
  • Rivolgersi alla segreteria dell’ufficio provinciale o regionale del proprio albo professionale.

Verificare se si è iscritti ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa è importantissimo, perché magari una lavoratrice o lavoratore ha sostenuto spese mediche che avrebbe potuto integrare o coprire interamente grazie alle convenzioni.

Sprecare un beneficio non è mai la scelta giusta da compiere.

Chi può usufruire di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Come illustrato, esistono 3 tipologie di fondi di assistenza sanitaria integrativa (più i Fondi sanitari Doc); ad alcuni è possibile aderire in forma individuale e facoltativa, altri invece sono già previsti dai contratti di lavoro o dagli accordi siglati dagli albi professionali.

In linea generale, possono aderire a un fondo sanitario integrativo le seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti;
  • quadri;
  • dirigenti;
  • liberi professionisti.

A questi fruitori potenziali dei servizi connessi alla stipula di una assistenza sanitaria integrativa, in alcuni casi possono aggiungersi i familiari a carico, i pensionati, e i titolari di alcune carte di credito comprensive di polizza assicurativa.

Nel caso dei fondi negoziali o contrattuali, vige l’obbligo, da parte delle aziende che assumono i propri dipendenti applicando un CCNL che prevede la sanità integrativa, di aderire al fondo di assistenza sanitaria integrativa di categoria e provvedere alla contribuzione stabilita.

Nel caso del Fondo ASIM, ad esempio, l’adesione è prevista dall’articolo 69 del CCNL Multiservizi.

Benefici di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa

Godere di una assistenza sanitaria integrativa vuol dire, sostanzialmente, scegliere a quale struttura rivolgersi per ricevere visite e cure mediche, riducendo o completamente annullando i tempi di attesa delle strutture pubbliche, usufruendo di una copertura totale o parziale delle spese sostenute.

In alcuni casi, non recarsi in ospedali e ambulatori pubblici è una scelta personale, dettata da vari fattori. Ad esempio, il proprio medico di fiducia presta servizio in una clinica privata e si preferisce essere seguiti sempre da lui.

In altri casi, purtroppo, è una necessità, perché non sempre le nostre condizioni di salute ci consentono di attendere le liste di attesa infinite delle strutture pubbliche e, magari a malincuore, siamo costretti a rivolgerci altrove.

In effetti, negli ultimi anni si è registrato un aumento considerevole e preoccupante del fenomeno della rinuncia alle cure, in parte alimentato da difficoltà economiche, in parte dai tempi troppo lunghi delle strutture pubbliche.

Poter usufruire dei servizi di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa con la serenità di non dover affrontare una spesa eccessiva per ricevere l’inalienabile diritto di accesso a cure mediche, è senza dubbio un beneficio.

Come scegliere il piano di assistenza sanitaria integrativa

Se non si rientra in quella percentuale di lavoratori con una assistenza sanitaria integrativa già prevista dal contratto di lavoro, si consiglia di valutare attentamente l’adesione ad un Fondo.

Esistono moltissime soluzioni, spesso collegate a compagnie assicurative, banche e società finanziare, che, con una quota mensile alla portata di tutti, offrono una polizza sanitaria.

Quello a cui bisogna prestare attenzione, però, è la lista delle strutture e dei medici convenzionati, ai quali sarà possibile rivolgersi per ricevere le cure mediche di cui si ha bisogno, la quota di rimborso o copertura delle spese da sostenere o sostenute, la tipologia di prestazioni previste dal fondo.

Ad esempio, si potrebbe avere bisogno di assistenza odontoiatrica, fisioterapica, o di altro genere, ed è importante assicurarsi quali opzioni ti offre il fondo che si sta valutando.

In questa fase si raccomanda di fare e, se possibile, rivolgirsi ad un ente di comprovata esperienza che offre assistenza sanitaria integrativa.

Se, invece, il proprio contratto di lavoro prevede l’adesione, obbligatoria, ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativa, il lavoratore o la lavoratrice potrà accedere al piano sanitario e godere di uno dei principali e più apprezzati strumenti di welfare contrattuale.

Fondo ASIM: chi siamo e a chi ci rivolgiamo

Come spiegato, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono spesso previsti dai CCNL e da accordi aziendali o di categoriaIl Fondo ASIM rientra in questa fattispecie.

Costituito dalle parti sociali nel 2013, in attuazione di quanto contenuto nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del 31 maggio 2011, e attivo dal 2014, il Fondo ASIM è il Fondo di assistenza sanitaria integrativa dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori delle imprese esercenti servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi.

Le parti sociali che hanno sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 31 maggio 2011 (rinnovato con accordo del 9 luglio 2021) sono:

  • per la parte datoriale: ANIP-Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Servizi-Confcooperative, Agci Servizi, Unionservizi-Confapi;
  • per le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori: Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti-Uil.

Ad oggi, i numeri del Fondo ASIM sono i seguenti:

  • Imprese aderenti: 6.846;
  • Lavoratori Iscritti: 515.025;
  • Lavoratori in copertura: 253.726;
  • Registrati al Portale: 101.39.

Con questi numeri Fondo ASIM è tra i primi 10 fondi sanitari integrativi per numero di lavoratori iscritti del Paese.

Il Fondo ASIM offre alle lavoratrici e ai lavoratori numerose prestazioni socio-sanitarie previste dal Piano sanitario. Di seguito, ecco una panoramica relativa all’impiego delle prestazioni da parte degli/delle aderenti.

prestazioni fondo asim

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

Conosci Fondo ASIM

Fondo ASIM è operativo da ottobre 2014, ed ha lo scopo di garantire, ai lavoratori iscritti, trattamenti di assistenza sanitaria integrativa al Servizio Sanitario Nazionale. Per conoscere nel dettaglio le prestazioni sanitarie garantite ti invitiamo a consultare il Piano Sanitario presente sul nostro sito, cliccando qui.

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